NARRATIVA
Milano bella e disperata. Milano che ha un sasso dentro, grande: un grumo nero, fatto di miseria delle cose e dell’uomo. Ma è anche una città generosa, con gente dal cuore semplice, pronto alla solidarietà e all’amore. La prima Milano, quella nera, comprende persone che sfuggono alla comprensione immediata, che “producono” cadaveri orrendamente mutilati e abbandonati nelle discariche, miseri resti ai quali bisogna ridare un passato e delle motivazioni che possano averli spinti alla morte. L’altra Milano è fatta di uomini come Paolo Carlo Andena (Paco), ex commissario della Squadra omicidi, uno con un profondo senso della giustizia che nasce più dall’esperienza che dai codici. Nella storia c’è anche Anita (Nita), raffinata ed elegante, imprenditrice, una donna sicura di sé all’apparenza ma angosciata dal possibile regresso della malattia che l’ha così cambiata negli ultimi anni. Ciò che unisce Anita e Paolo Carlo è il pensiero della morte: per lei, la paura; per lui, il ricordo della morte del fratello. E fra loro e con loro, Popi Ruera, il vecchio stanco e saggio, mitica figura della milanesità. E Errico Caimi, il medico che ama Anita e la vuole rassicurare, ma ottiene solo di soffrire. Una vicenda nerissima, densa anche di pietà umana, con un finale che si inchioderà nella mente.
“Il sasso dentro” di Ivan Della Mea. Dal 6 giugno in libreria. Tropea editore.
Fogas, un piccolo paese nei Pirenei. Chloè, una bambina di nove anni, si lancia in spericolati salti mortali, svettando sull’erba alta. La sua compagna di giochi è una gatta, Tomate, che la accompagna nelle forsennate piroette. Sullo sfondo, un’antica locanda di pietra grigia, accoccolata in una valle baciata dal sole sulle sponde placide di un fiume. Lorna e Paul si guardano intorno e non potrebbero essere più felici. Questo angolo di paradiso è finalmente tutto loro. Il sogno di andarsene dall’Inghilterra e aprire un ristorante in Francia si è avverato. Un luogo dove cucinare gustose pie alla cannella, fumanti stufati, accompagnati da un corposo calice di vino rosso e dalle chiacchiere degli amici, mentre il vento accarezza le fronde degli alberi. Ad aiutarli Stephanie, la cameriera gitana, e sua figlia Chloè che da grande vuole fare l’acrobata. Ma il sogno è ben diverso dalla realtà. Perché Lorna e Paul hanno un nemico nel paese di Fogas: Serge Papon, il sindaco. Un nemico potente che voleva la locanda per sé, e che adesso è deciso a riprendersi quello che ritiene suo di diritto. Le sue armi sono astute: cavilli burocratici, ispezioni continue, ma soprattutto maldicenze, perché gli inglesi, si sa, non sono capaci di cucinare. Il loro ristorante manderebbe in rovina l’industria turistica dell’intera regione. La locanda è in pericolo, ma Lorna e Paul non sono soli, perché la piccola Chloè, insieme alla fida gattina Tomate, è pronta anche a fare i salti mortali, pur di aiutarli.
“La locanda dei sogni ritrovati” di Julia Stagg. Dal 7 giugno in libreria. Garzanti editore.
Romanzo storico-teologico che evoca con forza un utopico papato modellato sulla figura di Francesco d’Assisi, un libro di grande fascino che scalda il cuore del lettore e lo avvince dalla prima all’ultima pagina.
Nell’ultimo conclave, ambientato idealmente nel giorno di Natale, strumenti inconsapevoli della potenza dello Spirito, i cardinali eleggono un semplice prete della diocesi di Genova che assume il nome di Francesco. Nel discorso Urbi et Orbi di fronte al mondo attonito e allo sconcerto ecclesiastico, in piazza San Pietro, Francesco I si spoglia di tutti i suoi averi, abolisce di fatto il Vaticano per restare semplicemente un uomo pellegrino sulle strade del mondo che indica la via del futuro: il ritorno alle sorgenti evangeliche e alle fonti dell’umanità…. Con un colpo di scena finale.
