Premio letterario internazionale cittá di Como: abbiamo i vincitori della prima edizione

comoIl Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, primo premio letterario del capoluogo lariano, organizzato dall’Associazione Eleutheria, ha i suoi vincitori.
Sono stati proclamati sabato 12 luglio a Villa Gallia e scelti da una giuria tecnica, presieduta dallo scrittore Andrea Vitali e formata da Giorgio Albonico, Maurizio Cucchi, Laura Garavaglia, Emilio Magni e Lorenzo Morandotti, e da una giuria popolare, composta da un gruppo di lettori.

Il Premio Città di Como é rivolto ad autori e case editrici per opere edite e inedite ed é suddivisonelle sezioni Poesia, dedicata ad Alda Merini, Narrativa, dedicata allo scrittore comasco Giuseppe Pontiggia, e Under 25.

La sezione “Poesia edita” è stata vinta da Mario Santagostini con “Felicità senza soggetto”, per la piena maturità essenziale dello stile e per la ricchezza dei contenuti.
“Felicità senza soggetto” (Mondadori, 2014) è un libro di poesie in cui il poeta fa i conti con il passato ripercorrendo, liberamente e per frammenti, il tempo della sua formazione, l’amore per la vita e i dettagli della periferia urbana dell’hinterland milanese.

Per la sezione “Poesia inedita”, invece, è stata premiata Maria Pia Quintavalla con “Quinta Vez”, poemetto di proseguo onirico e di figurazioni del personaggio di China – già protagonista del breve romanzo in versi “China” (Effigie, 2010) – tornata alle sue origini in terra andalusa come ragazza giovane e libera dalla vicenda storica.

La sezione “Narrativa edita” è stata vinta da Camilla Baresani con il suo ultimo libro “Il sale rosa dell’Himalaya” (Bompiani, 2014), un meccanismo ben orchestrato che mette a nudo le contraddizioni e i vizi della società di oggi.
Il romanzo racconta la disavventura di Giada Carrara, una trentenne milanese i cui piani verranno stravolti da due sconosciuti che le cambieranno la vita in modo ben diverso dalle sue aspettative.

Vincono ex aequo la sezione “Racconti del Territorio” Laura D’Incalci con il racconto “Il cavaliere che guarda le stelle” tratto dal libro “A cavallo sono un re” e Marco Scarpelli con “Sulla funicolare leggendo una storia”.
Laura D’Incalci ha saputo raccontare con grande competenza, perizia, umanità e un profondo rispetto dei soggetti descritti, alcune storie di handicap, storie vere di disabilità, storie che normalmente “non fanno notizia”, ma sono straordinarie per quanto rivelano della vita e del suo senso e valore.

“Sulla funicolare leggendo una storia” di Marco Scarpelli è un racconto breve e inedito che, con una prosa semplice, quasi didascalica, porta – come i bambini protagonisti – a fare leva sulla fantasia e sui personaggi delle favole infantili e ad affrontare la vita e le nuvole nere sopra il mondo.
“Sulla funicolare leggendo una storia” è la vicenda fantastica di un pensionato che parla ai bambini e di una nuvola nera che spezza il mondo in due.

La sezione “Aforismi” è stata vinta da Sandro Montalto con “L’eclissi della chimera”, una raccolta di aforismi, ma anche di sentenze, epigrammi, motti, citazioni, apoftegmi, massime, neoproverbi e pensieri in cui l’autore propone un vasto spaccato della sua sapienza aforistica, mai costretta entro schemi prestabiliti.

Nella sezione “Under 25” si è classificato al primo posto Lorenzo Nguyen, con “Un’altra isola”, una riflessione che da voce alle seconde generazioni che riflettono sulla loro identità di italiani e sulle storie, che arrivano da lontano, delle loro famiglie.

 

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