Autore: Cassin Cesati Marco
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Genere: spiritualità/paranormale
Pagine: 200
Prezzo: 16
“Il destino era tracciato e doveva passare da quell’incrocio di persone. E’ così per ognuno di noi. Quante volte veniamo letteralmente “presi in consegna” da persone che, seppur per un loro interesse, diventano per noi come Caronte, il vecchio rabbioso che traghettava i dannati nell’inferno di Dante?”.
Marco Cesati Cassin è stato un manager del Turismo che ha viaggiato a lungo per il mondo. Da circa vent’anni, però, i suoi viaggi hanno superato le Colonne d’Ercole per avventurarsi “ai confini della realtà”. Partendo da vicissitudini personali molto singolari, e in particolare dalla morte della madre, l’autore ha cominciato a studiare il destino, il fato, le coincidenze che definisce come avvenimenti accidentali che, però, non sono casuali. Le coincidenze capitano a tutti nel corso della vita e bisogna imparare a riconoscerne l’effetto illuminante, perché sono come dei lampioni che si accendono per portare chiarezza nel buio di una strada. Le coincidenze che Cesati Cassin ha raccolto in straordinario numero e che racconta nel suo libro “Presenza positive – le coincidenze misteriose che ci guidano e ci proteggono”, sono sia storiche, e quindi comprovate dagli archivi, dai libri, dai giornali dell’epoca in cui sono avvenute, che private ossia relative a persone da lui conosciute o addirittura a fatti a cui ha assistito in prima persona.
Le coincidenze per manifestarsi possono servirsi di persone vive che, spesso inconsapevolmente, diventano portatrici di un messaggio, o ci conducono, traghettano come il Caronte di dantesca memoria, verso altre persone e situazioni che cambieranno la nostra vita. Le coincidenze, però, possono anche scorrere attraverso canali straordinari, riportando alla vita anche se solo per un attimo, i nostri cari defunti, o agendo mediante figure angeliche o addirittura animali.
Cesati Cassin racconta quel che è capitato ad Anna. Anna è alla stazione, ma il treno interregionale su cui vuole salire è troppo pieno e opta per un diretto. Viene trattenuta da un ragazzo che la convince a ritornare sul treno stracolmo: la destinazione d’arrivo è Bologna ed è il 2 agosto 1980, il giorno della strage. La ragazza si salvò la vita perché aveva ascoltato quel ragazzo con cui chiacchierò per tutto il viaggio, ma che poi scoprì, quando andò a cercarlo, essere morto diversi anni prima. C’è la storia di Gemma Galgani la splendida e celebre Santa e del suo angelo postino, e la vicenda di Marco Ambrosini il musicista e compositore che iniziò la sua carriera grazie ad un’incredibile coincidenza. E a Roma Giovanna, ancora oggi, vede e parla con i morti.
Se le tante storie raccontate da Cesati Cassin incuriosiscono e, in alcuni casi, arrivano dritte al cuore, quel che resta di un libro scorrevole, ben scritto, e che t’inchioda finchè non l’hai finito, è soprattutto la possibilità di leggere la nostra vita ad un altro e alto livello: un libro nel libro forse. Possiamo lasciarci vivere ed essere perennemente addormentati o risvegliarci e renderci conto che pur nella nostra libertà, ci sono fatti, incontri ed eventi che ci ricordano che abbiamo un compito e che nessuno è qui per caso. Capire perché certi avvenimenti positivi e negativi si sono realizzati ci permette di costruire il senso della nostra storia e anche di “perdonare” quel male che abbiamo fatto e ricevuto perchè, forse, era un male necessario. Cesati Cassin invita ad usare di più l’intuizione che ha sede nella ghiandola pineale: se il corpo è il carro e la mente sono i cavalli, il nocchiero è sempre l’intuito.