Il romanzo è una provocazione cosciente. L’autore è convinto che Papa Francesco I sarà inevitabile ed ineluttabile. Vive nel ventre della storia in attesa che cessi un certo modo di essere Chiesa oggi: stanca, ripiegata su se stessa e troppo pregna di sé, una Chiesa troppo interpretata come gerarchia e potere… In realtà, il desiderio forte dell’Autore, e con lui di molti, è che tutta la Chiesa si conformi al Vangelo di Gesù Cristo, l’autentico Volto di Dio.
“Habebmus papam” di Paolo Farinella. Dal 4 giugno in libreria. Gabrielli editori.
Dove e quando si è giocata la prima partita di calcio? L’italiano Arnaldo Momigliano, professore emerito esperto del mondo classico, che insegna in Inghilterra a causa delle leggi razziali, scandalizza il circolo accademico di Oxford con la teoria che la prima partita di calcio, intesa in senso moderno, è stata giocata a Firenze nel 1530, in piazza Santa Croce. Gli accademici inglesi ne fanno una questione d’onore: ma come? L’Italia non si accontenta di Dante, Michelangelo, Leonardo, vorrebbe pure la paternità di uno sport che, tutto il mondo lo sa, è eminentemente inglese? L’acceso dibattito viene portato in tribunale, fossero altri tempi sarebbe finito in duello. Il professor Momigliano non può fare altro che immergersi negli archivi fiorentini per dimostrare la validità della sua tesi. Ne esce una storia avventurosa ed erudita, mai raccontata dalla storiografia ufficiale, che situa la nascita del gioco del calcio proprio quando la Repubblica fiorentina sta affrontando l’assedio delle truppe spagnole dell’imperatore Carlo V, chiamato dal papa Clemente VII (un Medici appunto). La prima partita di calcio della storia diventa un atto simbolico di sollevazione popolare: le squadre giocano in sprezzo al nemico, e il clima di allegria e ilarità ha la meglio sulle armi degli spagnoli.
“Calcio!” di Juan Esteban Constain. Dal 6 giugno in libreria. Tropea editore.
“Questo libro è all’incirca un anno e mezzo della mia vita. Un giorno, proprio mentre stavo guidando per andare a lavorare, mi è venuta di colpo l’idea di licenziarmi.
Così ho fatto: sono tornato a casa e avevo addosso quella tipica felicità del licenziarsi, che non so se sia esattamente opposta alla tristezza di essere licenziati. Poi son rimasto senza soldi e, quasi contemporaneamente, senza una donna. Una mattina squilla il telefono e era una scuola che mi chiedeva se ero disposto a fare una supplenza sul sostegno, e io gli ho detto che mi ero licenziato e quindi ero stato depennato dalle graduatorie, e loro mi hanno detto che per quell’anno non avevano depennato, quindi che gli dicessi se accettavo o no, allora io gli ho detto che arrivavo subito, perché a quel punto c’era da baciarsi i gomiti a tornare a insegnare. Soltanto che per una strana ironia della sorte la scuola che mi ha chiamato era non soltanto nello stesso paese di quella da cui mi ero licenziato dicendo che non sarei mai più entrato in una scuola in vita mia, ma addirittura nello stesso edificio, che era diviso in due per il lungo e ospitava due scuole diverse. Quindi me n’ero andato da un posto tutto scoglionato e dopo soltanto otto mesi ritornavo nello stesso posto. E poi venivo riassorbito dalle più svariate avventure scolastiche.”
“Il professionale” di Ugo Cornia. Dal 5 giugno in libreria. Feltrinelli editore.
E’ un libro per bambini e per adulti. E’ la storia delle incredibili avventure di Zanna Blu, un cucciolo di lupo abban donato da mamma lupa. Catturato dagli uomini, legato a una slitta, frustato a sangue, Zanna Blu fugge, viene ripreso, feri to, ma sempre risorge quasi immortale.
Quest’ultima opera di Musumeci è il riscatto: questi sono racconti che insegnano il coraggio, l’amore per la libertà, l’amore disperato per la compagna, scritti in manie ra semplice, senza retorica. Grazie a questa sua capacità di esprimere i suoi sentimenti, Carmelo si ricostruisce una vita spirituale libera, che vale la pena di essere vissuta e che trasmette al lettore, bambino o adulto che sia, una profonda umanità. Sono favole, ma favole che fanno riflettere. (dalla presentazione di Margherita Hack)
“Zanna blu” di Carmelo Musumeci. Dal 4 giugno in libreria. Gabrielli editori.
