Novità in uscita nella settimana dal 28 gennaio al 3 febbraio 2013

ROMANZI

Trentacinquenne londinese, la protagonista di questo romanzo è considerata una brava moglie. Fedele e innamorata, vive in modo consapevole la nuova vita coniugale con i suoi alti e bassi, mai però dimentica del passato da single. Ma un giorno la brava moglie incappa in un sospetto. Un sospetto indicibile, che fa crollare in un soffio le certezze conquistate a fatica e il legame ventennale con la migliore amica. Il momento di crisi le dischiude però una possibilità, le apre una strada che percorre con coraggio e che la porta a scendere nel profondo di se stessa, a tu per tu con i desideri inconfessabili, con la più sincera scoperta del sesso. Passo dopo passo, sino a quel fondo che molte donne riescono solo a intravedere, seguiamo la protagonista nelle sue tappe più scabrose. Ammette di non aver mai raggiunto l’orgasmo col marito, di essere stata pavida nelle scelte professionali, di considerare il proprio compagno un uomo ordinario e un po’ noioso, rivela di sognare un amante che la leghi al letto e donne che la tocchino, si tuffa in una relazione con un ragazzo più giovane… Un romanzo che esplora l’universo femminile nelle sue pieghe più segrete, dando voce a quello che molte donne non riescono a dire, nemmeno a se stesse.

“La sposa nuda” di Nikki Gemmell. Dal 31 gennaio in libreria. Ugo Guanda editore.

 

Volpe è un uomo di quasi trent’anni, un intellettuale sgangherato senza la possibilità di fare della cultura un appiglio per la propria vita. È lui a dipanare il filo di una storia violenta, dura, e al tempo stesso commovente fino alle lacrime, ambientata in un mondo affollato di anime che vivono nel chiasso le proprie solitudini, di animali pronti a soddisfare chiunque, di giovani storditi dal rumore che si incontrano e non comunicano, alimentando una massa indistinta formata da desideri repressi e velleità irraggiungibili che inevitabilmente sfociano in atti sbagliati. È nel disordine delle sue notti in discoteca che Volpe incontra Strada, un poliziotto unto e pagato segretamente dal proprietario del locale, di volta in volta usato come palo o come oggetto di piacere. Le vite di questi due personaggi, che non possiedono altro se non la propria ombra, corrono e si intrecciano in un mondo più grande di loro, irradiate da una luce sporca. E si degradano inconsapevolmente fino alla tragedia.

“Del metallo e della carne” di Giuseppe Patroni Griffi. Dal 29 gennaio in libreria. Dalai editore.

 

 

7 giugno 2002. Nella sede del Cinderheart Football Club tutti gli occhi sono rivolti a Inghilterra-Argentina, attesissima partita dei mondiali nippo-coreani. La faccia di Beckham riempie lo schermo, si attende con ansia il riscatto degli inglesi dalle delusioni del passato. L’insegnante di sostegno Rob Catesby ripensa alla sua prima volta allo stadio insieme al padre, alla sua carriera da calciatore semiprofessionista e alla decisione di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. Ma prima gli restano ancora 90 minuti da giocare. Nel melting pot della provincia inglese, percorsa dai rigurgiti nazionalisti del British National Party, a catalizzare l’attenzione di giornalisti e tifosi è infatti un’altra sfida, quella tra il Cinderheath Fc, formazione di soli bianchi, e una squadra composta da giocatori musulmani: «una partita capace di scatenare una guerra razziale nel Black Country». Rob si troverà ad affrontare Zubair, fratello di Adnan, l’amico del cuore svanito nel nulla. Qualcuno pensa che sia morto, Rob sospetta che si sia arruolato nelle file di al-Qaeda. Solo Jasmine, un’altra vecchia amica d’infanzia, sa cos’è realmente accaduto… Heartland è un affresco dell’Inghilterra multietnica di oggi, abilmente calato nel tessuto postindustriale di Dudley, distretto siderurgico delle West Midlands. In un racconto appassionato che indaga il trauma dell’Europa all’indomani dell’11 settembre, l’autore entra nel cuore nero di una comunità rancorosa e diffidente, dove le differenze di classe e di religione costringono anche gli amici a schierarsi gli uni contro gli altri.

