
Pagine: 228
Prezzo: € 18,00
Due momenti temporali contraddistinguono questo giallo con sfumature esoteriche e un filo horror dell’esordiente Paolo Cervini. S’inizia nel 1965, sotto Natale, nella bella villa neogotica della famiglia Massetti nel paese di Nobiello sul lago di Como. Famiglia ricca grazie all’industria tessile e composta dal padre Umberto, dai piccoli gemelli terribili Riccardo e Camilla, dalla madre Clara Airoldi nota scrittrice, dalla governante Elsa e dalla serva Irma. Ma nella fatidica sera in cui il racconto ha inizio sono presenti anche i due fratelli di Umberto e la suocera. I gemellini sono eccitati per i regali in arrivo e impazzano mentre Clara è chiusa nella sua stanza per terminare il romanzo che l’editore attende con ansia. E d’improvviso, nella notte, qualcosa di terribile accade…
A Milano, a ottobre del 2015, incontriamo Chiara Pozzi. Conservatrice ed esperta d’arte lavora per la Fondazione Lonati. È sposata con Emanuele e qualche tempo prima hanno perso il figlio che Chiara aspettava, una tragedia alla quale la giovane donna non si rassegna e che ha guastato i rapporti con il marito. Chiara ha problemi a dormire, incubi e talvolta allucinazioni. Si è buttata nel lavoro per non pensare al bimbo morto e alla sua acquisita sterilità. Ma con il suo datore di lavoro non sono rose e fiori. A lei, che s’impegna all’inverosimile, Bruno Lonati sembra preferire il nipote Tommaso, giovane di scarso valore, tanto da scegliere di portarlo con sé in Turchia al posto di Chiara alla quale affida invece il compito di catalogare il contenuto di villa Massetti. È stato Riccardo Massetti a chiederglielo poiché intende trasformare l’avita dimora in un museo. Combattuta fra questo incarico e la richiesta del marito Emanuele di raggiungerlo a Roma dove deve recarsi per affari, Chiara sceglie villa Massetti ignara di quello che l’attende. Lí viene ricevuta dal guardiano Vittorio Noseda e dalla moglie Simona, ma anche da una coppia di feroci alani, Ade e Persefone, discendenti di quelli che nel 1965 tenevano compagnia a Clara Airoldi Massetti. Le viene assegnata una camera e le viene anche detto di non avvicinarsi a quella oltre la sua, la stanza di Clara. Si scontra con il vecchio Umberto Massetti, malato di cuore e in demenza, e infine conosce Riccardo che la porta in giro per la villa, le narra della madre con alate parole d’amore mentre Chiara ode a più riprese strani rumori, risate infantili, sussurri inquietanti. E quando, grazie al suo compito, scopre un diario appartenuto a Clara comincia a porsi una serie di domande: dov’è la sorella di Riccardo, Camilla? Che fine hanno fatto Elsa e Irma? Chi abita nella stanza proibita? E le cose che vede e sente sono vere o frutto delle sue angosce irrisolte?
Un bravo detto con il cuore a Paolo Cervini non solo per la qualità della sua scrittura e le accurate descrizioni dell’architettura e dei luoghi che appaiono nel libro, ma anche per l’indiscussa capacità di tenere il lettore sui carboni ardenti della curiosità fino all’ultima pagina di questa intrigante storia.