I regali di Natale non sono davvero la specialità di Nick: per quanto si sforzi, non sceglie mai quello adatto. E la casa dei suoi anziani genitori è piena di forni a microonde inutilizzati e videoregistratori impolverati. Ma quest’anno è diverso. Quest’anno Nick, nonostante il parere contrario della moglie Laura, ha preso una solenne decisione che è convinto renderà tutti felici: portare l’intera famiglia in vacanza al mare. E dove se non nell’isola di Malta, il ricordo più bello di suo padre, che vi ha trascorso alcuni mesi nella sua giovinezza, durante la guerra?
Ma quello che sembra essere un colpo di genio si rivela una pessima idea. Perché Malta non è solo il più bel ricordo del padre di Nick, è anche il luogo in cui l’uomo custodisce un enorme segreto. Un segreto che si chiama Anthony, una persona che Nick non conosce, ma che condivide con lui lo stesso patrimonio genetico. Il padre di Nick ha nascosto per anni il frutto dell’amore fugace con una bellissima ragazza del posto. Ma adesso non è più possibile tacere, è venuto il momento di tornare in quell’isola sperduta nel Mediterraneo e recuperare quella parte dimenticata della famiglia. I quindici giorni di vacanza si trasformano così in un viaggio rocambolesco, perché Nick deve gestire una moglie con un orologio biologico scalpitante, una madre in soprappeso convinta di essere una leggiadra silfide e un padre anziano che a volte dimentica non solo dove si trova, ma anche in che decennio. Farsi strada tra i sentieri nebbiosi della memoria del genitore è l’unico modo per Nick di salvare l’intera famiglia dal disastro…
“Il segreto dell’ultima estate” di John Harding. Dal 7 giugno in libreria. Garzanti editore.
Con poche pennellate precise, Amos Oz ricrea il microcosmo di un kibbutz israeliano negli anni cinquanta. Dal giardiniere timido e solitario che ha la passione di dare brutte notizie alla donna lasciata dal marito per un’altra che le vive praticamente accanto; dal mite elettricista che, con sbigottita discrezione, non riesce a capacitarsi dell’amore della figlia diciottenne per il suo insegnante di storia al falegname pettegolo che, in preda all’ira, si accanisce su un bambino per dare una lezione a chi ha maltrattato suo figlio; dalle tentazioni sensuali del segretario del kibbutz durante la sua ronda notturna allo struggente racconto agrodolce degli ultimi giorni di un calzolaio anarchico, appassionato di esperanto e del futuro dell’umanità. Infine, due scelte opposte di fronte al dilemma tra andare e stare: quella di Moshe, che confrontandosi con il padre malato in ospedale finisce per riconoscersi in tutto e per tutto membro del kibbutz, e quella di Yotam, che invece dentro il kibbutz soffre e vorrebbe andare a studiare in Italia, dallo zio che lì ha fatto fortuna.
La perfezione dell’esecuzione e la profondità di sguardo di quell’eccezionale scrutatore di anime che è Amos Oz danno vita a un affresco indimenticabile, popolato di personaggi che ritornano di storia in storia e che devono la loro forza a un’intensa, luminosa umanità.
“Tra amici” di Amos Oz. Dal 6 giugno in libreria. Feltrinelli editore.
SAGGI
Un viaggio attraverso forme di aggregazione e di business che non hanno eguali nel mondo e rappresentano la spina dorsale del made in Italy, l’ultima carta vincente da giocarsi sui mercati esteri. Un viaggio che racconta le risorse, i vizi e le virtù di almeno tre gene razioni di capitalismo familiare all’italiana. Un viaggio in forma di reportage giornalistico/economico, ma non accademico, in alcuni degli insediamenti produttivi più rappresentativi d’Italia. Ma an che un viaggio attraverso una realtà capace come nessun’altra di rinnovarsi e di cambiare pelle adeguandosi ai tempi, come dimo strano la svolta «green» verso progetti e modelli di business ecoso stenibili e in grado di dare valore aggiunto alla produzione italiana, soprattutto nel Nordest, e il crescente interesse degli istituti di cre dito alla fornitura di servizi dedicati, alla promozione di progetti di rete e di rating distrettuale.
“Distretti” a cura di Gianluca Ferraris. Dal 5 giugno in libreria. Baldini & Castoldi editore.