“Heartland” di Anthony Cartwright. Dal 31 gennaio in libreria.  66TH and 2nd  editore. 

 

 

SAGGI

“Non a sua immagine” si basa sugli scritti di Nag Hammadi e altri testi gnostici, l’autore John Lamb Lash spiega come una semisconosciuta setta messianica espanse il suo dominio, fino a divenire un potere dominante in tutto il mondo, annientando sistematicamente i grandi insegnamenti spirituali gnostici, i sacerdoti Druidi, ed i guaritori sciamanici provenienti da Europa e nord Africa. Bruciarono biblioteche e distrussero templi nel tentativo di mettere a tacere le Antiche Verità, cercando di mantenere il segreto. Ma come rivela Lash, quando la Verità è il pianeta Terra, questa non può essere distrutta totalmente o nascosta a lungo. “Non a sua immagine” scava profondamente nelle ombre degli antichi scritti gnostici per ricostruire il passato sacro che i primi cristiani tentarono di levare dalle pagine della storia, esplorando la ricchezza dell’antica spiritualità pagana europea, i Misteri pagani, la Grande Dea, la Gnosi, i miti di Sophia e Gaia, riportando fedelmente la cronaca dell’annientamento della cultura europea pagana per mano del Cristianesimo.

“Non a Sua Immagine” di John Lamb Lash. Dal 31 gennaio in libreria.  Uno editore.

 

Un saggio che interroga economia e filosofia per aiutarci a rispondere a una domanda quanto mai attuale: “Di quanto denaro abbiamo realmente bisogno per essere felici?”

La rabbia contro l’avidità, contro i banchieri e i bonus scandalosamente alti dei supermanager sta oggi lasciando il posto a una più profonda insoddisfazione nei confronti di un sistema economico che favorisce l’accumulazione di fortune spropositate nelle mani di pochi. Il grande economista Robert Skidelsky e il figlio Edward, professore di Filosofia, vanno oltre l’attuale dibattito sulla crescente ineguaglianza economica per chiedersi quali siano le ragioni per cui abbiamo bisogno di denaro, partendo dal presupposto che la ricchezza non è – o non dovrebbe essere – fine a se stessa, ma semplicemente un mezzo per ottenere “una buona vita”. Presentando l’economia come una scienza morale, piuttosto che come una scienza esatta, definiscono questo concetto, ripercorrendo alcune importanti teorie economiche e filosofiche, da Aristotele fino a oggi, mostrandoci quanto la nostra vita sia sempre più lontana da quell’ideale. Rifiutando l’idea che il progresso umano – che si tratti di prodotto interno lordo o felicità – possa essere misurato in modo univoco e scientifico, presentano sette elementi che secondo loro costituiscono la “buona vita” e introducono alcune proposte politiche ed economiche per aiutarci a soddisfare i bisogni che la loro ricerca ha identificato come realmente indispensabili.

Quanto è abbastanza?” di Edward Skidelsky e Robert Skidelsky. Dal 29 gennaio in libreria. Arnoldo Mondadori editore.

 

