Phobia- Wulf Dorn

Titolo: Phobia
Autore: Dorn Wulf
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Corbaccio
Genere: thriller
Traduttore: Leonella Basiglini
Pagine: 324
Prezzo: 16.60

È questa la paura di un bambino e quella di un adulto, pensò ancora insonne mentre ascoltava il vento che soffiava. I bambini hanno paura di cose irrazionali, di uomini spaventosi capaci di volare, di mostri nell’armadio, poi però si riaddormentano perchè credono che la mamma e il papà li proteggano dai mali del mondo. I bambini non sanno ancora molto delle vere creature dell’orrore che sono in agguato oltre i vetri della finestra. (Sara Bridgewather pag.30).

È una notte come altre, per Sara Bridgewather. Mentre è intenta a revisionare un manoscritto, dal dubbio gusto artistico, Harvey, il suo bambino di soli sei anni, la chiama con insistenza dicendole una cosa che nessun genitore vorrebbe mai sentirsi dire: c’è qualcuno che bussa alla mia finestra. Poco dopo uno sconosciuto si introduce in casa indossando gli abiti del marito di Sara, Stephen. Alla fuga dello sconosciuto Sara scoprirà una cosa: del marito non ci sono più notizie. Inizia dunque un perverso gioco tra il finto Stephen e Sara, aiutata dall’amico di infanzia Mark, per tentare di salvare il marito.

Dopo il successo, meritatissimo, de Lo Psichiatra,Wulf Dorn ritorna sulla scena editoriale con un nuovissimo, affascinante Trhiller. Gli elementi per un successo editoriale ci sono tutti: una scrittura piacevole e scorrevole, personaggi straordinariamente umani, una accurata descrizione dei luoghi e un “cattivo”, se possiamo definirlo con queste parole, che davvero lascerà sorpreso il lettore. Anche il finale sarà qualcosa di unico, inaspettato. Un libro assai consigliato a chiunque per trascorrere piacevolmente queste fredde giornate di autunno. Ottima la resa, dalla lingua originale, a cura di Leonella Basiglini.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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