L’attesissimo 2012 è ormai arrivato e tutti si stanno chiedendo che cosa succederà il 21 dicembre? Di sicuro quello che succederà ad ognuno di noi sulla Terra, sarà diretto principalmente dalla forma in cui avremo vissuto durante tutti questi anni. Stiamo già assistendo a notevoli eventi sia attorno a noi che dentro di noi, molte altre cose accadranno nei prossimi tempi e molto saremo chiamati a fare per contribuire al cambiamento.
In questo libro la Principessa Kaoru Nakamaru ci aiuterà a capire come utilizzare la nostra unica e vera forza e come revisionare realmente la nostra vita. La parte divina presente in ognuno di noi ci consentirà di trovare la strada nel processo di purificazione richiesto e non importa quello che succederà, trovato il nostro Essere Originale, saremo in grado di affrontare tutto. Sapremo anche distinguere i movimenti oscuri e le trame del governo ombra e capiremo come queste energie di distruzione stanno cercando di oscurare la nostra coscienza, controllandola e manipolandola con tutti i mezzi. Si stanno attuando a grande velocità i piani per materializzare le profezie e ciascuno è chiamato a opporre resistenza all’ombra interiore. Questo è il vero lavoro di purificazione a cui siamo chiamati, il vero Miracolo, perché ne usciremo realmente trasformati e mai nessuno potrà più manipolarci, nessuno governo e nessuna religione. Il 21 dicembre del 2012 il destino di ogni persona cambierà considerevolmente.
“2012: il miracolo” di Principessa Kaoru Nakamaru. Dal 5 giugno in libreria. Uno editori.
GIALLI, NOIR E THRILLER
Firenze, 1494. Donato Bramante è folle di dolore: il suo miglior amico, Pico della Mirandola, è stato misteriosamente assassinato. Determinato a scoprire l’autore del delitto, Bramante raccoglie due singolari oggetti abbandonati accanto al cadavere: un anello che custodisce una striscia di carta vergata con caratteri ebraici e un’edizione della Divina Commedia, anch’essa in ebraico. Quale può essere il loro significato? E perché il potente cardinale Giacomo Catalano sembra quasi lieto della morte di Pico?
Roma, 1506. Finalmente è arrivato il grande momento: l’antica basilica di San Pietro, ormai in rovina, sta per risorgere. Diventerà l’edificio più grandioso di tutto l’Occidente, il simbolo della potenza della Chiesa. Ma chi sarà l’uomo destinato a progettare una simile impresa? Bramante è l’architetto di papa Giulio II, eppure Michelangelo è disposto a vendere l’anima al diavolo pur di ottenere l’incarico… Tra cortigiane affascinanti e prelati senza scrupoli, ambizioni sfrenate e progetti audaci, Roma intera ribolle di odi e di passioni, di sangue e di lacrime. E, nell’ombra, il cardinale Giacomo Catalano è più che mai deciso a lasciare la propria impronta su quella che sarà considerata la cupola del mondo…
“La cupola del mondo” di Sebastian Fleming. Dal 7 giugno in libreria. Nord edizioni.
