Premio Chiara 2014: ecco i finalisti e la vincitrice della sezione inediti

HOMEpremiochiara2014La rinuncia, a causa dell’incombente minaccia del maltempo, alla suggestiva cornice dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso per la tradizionale conferenza stampa del prestigioso premio letterario dedicato al racconto Piero Chiara, è stata ben ricompensata. Giovedì 26 giugno, la luminosa sala dell’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese e calde note di Jazz hanno infatti accolto la proclamazione della terna finalista del Premio Chiara – sezione editi -, dei ventitré finalisti del Premio Chiara Giovani e della vincitrice del Premio Chiara per una raccolta di Racconti Inediti.

I sessantadue libri in lizza nella sezione principale del Premio hanno quest’anno messo alla prova il Comitato di Grandi Lettori (Romano Oldrini, Vittorio Colombo, Luca Crovi, Robertino Ghiringhelli, Luigi Mascheroni, Mauro Novelli, Ermanno Paccagnini, Gerardo Rigozzi, Luca Saltini, Gianni Spartà, Andrea Vitali) che, come sottolineato tra il serio ed il faceto dal Presidente Romano Oldrini, ha “estratto i coltelli” per arrivare a selezionare a pari merito ben sei libri di alta qualità. L’hanno spuntata lo scrittore parmigiano Davide Barilli con «La nascita del Che» (Aragno), Gianni Celati con «Selve d’amore» (Quodlibet) e Giulio Questi con «Uomini e comandanti» (Einaudi), il quale segna un record del Premio, esordendo come scrittore “puro” all’invidiabile età di novant’anni.

Tratto comune delle opere finaliste è la storia, raccontata però non con taglio documentaristico, ma filtrata dalla memoria e dall’esperienza personale. Questi, con scrittura favolistica e leggera e al di là di ogni retorica, ci narra la Resistenza da lui vissuta e con essa i fantasmi dell’animo umano, le sue crepe, ma anche la sua inesauribile vitalità.
Ricordi autobiografici anche per Celati i cui racconti toccano con comicità soffusa e leggera malinconia gli aspetti più riconoscibili e consueti della razza umana. Elementi personali anche in Barilli che pesca nel sacco dei ricordi dei suoi viaggi cubani portando alla luce memorie, vicende lette, racconti ascoltati di un Paese contraddittorio e surreale come Cuba.

Le realtà familiari, i sentimenti, i rapporti con amici, genitori e nonni, ma anche spunti ispirati alla più stringente attualità della violenza sulle donne, sono stati invece i temi dominanti del Premio Chiara Giovani, che quest’anno ha proposto la traccia “Quel profumo”. Di centottanta racconti arrivati alla Segreteria del Premio, la Giuria Tecnica (Daniela Tam Baj, Andrea Giacometti, Marilena Goracci, Riccardo Prando, Stefano Vassere) ne ha selezionati ventitré, ma solo sette verranno scelti dalla Giuria popolare e premiati domenica 19 ottobre, a Villa Recalcati.
Grande soddisfazione comunque per questa rampante sezione del Premio, riservata a ragazzi dai 15 e i 24 anni provenienti dal territorio italiano o del Canton Ticino, che racconta di una realtà in crescita anche se, come sottolineato dal giurato Andrea Giacometti, con un numero di adesioni insubriche minore rispetto ai precedenti anni.

Ma non di soli finalisti si è parlato nella conferenza stampa di giovedì, perché il Premio ha già il suo primo vincitore, o meglio la sua prima vincitrice. Aminata Aidara, scrittrice di origine italo-senegalese, si è infatti aggiudicata con la raccolta “La ragazza dal cuore di carta” la vittoria della quinta edizione del Premio Chiara per una raccolta di Racconti Inediti e la pubblicazione della sua opera a cura della Pietro Macchione Editore.

Il Premio Chiara è un premio letterario “storico”, giunto alla sua XXV edizione e sicuramente fra più ricchi nel programma fra quelli proposti nel panorama italiano. Il Premio è inoltre tra i progetti vincitori del bando che Villa Recalcati ha dedicato alle iniziative in grado di proiettare il territorio verso Expoperchè il festival ha tutte le caratteristiche necessarie – ha detto Paola Dalla Chiesa, direttrice dell’agenzia provinciale per il turismo – perché promuove l’internazionalizzazione del territorio, intesa come apertura al mondo” e, come ha evidenziato l’assessore varesino alla Cultura Simone Longhini, “riporta anche lo spirito transfrontaliero dello scrittore al quale è dedicato“.
Quindi, nonostante le difficoltà vissute dal Premio “nelle prossime edizioni diminuiremo le iniziative e forse anche i giurati” ha annunciato l’organizzatrice del Premio Bambi Lazzati, il premio Chiara e il suo Festival del racconto non si fermeranno e gustose sono le anticipazioni dell’evento. Il Festival aprirà in Triennale a Milano con Il Premio fotografico Riccardo Prina e avrà nomi di spicco fra i suoi ospiti: attesi lo scrittore Piero Dorfles e l’editrice Inge Feltrinelli. Rappresentate nel festival tutte le arti: per la fotografia il fotografo Massimo Vitali, per il cinema il docente di cinema all’Accademia di Brera Francesco Ballo, per la moda la direttrice di “Living is life” Nicoletta Romano, per le arti visive il conservatore per il Museo d’arte moderna e contemporanea Castello di Masnago dott. Cassinelli e, proprio in previsione dell’Expo 2015, per il cibo e il mangiar sano lo chef Matteo Pisciotta e la giornalista Roberta Schira.

Ovviamente, da non dimenticare, domenica 26 ottobre alle Ville Ponti in Varese nella manifestazione finale del Premio Chiara, lo spoglio in diretta delle schede della Giuria popolare per la proclamazione del vincitore del Premio Chiara 2014.
In questa occasione avverrà anche la premiazione del vincitore del Premio Chiara per una raccolta di Racconti Inediti e dei “Segnalati”, dove dovrebbe trionfare il varesino Mario Chiodetti con “La nostra vita somigliava a un tappeto magico” (EmmeEffe).

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