Penso quindi gioco – Andrea Pirlo

Autore: Andrea Pirlo (con Alessandro Alciato)

Titolo: Penso quindi gioco

Editore: Mondadori

Genere: autobiografia

Anno di pubblicazione: 2013

Pagine: 146

Prezzo: 16 euro

“Mai avrei pensato che l’attimo prima di un rigore mi potesse aprire così tanto la mente, rendendomi partecipe di un fremito superiore, facendomi sentire l’ingranaggio neanche troppo grande di una macchina assolutamente imperfetta, zeppa di difetti, mal guidata, vecchietta, eppure incredibilmente unica. L’Italia è un paese che ami proprio perché è così.” 

Andrea Pirlo con queste parole descrive il proprio stato d’animo nel calciare il primo rigore ai mondiali 2006 in Germania contro la Francia, lotteria, per intenderci, conclusa con il gol di Grosso e l’inizio dei festeggiamenti per le strade italiane.

Pirlo è il calciatore di tutti, un campione riconosciuto da ogni tifoso di calcio e questo deriva, oltre che dalla sua grande classe, anche dal fatto che i suoi atteggiamenti in campo sono sempre pesati, mai sopra le righe, in poche parole un signore del calcio.

Pirlo con questo libro mette a nudo principalmente due aspetti del suo” io” che non appaiono evidenti guardando le partite e le interviste del calciatore. In primis si smaschera e svela di essere un “burlone” mica male. Infatti, negli spogliatoi e nei ritiri è colui che compie scherzi a raffica contro i compagni prendendo di mira oltretutto i soliti malcapitati, come accadeva per Gattuso, quando entrambi giocavano nel Milan. Leggendo questo libro si scoprono vari aneddoti, raccontati in prima persona, di alcune divertenti scenette capitate nei ritiri con la nazionale o con le squadre di club.

L’altro aspetto fondamentale è lo smisurato amore di Pirlo per la nazionale. Riconosce nella squadra del proprio paese uno strumento fondamentale per sentirsi uniti sotto la bandiera, un collante che ci ricorda che siamo tutti  italiani. Si sente investito da una grossa responsabilità nello scendere in campo con la maglia della nazionale; per lui è come rappresentare tutti noi e il più delle volte conclude al meglio questo compito.

Il suo gioco non è spettacolare come quello dei fantasisti sudamericani ma è ricco di geometrie ed equilibrio, come da titolo: c’è un pensiero prima del gesto tecnico e ciò lo si riconosce dal numero bassissimo di errori che commette in campo nonostante tutte le azioni che lo vedono protagonista.

Il libro è piacevole e di semplice lettura, consigliabile, da tenere quest’estate sotto l’ombrellone in quanto non annoia e non richiede un’eccessiva concentrazione. Non mancano i riferimenti a partite storiche giocate dal regista di Brescia, commentate in modo originale e mai banale, esprimendo apertamente concetti scomodi che altri suoi colleghi nascondono ritenendoli pericolosi.

Sperando che continui su questi livelli (soprattutto in nazionale in vista dei mondiali 2014) aspettiamo di ri-sentire il tipico motivetto di un famoso telecronista sportivo ad ogni suo gol: Andreaaaaa Pirlooo, uno a zero!

      

Dario Ingargiola

Mi sono laureato presso Il Politecnico di Milano in Ingegneria Meccanica e ora mi sto specializzando in Ingegneria Gestionale. Tutta questa ingegneria mi ha somministrato una dose esagerata di numeri ed equazioni ed è per questo che, ormai esausto ed oberato da calcoli e teoremi, mi sono avvicinato al mondo della lettura, delle parole e dei libri. Per Gli Amanti dei Libri mi occupo di libri con tematiche legate allo sport.

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