È giunto alla sua quinta edizione il Premio Riccardo Prina 2015 – un racconto fotografico, concorso internazionale, riservato a fotografi professionisti e non dai 18 ai 40 anni che devono produrre una sequenza fotografica contenente un’idea di narrazione in massimo 10 scatti.
Domenica 11 ottobre è stata inaugurata a Varese, alla Galleria Ghiggini, la mostra dei finalisti, dove si è tenuta la premiazione del vincitore Gianpaolo Arena con l’opera “Collapsing Star”: le fotografie rievocano la storia di una tragedia annunciata, quella del Vajont. Oltre a quella di Arena, due sono state le opere menzionate, rispettivamente dalla Giuria Tecnica e dall’Associazione Amici di Riccardo Prina: “Hanno memoria le querce” di Massimiliano Gatti e “Enlévement” di Beatrice Gussoni. La mostra sarà visibile fino a sabato 24 ottobre.
Il vincitore del Premio Prina potrà realizzare una mostra personale all’Archivio Fotografico Italiano di Castellanza durante la primavera 2016.
Il Premio è ideato dagli Amici di Piero Chiara e da Mauro Gervasini e diretto da Bambi Lazzati ,con la collaborazione della famiglia Prina e l’Associazione Amici di Riccardo Prina e sostenuto da diversi Enti.
Ecco i 20 finalisti con le rispettive opere esposte in mostra ed in catalogo:
Gianpaolo Arena con l’opera “Collapsing star”
Enrico Bedolo con l’opera “Mai nel medesimo fiume”
Barbara Boiocchi con l’opera “Marianne”
Simone Bossi con l’opera “Finché è cantiere la casa ci appartiene”
Alberto Canepa con l’opera “Play”
Martina Cutuli con l’opera “La memoria del cuore”
Marco Dapino con l’opera “Limite”
Nicola Domaneschi e Marco Verdi con l’opera “Flood, Medication blues” Massimiliano Gatti con l’opera “Hanno memoria le querce”
Anna Gervasini con l’opera “Tivoli Gardens 1843”
Francesco Ghisi e Maria Fabia Crosta con l’opera “Contemporary Castaways”
Beatrice Gussoni con l’opera “Enlèvement”
Allegra Martin con l’opera “L’attesa”
Yelena Milanesi con l’opera “Haunting Presences (Cose e Sentimenti)”
Simone Mizzotti con l’opera “Armugia – l’orizzonte non esiste”
Barbara Palazzi con l’opera “Architetture matematiche”
Matteo Pasin con l’opera “S-Bahn”
Luca Quagliato con l’opera “Atlante”
Andrea Tesauri con l’opera “Blackey”
Valentina Zanzi con l’opera “Nella città di b. c’era un grande castello”