
Autore: Gamberale Chiara
Casa Editrice: Feltrinelli editore
Genere: Romanzo
Pagine: 187
Prezzo: 16.00 €
Per dieci minuti è il nuovo romanzo di Chiara Gamberale. Romanzo perché, pur avendo sul lettore l’impatto sincero di un’autobiografia – dalle parole della stessa autrice – “la biografia pura non esiste”.
Chiara Gamberale, che condivide il nome con la protagonista del suo libro, non è mai stata sposata a diciotto anni, non ha mai avuto una rubrica intitolata “pranzi della domenica”, mai i dieci minuti, quelli, sono tutti veri. Dieci minuti al giorno che il lettore avrà l’impressione di vedere attraverso un caleidoscopio, dove lentamente il modo di vedere la vita cambia, si trasforma insieme alla protagonista che, inizialmente scettica, prende coscienza di sé, delle sue potenzialità e intanto si racconta. Si racconta al lettore, ma in realtà a se stessa, ripercorrendo le tappe, gli eventi che l’hanno portata in un appartamento di Roma che non sente suo, isolata dal quartiere in cui vive, estranea ai vicini, agli amici e forse un po’ anche a se stessa.
Chiara inizia a leggersi dentro, per dieci minuti al giorno; una volta ogni ventiquattro ore ha l’occasione per piccole ma intense epifanie. Ricordi, vere e proprie narrazioni di un sé che fatica a riconoscersi, a definirsi, che prendono vita dalle azioni più quotidiane, che pure per lei sono nuove. Sono gesti che non ha mai fatto, occasioni che non ha mai colto, sono lo spunto necessario per esaminare la propria vita, correndo indietro nel tempo mentre è impegnata nell’apparente semplicità di cucinare dei pancake, camminare all’indietro per la città, andare per la prima volta a farsi le unghie, fucsia, un colore che non avrebbe mai scelto, dall’estetista sotto casa. E’ la psicologa a suggerirle quello che presenta come un gioco, apparentemente esasperata da una donna che si chiede continuamente quale sia il suo posto nel mondo, dopo che l’amore l’ha abbandonata. Chiara si sente come se una vita lei non ce l’avesse più, “al suo posto una massa informe, sfilacciata, ferita”, non ha più nulla da perdere quando la dottoressa T. le propone un esperimento: “per un mese, per dieci minuti al giorno, faccia una cosa che non ha mai fatto.”
Chiara Gamberale definisce così il suo stesso libro: un esperimento psico-letterario.Le è stato ispirato da un’idea di Rudolf Steiner che, come lei stessa spiega, imposta tutto il suo metodo sul gioco, sull’importanza della dimensione ludica nella vita di tutti. E il gioco dei dieci minuti è proprio questo: fa sentire di vivere una storia, un romanzo, perché la letteratura per Chiara Gamberale è questo, è un gioco, e come nei giochi serve fantasia, serve un grande mondo interiore, ma è necessaria anche la disciplina del gioco, perché “i giochi sono per persone serie”.