Parigi – Julien Green

Titolo: Parigi
Data di pubbl.: 2023
Traduttore: Marina Karam
Pagine: 117
Prezzo: € 12,00

«Ho sognato tante volte di scrivere un libro su Parigi che fosse come una lunga passeggiata senza meta, nel corso della quale non si trovano le cose che si cercano ma molte altre che si stavano cercando».

Così Julien Green, nato nel XVII arrondissement, inizia Parigi, il libro -memoir che ha dedicato alla sua città e che adesso Adelphi ripubblica nella collana Piccola Biblioteca.

Non è un caso che scegli queste parole per iniziare un viaggio sospeso nel tempo nei misteri e nelle bellezze di una delle città più affascinanti del mondo che per amare e scoprire bisogna prima di tutto perderci tempo.

Green in queste pagine veste i panni del flâneur e senza meta si perde nella sua città e ne svela l’anima, osservandola, vivendola dentro di sé.

«Parigi è restia a concedersi alla gente frettolosa, l’ho già detto, appartiene ai sognatori, a chi sa svagarsi nelle strade senza badare al tempo che passa, anche se doveri impellenti lo reclamano altrove; in cambio può vedere ciò che altri non vedranno mai».

Questo è lo spirito adatto per perdersi nella bellezza di Parigi e Julien Green con questo libro ci porta per mano alla scoperta della città, per lui diventata una patria, un mondo interiore in cui errare nelle difficili ore dell’alba.

Guardando la mappa di Parigi, lo scrittore si accorge che somiglia al cervello umano e lui vivendola si accorge di essere nato nell’area dell’immaginazione e di essere cresciuto nel cuore della memoria.

Green proprio perché è innamorato di Parigi con la sua scrittura limpida e appassionata ci descrive tutte le suggestioni che ha provato percorrendola con l’anima del viandante che si perde.

Parigi vista dalle sue scalinate, esplorata nelle ombre e nelle penombre dei passaggi più angusti, sentita addosso attraverso il silenzio che regna in place Furstenberg, a due passi dall’assordante boulevard Saint – Germain.

Ed è proprio in quest’oasi nel nostro secolo così tristemente privo di poesia che a Green Parigi gli viene incontro e gli offre con generosità tutta la sua bellezza interiore.

«La città, infatti, sorride solo a chi l’avvicina e si perde nelle sue strade; a costui parla una lingua rassicurante e familiare, ma l’anima di Parigi si rivela solo da lontano e dall’alto, ed è nel silenzio del cielo che si ode l’immane, patetico grido di orgoglio e di fede che essa innalza verso le nuvole».

Che cosa sarà Parigi domani? Si chiede Julien Green alla fine del libro.

La Parigi futura, come quella del passato, non smetterà di incantarci con la sua bellezza infinita. Perché, come giustamente sosteneva Calvino. Parigi non è solo una città ma prima di tutto è un’enciclopedia.

Il flâneur Green ha scritto con grande amore e poesia della sua città natale e al lettore lascia un prezioso consiglio per vivere Parigi: guardala sempre con il cuore.

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