“L’idea che per capire la musica si debba per forza possedere un certo bagaglio culturale è una furbata, spesso è una scusa per pigri, o una medaglia acquisita sul campo per chi crede di essere fra quelli che la ‘capiscono’. Avere gli strumenti per godere della musica non significa conoscere né l’armonia né l’epoca in cui è stata scritta né il retroterra culturale del compositore, ma riconoscere qualcosa che abbiamo dentro e che risuona.” In questo libro Stefano Bollani ci spiega il bello della musica. E lo fa con parole semplici, con il suo spirito libero, sfatando insidiosi luoghi comuni e svelando i segreti di un laboratorio fantastico, quello dell’improvvisatore: armonia, melodia, dinamiche, ritmo, colpi a effetto, trucchi, debolezze e assi nella manica dei jazzisti, dei creatori pop e degli interpreti. Parliamo di musica è un viaggio affascinante nei meccanismi della creazione musicale raccontato da uno dei massimi talenti del nostro tempo. Bollani però prima di tutto è un vorace ascoltatore, dai Beatles a Frank Zappa, da Elio e le Storie Tese a Giacomo Puccini, da Bill Evans alla bossanova di Antônio Carlos Jobim e così, compilando una sorta di appassionato “taccuino di appunti”, il grande pianista ci guida nella comprensione dei suoni e delle loro diverse chiavi di lettura, fino a farci scoprire che si tratta di un percorso dentro le nostre stesse percezioni nascoste. Perché “non solo nella musica, ma anche nella vita, il vero spettacolo è ascoltare”.

“Parliamo di musica” di Stefano Bollani. Dal 29 gennaio in libreria. Arnoldo Mondadori editore.

 

Cento miliardi, o forse più, sono le galassie che abitano l’universo. E cento miliardi, o forse più, sono le cellule nervose che albergano nel nostro cervello. Ma tra l’universo cosmico e quello cerebrale, a cui si riferisce il titolo di questo libro, non esiste solo una coincidenza di numeri. Il concetto di infinito è nel caso dell’universo riferito allo spazio cosmico, in quello cerebrale all’elaborazione sconfinata del pensiero. Questa facoltà, nel corso dei millenni, ha spinto l’uomo a salire, uno per uno, i gradini più alti del progresso culturale e gli offre la possibilità di ispezionare i più intimi segreti della mente.

Da dove nasce il pensiero? Da quali cellule e quali circuiti? Rita Levi-Montalcini, nota per i suoi fondamentali contributi allo sviluppo della neurobiologia, ricostruisce tappa dopo tappa l’evoluzione del sistema nervoso al fine di capire come, dalle prime cellule comparse sulla Terra, si sia arrivati a quella formidabile struttura che è il cervello dell’Homo sapiens. La galassia mente è un meraviglioso viaggio nel tempo dove, passando attraverso le ere della geologia e le epoche della storia, si incontrano ominidi e celenterati, scimmie e batteri, alghe unicellulari e polipi intelligenti: attori diversi, ma ugualmente importanti di un’unica, spettacolare produzione teatrale il cui gran finale è ancora tutto da scoprire.

 “La galassia mente” di Rita Levi-Montalcini. Dal 29 gennaio in libreria. Dalai editore.

 

La prima biografia non autorizzata del teologo. Immergersi nella biografia di Raimon Panikkar (1918-2010) è come aprire una finestra su quelle che saranno le vite degli uomini di domani. Nato a Barcellona da madre catalana e padre hindu, Panikkar è stato chimico, filosofo, teologo, numerario dell’Opus Dei, sacerdote cattolico, docente universitario, marito, scrittore, ma anche amico, “maestro”, “profeta” e molto altro ancora. Vestito all’europea o in sandali e dhoti, a Bonn, Roma, Varanasi, Santa Barbara o Tavertet, quest’uomo ha penetrato la saggezza di culture e religioni diverse e ha saputo gettare un nuovo sguardo sulla tradizione cristiana e occidentale. La figura di Panikkar appartiene oggi alla leggenda, alimentata in parte da lui stesso, in parte «dilatata, rafforzata e diffusa da tutti quelli che l’hanno conosciuto». Bielawski la riprende con dedizione e rispetto, prova a distillare l’uomo dal “mito” raccontandone la vita e presentando il suo pensiero. In questo viaggio incontriamo teorie ardite, come la visione cosmoteandrica o advaitica, e preziose riflessioni sulla secolarità sacra, sul buddhismo e sulla trinità radicale. Passo dopo passo, il percorso apparentemente erratico del filosofo di Tavertet rivela una profonda coerenza, poiché l’apertura universale, la fiducia cosmica, la passione per Cristo e una coraggiosa ricerca della libertà fanno da filo rosso. Bielawski individua il senso di questo cammino unico e ci guida con trasporto nel “labirinto” Panikkar.