Città del Vaticano, 1991. Il restauratore Gabriel De León è esterrefatto: il volto affrescato che ha appena riportato alla luce è identico al suo. Sembra il suo ritratto. Ma è stato dipinto da Michelangelo tra i beati del Giudizio Universale alcuni secoli prima che lui nascesse. Gabriel è un restauratore molto quotato; da anni partecipa ai lavori nella Cappella Sistina, ma dopo quest’inquietante scoperta la sua vita non sarà più la stessa. Pablo Picasso, Salvador Dalí, Francesco Borromini, Napoleone Bonaparte e madre Teresa di Calcutta: questi saranno soltanto alcuni dei personaggi che De León individuerà tra i visi affrescati dal Buonarroti a metà del Cinquecento. Molti gli daranno del pazzo. La sua follia, però, nasconde un immenso segreto… Firenze, 1490. A Palazzo de’ Medici tutti sono immersi nel sonno, ma Michelangelo Buonarroti non riesce a dormire. Così vaga fino al Giardino di San Marco, che di giorno funziona come scuola d’arte allestita dal mecenate Lorenzo, dove scoprirà di poter avere accesso ai preziosi misteri custoditi dalla cerchia più ristretta del Magnifico. Marsilio Ficino, Pico della Mirandola e un Maestro che indossa un copricapo bianco gli riveleranno Verità destinate a illuminare tutta la sua arte, ma a essere visibili solo a pochi… Roma, 2012. La studiosa Beatrice Maureeno, famosa per aver rintracciato la Quarta Cantica dantesca, riceve un messaggio di Gabriel De León. Ma, non appena apre la busta, perde i sensi e viene colta da una visione. Al suo risveglio, il messaggio è sparito. Poco dopo il vecchio De León viene trovato morto nella clinica psichiatrica dove era ricoverato: sembrerebbe un suicidio, ma ben presto emerge invece il sospetto che si tratti di omicidio. Gabriel era forse troppo vicino a un segreto scomodo? Per Beatrice inizia un’avventura che la porterà a scoprire le passioni e i percorsi più intimi di Michelangelo. Un viaggio in cui rischierà la vita e dovrà fare i conti con l’amore, le paure, i desideri più profondi. Un romanzo che scava nella Storia e insieme un thriller dal ritmo serrato, popolato di personaggi straordinari, che – tra rivelazioni esoteriche e inseguimenti mozzafiato – ci regala un’originalissima interpretazione del capolavoro della Sistina: forse a tutti noi è accaduto di alzare lo sguardo per ammirarne gli affreschi, ma oggi Patrizia Tamà ce ne svela alcuni impensabili segreti.
“La profezia di Michelangelo” di Patrizia Tamà. Dal 5 giugno in libreria. Mondadori editore.
Non è un fascicolo come gli altri quello che un giorno compare sulla scrivania del commissario Martusciello: il corpo senza vita del cantante napoletano Vittorio Vialdi trovato allo stadio San Paolo di Napoli, il cadavere di una donna misteriosa al Bentegodi di Verona. I corpi composti in posizione fetale, l’assenza di segni di violenza, la sfida lanciata ai tutori della legge, metodo e follia nel celare in bella vista un segreto inconfessabile. La polizia brancola nel buio, ma non la sovrintendente Blanca Occhiuzzi: bellissima, senza vista dalla nascita, costretta dal buio che l’avvolge a percepire con gli altri sensi ciò che la circonda e i tremiti degli uomini. Sarà lei, questa volta, a prendere per mano Martusciello, e a guidarlo col suo intuito sensuale nel buio della mente dell’assassino.
“Tre, numero perfetto” di Patrizia Rinaldi. Dal 6 giugno in libreria. E/O editore.
In una Bari sonnolenta e distratta, dove i tanti scandali scuotono il perbenismo della città, un bambino scompare, e qualche giorno dopo viene ritrovato senza vita nel giardino della villa di famiglia Le indagini di polizia si rivelano subito piuttosto complesse. Tra i sospettati c’è la mamma del bimbo, donna molto bella e inquieta, meglio conosciuta con il soprannome di Uva ‘gnura, Uva nera. Separata dal marito, un farmacista assai noto e rispettato, la donna risulta essere invischiata in affari loschi e frequentazioni malavitose. Ma il caso si ingarbuglia terribilmente, un vero rompicapo per Lolita Lobosco, Commissario in servizio alla Questura di Bari, sezione Omicidi. Finalmente innamorata, per giunta, Lolì si divide tra le investigazioni, i pericoli del mestiere e la variopinta vita privata, fatta di cenette al lume di candela, manicaretti afrodisiaci, amicizie non sempre innocenti e maldicenze a tutto spiano. Un nuovo avvincente giallo per la scaltra ed esuberante Lolì.”Per rosolare Giovanni a puntino, vado giù di focaccia. La focaccia dalle parti nostre è faccenda seria, ha quasi il valore di una madeleine proustiana, ci basta l’odore per essere felici. E non lo dico per vantarmi, ma la focaccia come viene a me non viene a nessuno. Provare per credere. E quando Giovanni l’assaggerà, sarà come assaggiare il corpo morbido mio”.
“Uva noir” di Gabriella Genisi. Dal 6 giugno in libreria Sonzogno editore.
FANTASY
Finalmente ritroviamo Helen, che nel frattempo è diventata la Discendente, la prescelta dagli dèi. Ogni notte si addormenta nel suo letto e raggiunge l’aldilà dove affronta prove indicibili per trovare le Furie e liberarle dalla loro ira e rompere il ciclo di faide tra le Case. Ogni mattina si risveglia, stanchissima e provata, costretta a cominciare una nuova giornata di allenamenti. È sempre più spossata e sofferente oltre che sola, dato che Lucas ora la tiene lontana.
