Non ho mai fatto la madrina, mi tocca adesso per la prima volta. Non di un infante, ma del Salone del libro di Torino, e devo dire che ne sono onorata e anche commossa. Non so ancora bene quale sia il mio compito, ma di sicuro non infrangerò la classica bottiglia di champagne contro uno stand, perché siamo in tempo di spending rewieu (che sarebbe contenimento di spese, ma dirlo in italiano fa provinciale, sembra). Forse taglierò una torta, chissà, e dal momento che sono golosa, spero che,eventualmente, sia decorata con crema pasticcera e panna.
Dicevo prima “onorata”, perché le madrine che mi hanno preceduta sono tutte grandi donne dell’editoria italiana, Signore –proprio con la S maiuscola- dei libri e della loro diffusione, mentre io non sono che una tra i tanti autori, una che per di più ha cominciato a scrivere in età avanzata. Però il mio ultimo libro è nato da un’idea avuta proprio al Salone l’anno scorso, la storia si svolge nel Salone stesso nell’arco di un’intera giornata, e credo che questa sia la ragione per cui sono stata scelta. I libri parlano spesso di altri libri, o a essi si riferiscono, perché l’universo delle pagine è un mondo parallelo in cui i legami sono fittissimi, le corrispondenze multiple, le parentele intricate come la vegetazione della foresta equatoriale. E in questa foresta ogni scrittore (e ogni lettore) si scava la sua nicchia.
Margherita Oggero è una scrittrice e insegnante italiana, nata a Torino nel 1940. Ha pubblicato il suo primo romanzo, “La collega tatuata”, per Mondadori, nel 2002. Dopo il suo primo romanzo, i successi si susseguono: l’anno successivo pubblica, sempre per Mondadori, “Una piccola bestia ferita”, seguito da “L’amica americana”, sempre per Mondadori, e “Così parlò il nano da giardino”, edito da Einaudi.
Nel 2007 esce nelle librerie “Qualcosa da tenere per sé”, a cui nel 2008 seguono “Orgoglio di classe. Piccolo manuale di autostima per la scuola italiana e chi la frequenta”, “Il rosso attira lo sguardo. Quattro stagioni di relazioni pericolose”, “Torino, l’ora blu”, edito da Gribaudo e “Risveglio a Parigi”, Arnoldo Mondadori Editore. Nel 2011è uscito il suo primo giallo per bambini L’amico di Mizù, edito da Notes Edizioni e nel 2013 sarà la madrina della XXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.