 “Pannikar” di Maciej Bielawski. Dal 31 gennaio in libreria. Fazi editore.

 

Esistono ancora i boss o il fenomeno mafioso si è frammentato in mille realtà locali che controllano solo piccole parti del territorio? O, viceversa, è diventato globale, allungando i suoi tentacoli ben al di là dell’Italia? E chi sono oggi i capi delle cosche? Formati alla vecchia scuola di uomini d’onore, abbracciano le antiche regole dell’associazione ma ragionano su orizzonti più vasti, da mafia dei colletti bianchi. Nonostante i durissimi colpi assestati dallo Stato, con gli arresti del Gotha criminale (da Riina a Provenzano, da “Sandokan” ai capi sanlucoti), la malavita organizzata non è da considerare sconfitta, anzi. Spostando i propri affari lontano dai riflettori, infatti, i moderni padrini hanno creato un cortocircuito forse più pericoloso delle sanguinose mattanze per le strade: una nuova criminalità meno visibile, ma ancora più minacciosa, in cui l’alta finanza, la politica e il malaffare si fondono in un fatale, indissolubile intreccio.

“I nuovi boss”di Vincenzo Ceruso , Bruno De Stefano,  Pietro Comito. Dal 31 gennaio in libreria. Newton Compton editori.

 

 

GIALLI, THRILLER, NOIR

Hector Cross non è un eroe: è soltanto un uomo. Ma quando un uomo come Hector Cross perde tutto quello che ha, il suo dolore e la sua furia possono essere devastanti. Una mano assassina ha spezzato la vita di Hazel Bannock, la donna che amava e che stava per dargli una figlia. La neonata è sopravvissuta e ora Hector è solo, con una bambina da crescere, e un’indomabile sete di vendetta e di giustizia. È il momento di riunire la squadra di un tempo, i membri della Cross Bow Security. È il momento di tornare nella terra del nemico, che sia il deserto dell’Africa nordorientale o la City di Londra. È il momento di combattere la Bestia, il gruppo di terroristi che Hector credeva di aver sconfitto e che, invece, pare aver rialzato la coda velenosa come uno scorpione. Ma bastano pochi passi nella follia e nella violenza perché Cross capisca che il nemico ha molte facce. Volti nascosti in torbidi segreti di famiglia, che Hazel non ha mai avuto il coraggio di confessargli. Volti che adesso tornano dal passato per colpire, affamati di potere e di denaro, ebbri di violenza e di perversioni, assetati di sangue.

“Vendetta di sangue” di Wilbur Smith. Dal 31 gennaio in libreria. Longanesi editore.

 

Martina e Monica Kammerle, madre e figlia, condividono uno squallido appartamento e un enigmatico amante, loro unico legame con il mondo esterno. Martina, affetta da sindrome bipolare, ha creato il deserto intorno a sé con i suoi imprevedibili sbalzi d’umore; Monica, inseguita ovunque dalle dicerie sui comportamenti bizzarri della madre, fatica a stabilire legami con gli altri adolescenti. E così, quando le due scompaiono, i poliziotti della squadra omicidi si ritrovano a brancolare nel buio, senza il minimo appiglio. Nessun indizio, nessuna pista concreta. Nessuno, nemmeno tra i vicini e i famigliari, che sembri davvero sapere qualcosa delle due donne. Anche il loro amante non è altro che un’immagine sfocata impossibile da identificare. E così, ancora una volta, l’ex commissario Van Veeteren sarà costretto a lasciare la libreria antiquaria in cui lavora per venire in soccorso all’affascinante Ewa Moreno, alla neoarrivata Irene Sammelmerk e agli altri suoi colleghi, ingaggiando una sfida a distanza con l’assassino. A spingerlo è il rimorso per essersi lasciato sfuggire l’unico potenziale testimone del caso, ma anche la certezza che ogni criminale, perfino il più attento a non lasciare tracce, ha i propri punti deboli: un vezzo traditore, un’esitazione fatale, un minuscolo dettaglio riemerso dal passato.