Helen è triste e profondamente sfiduciata, quando durante una delle sue discese agli inferi si imbatte in Orione, un semi-dio apollineo bello come il sole, capace di far tremare la terra e il suo cuore. Di notte si incontrano nell’Ade e di giorno si scambiano messaggi al cellulare. Lucas impazzisce di gelosia e in lui si scatenano poteri sconosciuti: adesso è in grado di controllare totalmente la luce e di rendersi invisibile.
Divisa tra l’attrazione per il nuovo pretendente e l’amore impossibile per il cugino, Helen si ritroverà a sfidare i suoi limiti per il bene dell’umanità intera.
“Dreamless” di Josephine Angelini. Dall’8 giugno in libreria. Giunti editore.
Siamo arrivati in nove, ma abbiamo subito dovuto separarci per far perdere le nostre tracce. Perciò ci siamo nascosti, in attesa di sviluppare i poteri di cui disponiamo. Io ho trovato rifugio nell’orfanotrofio di Santa Teresa, in Spagna. Settimana dopo settimana, ho cercato di fare amicizia con le altre ragazze, ma erano troppo diverse da me. Avrei dato qualsiasi cosa pur di riabbracciare gli altri otto, sebbene sapessi che era impossibile. Poi è apparsa la prima cicatrice. Ho capito subito cosa significava: loro avevano ucciso il Numero Uno. E, nel giro di pochissimi giorni, ecco altre due cicatrici: anche Numero Due e Numero Tre erano stati eliminati. Ormai aspettavo la notizia della morte di Numero Quattro… invece all’improvviso è cambiato tutto. In televisione hanno mostrato le immagini di un paesino degli Stati Uniti, Paradise, colpito da un attentato terroristico. Il colpevole, secondo i media, è un ragazzo della mia età: John Smith. Ma sono certa che non è così… Lui è il Numero Quattro e adesso è in grave pericolo. Non posso più restare in disparte. È giunto il momento per cui mi preparo da tutta la vita. Io sono il Numero Sette. E sono pronta a entrare in azione.
“Il potere del numero sei” di Pittacus Lore. Dal 7 giugno in libreria. Nord editore.
RAGAZZI
Milano: Martina, Gaia, Valeria, Nina e Irene sono cinque ragazzine molto diverse. Ognuna ha il proprio carattere, i propri punti di forza e le proprie debolezze, ma una cosa le accomuna: la passione per la ginnastica ritmica. Si fanno chiamare Libellule e ogni giorno passano ore in palestra ad allenarsi, con l’obiettivo di raggiungere la gloria delle Farfalle Azzurre, le campionesse del mondo nella loro disciplina preferita. Nonostante la loro giovane età, hanno imparato presto che un sogno come il loro richiede molti sforzi e sacrifici, ma li affronteranno a testa alta finché dalla loro parte avranno un alleato invincibile: la straordinaria amicizia che le lega. In questo volume: L’estate è finita e le cinque Libellule – Martina, Gaia, Valeria, Nina e Irene – sono pronte a riprendere gli allenamenti in palestra. Le aspetta però un’amara sorpresa: la loro amata allenatrice Elisa dovrà lasciare lo sport per problemi di salute, e a sostituirla arriverà la rigida e severa Alda Ranieri…
“Le libellule” di Elena Peduzzi. Dal 7 giugno in libreria. Tea editore.
Genova: tra i condomini della città si apre uno spazio che tutti conoscono come Silos. Una volta in quello spazio sorgeva un enorme granaio, ma ora c’è un campo da pallacanestro frequentato da tutti i ragazzi della zona. Ogni volta che esce il sole, in un attimo il campo si riempie di giocatori pronti a sfidarsi fino all’ora di cena. Proprio al Silos, un ex giocatore di basket organizza da quasi dieci anni un torneo che metta a confronto le migliori squadre con l’obiettivo di scovare qualche campione futuro. Tra vecchie amicizie, nuove conoscenze e forse un amore inaspettato, la squadra dei Pick & Roll non si lascerà di certo sfuggire questa occasione. In questo volume: Alberto vive vicino al Silos ma solitamente non lo frequenta. Anzi, a dirla tutta non ama proprio lo sport e non capisce che gusto ci sia a sudare e agitarsi tanto. Quando però scopre che Eleonora, la ragazza dei suoi sogni, è un’appassionata di basket, non può fare a meno di tentare l’approccio direttamente dal campo. Dopo un inizio disastroso, Alberto stringerà amicizia con i ragazzi che giocano al Silos e scoprirà che il basket è davvero divertente.
“Pick & Roll 1 – La squadra di basket” di Marco Menozzi. Dal 7 giugno in libreria. Tea editore.
Un romanzo di avventura e amore ambientato nel medioevo giapponese dall’autrice di Le valigie di Auschwitz.
Kikujiro, cresciuto in un villaggio di contadini, ha sempre sognato di diventare un samurai e suo padre, al compimento dei quattordici anni, lo affida a un monaco perché lo conduca in un castello dove potrà intraprendere la via della spada. Nonostante le sue umili origini, il ragazzo rivela subito grandi potenzialità e, terminato il suo apprendistato, in poco tempo diventa il guerriero prediletto dal signore. Mentre il ragazzo è lontano per una missione, però, la figlia di Minamoto, il samurai più valoroso del castello,viene rapita da un clan di rivali. Kikujiro, che è perdutamente innamorato della ragazza, si troverà davanti alla scelta più difficile: restare fedele al codice del samurai che impone di non lasciarsi trascinare dalle passioni o seguire il suo cuore e andare a cercare la ragazza?
“Il volo del falco nel mio destino” di Daniela Palumbo. Dal 5 giugno in libreria. Battello a Vapore editore.
VARI
La prima di una serie di guide dedicate ai “cervelli in fuga”.
Tutte le informazioni necessarie e i consigli utili per trasferirsi a vivere nella capitale britannica: dall’acquisto della carta telefonica all’affitto di una casa, dall’apertura di un conto in banca alla fondamentale ricerca di un lavoro, tutti gli aspetti della vita quotidiana a Londra sono passati in rassegna e analizzati per soluzioni chiare e alla portata di tutti.
L’autore accompagna il lettore per le strade della città inglese, guidandolo con competenza e con l’aggiunta di preziose note sulla lingua, aneddoti e curiosità.
“Strano ma Londra” di Mattia Bernardo Bagnoli. Dal 7 giugno in libreria. Fazi editore.
Buddy è il pasticciere preferito dagli americani, grazie alla sua Carlo’s Bake Shop, istituzione di culto che manda avanti con l’aiuto della sua famiglia. È la star del programma TV di grande successo Il boss delle torte, le sue creazioni sono pluripremiate e sono apparse sulle principali riviste internazionali dedicate alla cucina. Le torte di Buddy sono leggendarie, così come lo è stata la vita di suo padre, abile pasticciere che ha lasciato l’azienda di Hoboken, New Jersey, nelle mani del figlio. La popolarità di Buddy è in vertiginoso aumento anche in Italia: nel 2011 il canale Real Time ha lanciato il primo format, Il boss delle torte, subito risultato la trasmissione più seguita del canale digitale terrestre. Oggi, in media, guardano quotidianamente il programma oltre 340.000 persone: questo ha spinto Real Time a raddoppiare l’offerta con il reality Il boss delle torte. La sfida, e più avanti nel 2012 verrà aggiunto un terzo format, Cucina con Buddy. Nel suo commovente e divertente libro di memorie, Buddy Valastro ci racconta la realizzazione di un sogno: come ha portato la sua pasticceria alle massime vette, migliorando le ricette della tradizione familiare e lanciandosi in un settore nuovo con le eccezionali torte a tema che l’hanno reso famoso in tutto il mondo. Una storia edificante, che parla di vita, amore e perdite, ma anche di paste, torte, crostate, biscotti…Un’accoppiata vincente fra storytelling e libro di cucina. Eccezionalmente, il libro contiene 30 ricette mai pubblicate prima d’ora: si tratta dei dolci più conosciuti di Carlo’s, che si fondano su tecniche di pasticceria tradizionali. I trucchi e i consigli svelati da Buddy permetteranno così ai lettori di riprodurre questi classici anche a casa propria.
“Il boss delle torte” di Buddy Valastro. Dal 7 giugno in libreria. Vallardi editore.