“La rondine, il gatto, la rosa, la morte” di Håkan Nesser. Dal 31 gennaio in libreria. Ugo Guanda editore.

 

Berlino, 1929. All’alba del nuovo decennio degli anni Trenta, a pochi anni dall’ascesa al potere di Adolf Hitler, la capitale della Germania attraversa un periodo di inattesa prosperità e rinascita culturale. L’ispettore Willi Kraus della Kriminal Polizei di Berlino, un ebreo tedesco eroe della Prima guerra mondiale, si trova alle prese con un mistero che rischia di gettare nel terrore l’intera città.

Un sacco di tela, pieno di ossa bianche e perfettamente pulite, viene ritrovato casualmente all’interno di un cantiere, sbucato da una fognatura ostruita. Tutte le ossa appartengono a bambini, solo maschi. Nessun indizio sembra far luce sull’autore di un crimine così efferato, o sulle sue motivazioni, tranne una vecchia Bibbia, trovata nel sacco, nella quale è cerchiato un passo: Figli dell’ira. Mentre cominciano a manifestarsi i prodromi del più sanguinoso genocidio che la storia ricordi, per tentare di risalire al colpevole e arrestarne la furia omicida che arriva a minacciare la sua stessa famiglia, Willi Kraus si troverà a dover affrontare qualcosa di terribile, sondando i recessi più oscuri dell’animo umano.

“Nessun indizio” di Paul Grossman. Dal 31 gennaio in libreria. Time Crime editore.

 

Mentre la Finlandia intera festeggia la vittoria del campionato del mondo di hockey su ghiaccio, tra le mura di una tranquilla abitazione si consuma un orribile delitto.
Olavi Finne, un uomo anziano, uccide il nipote di quattro anni. L’uomo, ritrovato in evidente stato confusionale, non è in grado di spiegare ciò che è successo e viene perciò rinchiuso in un istituto psichiatrico. 
Col passare degli anni il paziente passa di mano in mano finché Finne viene affidato alle cure di Mikael, un giovane infermiere che sta attraversando un momento difficile: sua moglie Saana è gravemente malata e lui non riesce a starle accanto come vorrebbe. Accudire un innocuo vecchietto dovrebbe essere un incarico semplice, ma pian piano, senza rendersene conto, Mikael si lascia coinvolgere dagli strani racconti di quell’uomo, fino a dubitare della diagnosi di schizofrenia riportata sulla sua cartella clinica. Così, mentre le distanze tra infermiere e paziente si accorciano, in Mikael comincia a farsi largo un’insana speranza: e se le farneticazioni di Finne sulla sapienza degli Egizi e sulla vita eterna avessero un fondo di verità? E se esistesse davvero un modo per vincere la morte?
Dosando con maestria suspense e colpi di scena, Marko Hautala esplora il lato più oscuro dell’inconscio e dell’animo umano, in una storia che rivela quanto sia facile perdersi nel labirinto della mente.

“Allucinazioni” di Marko Hautala. Dal 3 febbraio in libreria. Newton Compton editori.

 

Roma, giugno 1889. Il giovane Prospero giunge nella Città Eterna per assistere all’inaugurazione del monumento a Giordano Bruno a Campo de’ Fiori, a pochi passi dal Vaticano. Con sé porta le sue idee mazziniane e un’indomabile sete di conoscenza. Accolto nella pensione di madame Sophie, un luogo eccentrico gestito insieme al figlio Orazio e a un uomo misterioso, rimane poco a poco affascinato dai tre inquietanti personaggi fino a lasciarsi introdurre in un universo fatto di alchimie allegoriche, arti occulte e filosofia pagana. Conoscenze perseguitate dalla Chiesa in una guerra condotta dagli occulti poteri della sacra Inquisizione. Tra le vittime eccellenti, Giordano Bruno: il più importante custode della chiave che avrebbe potuto liberare questo antico sapere. Prospero, “asino” eccellente, si troverà ad affrontare un prodigioso viaggio nel tempo per raggiungere la Roma del 1600 poco prima del 17 febbraio, giorno in cui il domenicano fu arso vivo sulla pubblica piazza. Ad aiutarlo nell’impresa troverà un’oscura società segreta, che si batte per liberare la magia nascosta nel mondo naturale prima che vada perduta per sempre sui roghi del Sant’Uffizio.

“La società segreta degli eretici” di Ilaria Beltramme. Dal 31 gennaio in libreria. Newton Compton editori.

 

 

FANTASY

Tre ombre cavalcano nella notte. Sono tre sicari, lanciati all’inseguimento della loro prossima vittima. Tuttavia non sanno di essere a loro volta seguiti da una creatura più forte e più resistente di qualsiasi essere umano: Geralt di Rivia, l’assassino di mostri. In circostanze normali, lo strigo non si sporcherebbe le mani per eliminare dei comuni criminali, ma stavolta è diverso. Perché quei tre sono stati assoldati per uccidere la principessa Ciri e, se ci riusciranno, il mondo intero sarà perduto: Ciri è la Fiamma di Cintra, la maga di cui parlano le profezie, l’unica forza in grado di contrastare i piani dell’imperatore di Nilfgaard – lo spietato conquistatore del Nord – e di riportare la pace tra i popoli della terra. Per questo è essenziale che Ciri arrivi sana e salva sull’isola di Thanedd, dove si stanno radunando tutti gli altri maghi. E Geralt è disposto a ogni sacrificio pur di proteggere il suo cammino. Però nessuno può immaginare che la principessa non sarà al sicuro nemmeno sull’isola. Sebbene sia difesa da incantesimi potentissimi, le spie di Nilfgaard sono infatti sbarcate persino in quel luogo isolato. E adesso sono in attesa, pronte a colpire…

“Il tempo della guerra” di Andrzej Sapkowski. Dal 31 gennaio in libreria. Nord editore.

 

Su Scadrial sono passati trecento anni dall’Origine, quando il Mondo di Cenere è tornato a essere un luogo prospero e fertile. I protagonisti della lotta contro il lord Reggente sono diventati personaggi mitici, come il Sopravvissuto e la Guerriera Ascesa; nuove religioni sono nate e ne sono riemerse di antiche. Non esiste più nessun Mistborn, ma i poteri feruchemici, un tempo appannaggio dei soli Terrisiani, si sono diffusi fra l’intera popolazione pur diluendosi: esistono quindi individui chiamati duomanti che dispongono di un solo potere feruchemico e un solo potere allomantico. Alla morte dello zio, Waxillium si trova a dover tornare nella città di Elendel, culla della civiltà e del progresso, per assumere la gestione dell’importante casata Ladrian. Fino ad allora, Wax aveva vissuto nelle Lande come giustiziere, dando la caccia a banditi e criminali. La vita nell’alta società, però, gli impone di accasarsi con una donna di buona famiglia e lasciare da parte le pistole e le acrobazie che i suoi poteri di duomante gli consentono. Saranno i guai a cercare lui, quando una banda di rapinatori che si fa chiamare gli Evanescenti minaccerà Elendel stessa, e Waxillium, assieme al suo fidato Wayne, dovrà imbracciare di nuovo le armi per fronteggiare i banditi e il loro misterioso capo.

“Mistborn” di Brandon Sanderson. Dal 31 gennaio in libreria. Fanucci editore.