Un’avventura appassionante, fragrante e saporita fra le pietanze di Corte; un libro nuovo, il ventunesimo saggio scritto dalla giornalista Enrica Roddolo, che illustra molto più di semplici gusti personali, passioni e idiosincrasie dei reali d’Europa. Perché la storia della convivialità di palazzo è anche l’avvincente racconto di banchetti, visite ufficiali, ricevimenti e gran balli destinati a segnare il tempo e i rapporti fra i Paesi. Una vera e propria dinner-table diplomacy: diplomazia, trattative di fine politica e potere, giocate tutte con le carte del gusto e del palato. Attraversando, fra le altre, le corti di Spagna, Belgio, Olanda, Svezia e Monaco; e svelando i lati più inediti, quotidiani e gastronomici di principi e re. Dagli aneddoti legati alla figura di un Winston Churchill, alla diplomazia a tavola di Sua Maestà Elisabetta II; dalla fine porcellana dipinta con la bandiera del regno di Sardegna che contende la scena al drago di San Giorgio, secondo la migliore tradizione britannica, fatta realizzare dalla regina Vittoria nel 1855 per apparecchiare il banchetto in onore della visita Oltremanica di re Vittorio Emanuele II di Savoia, ai trionfi di frutta fresca che adornavano Buckingham Palace in omaggio alle origini mediterranee del presidente della repubblica italiana Gronchi, che visitò il palazzo reale inglese nel 1958. La nuova opera di Enrica Roddolo, profonda conoscitrice della storia delle monarchie europee, apre insomma al lettore le porte delle più prestigiose corti europee e anche delle “corti democratiche”: il Quirinale, la Casa Bianca e l’Eliseo. Corti alle quali l’autrice ha avuto accesso in anni di studio per i suoi libri e grazie al suo lavoro giornalistico, che le ha consentito di incontrare e intervistare numerosi protagonisti del Gotha mondiale. E lo sguardo è particolarmente attento verso i reali d’Inghilterra, dato che in questo 2012 la regina Elisabetta II festeggerà il suo Diamond Jubilee, il traguardo dei 60 anni di regno. Esperienze personali e notizie di prima mano che compongono il ricco e colorato mosaico di un libro tutto da sfogliare. E gustare. Insomma, benvenuti a Corte e buon appetito con Sua Altezza!
“Invito a corte” di Enrica Roddoli. Dal 7 giugno in libreria. Vallardi editore.
Dal 2009, ogni martedì, Fiamma Satta firma su La Gazzet- ta dello sport una rubrica intitolata Diversamente affabile. Brevi racconti di vita reale in cui protagoniste sono l’inci- viltà e la mancanza di rispetto nei confronti del prossimo, soprattutto quello in difficoltà. È stata la sclerosi multipla a far scoprire a Fiamma un mon- do popolato da pericolosi «abilioni», come lei definisce le persone abili incivili, e nel suo seguitissimo spazio settima- nale descrive questo mondo irrispettoso con toni ironici e senza vittimismo, poiché la malattia rappresenta per lei uno strumento di conoscenza dell’alto grado di inciviltà che ristagna nel nostro Paese. La rubrica, e adesso questo libro, nascono dalla convinzio- ne che rendere noti episodi di inciviltà può essere utile a far scoprire quanto anche una piccola mancanza di rispet- to possa provocare disagi enormi al prossimo. Ai testi di Fiamma si accompagnano quelli degli Indignati Speciali dell’omonimo blog di gazzetta.it; testimonianze diverse fra loro, ma legate dal filo conduttore dell’inciviltà che dilaga ovunque, dal barbiere (Margherita Buy), a teatro (Sergio Rubini), al ristorante (Carlo Verdone), sotto casa (Valerio Magrelli), in famiglia (Piera Degli Esposti), nei manicomi giudiziari (Fabrizio Gifuni), nei confronti degli immigra- ti (Toni Servillo), dentro di sé per distrazione (Fiorello, Regina Bianchi), nelle carceri (Filippo Scicchitano), nel- le strade (Carmine Amoroso), fuori dal campo da tennis (Rafael Nadal), alle visite mediche (Antonello Dose)… La prefazione è affidata a Dacia Maraini.
“Diario diversamente affabile” di Fiamma Satta. Dal 5 giugno in libreria. Add editore.
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