 

Dopo l’attentato di Xiamen e la morte di Peter, Zula è ostaggio di un gruppo di terroristi afghani che fanno capo ad Abdallah Jones e, giunti in Canada, vogliono superare il confine per entrare negli Stati Uniti. Per attuare i loro piani hanno bisogno dell’aiuto dello zio della ragazza, il magnate Richard Forthrast, l’inventore di T’Rain, un videogame che permette di trasferire nel mondo reale i soldi vinti nel mondo virtuale. In passato, Richard, che contrabbandava marijuana, attraversava spesso il confine in un punto così impervio da rendere impossibile l’intervento di polizia e forze speciali. I jihadisti rapiscono Richard e lo costringono a scortarli con la minaccia di uccidere la nipote. Intanto si mettono sulle tracce di Zula anche le persone che si trovavano a Xiamen durante l’esplosione: Yuxia, Marlon, Csongor, Sokolov e Olivia. Quest’ultima, un’agente federale, coinvolge nelle ricerche un veterano dell’esercito relegato a svolgere il lavoro sporco nelle Filippine. Seguendo piste e indizi differenti, i protagonisti si ritroveranno tutti nel tratto di montagne in cui il fratello di Richard, Jake, vive isolato con la propria famiglia, all’interno di una comunità chiusa e armata fino ai denti che rifiuta la civiltà del mondo moderno. Il risultato è una guerra di logoramento dagli esiti sorprendenti dove tutti possono diventare un bersaglio.

“Gioco mortale” di Neal Stephenson. Dal 31 gennaio in libreria. Fanucci editore. 

 

È il 1588. Il giovane barone Edwin Barley, abile con la lingua e con la spada, ritorna a casa dopo aver combattuto contro l’Invincibile Armada spagnola. Al suo fianco l’inseparabile Silenzio, guerriero gigantesco e muto. Ma ad attenderli non trovano la pace promessa. Il padre di Edward è stato soggiogato dal fascino della perfida Grace Flowers, sospettata di praticare arti magiche e proibite. Aiutata da un manipolo di sgherri ha costretto tutti i contadini a venderle i loro terreni. Chi ha rifiutato, come il padre adottivo di Silenzio, è stato barbaramente ucciso. Silenzio ed Edwin si vendicano trucidando gli assassini, ma devono fuggire dall’ira di Grace. Silenzio li guida nel luogo da cui proviene, la regione del Peak, a Sion, una comunità di uomini e donne che vivono liberi, in un piccolo villaggio nella foresta, lontani dal giogo della legge e dall’ingiustizia sociale. Lì Edwin farà conoscenza del saggio Monk, guida della comunità, e si innamorerà di Bidu, splendida e indomita amazzone. Ma le perfide macchinazioni della tirannica Grace arriveranno fino al Peak. Da un autore di culto, sceneggiatore di fumetti come Tex, Dylan Dog e Magico Vento (di cui è creatore), un romanzo di avventura che ricorda Robin Hood e Ivanohe, mischiando la tradizione del genere a un ritmo modernissimo e incalzante.

“La freccia verde” di Gianfranco Manfredi. Dal 29 gennaio in libreria. Arnoldo Mondadori editore.

 

 

VARI

Come diceva Pablo Picasso, nessuna opera è veramente originale. Il segreto del successo, e del genio, sta nel saper «rubare» il lavoro degli altri per poi reinventarlo in base alle proprie passioni e alle proprie necessità. Per la prima volta Austin Kleon, senza peli sulla lingua, ci mostra come farlo attraverso 10 lezioni utili a qualsiasi professione e quanto mai attuali in un’epoca digitale in cui la circolazione delle idee è sempre più veloce e la competizione più accesa.

 Austin Kleon, artista e scrittore, è esperto di comunicazione, pensiero creativo e visivo. Ex bibliotecario, ex web designer ed ex pubblicitario, è cresciuto tra i campi di grano dell’Ohio. Oggi vive a Austin, in Texas, con la moglie Meghan, il figlio Owen e il cane Milo, quando non è in giro per l’America a diffondere le sue idee sulla creatività nell’era digitale. È consulente e relatore per Pixar, Google, The Economist, AIGA, SXSW, TEDx, Foursquare, 20×200.

 “Ruba come un artista” di Austin Kleon. Dal 31 gennaio in libreria. Antonio Vallardi Editore.

 

A 32 anni, dei quali gli ultimi dieci passati a nascondersi dalla verità, Emma Woolf ha finalmente deciso che era tempo di affrontare la sfida più importante della propria vita. Assuefatta alla fame, all’esercizio e al controllo, conduceva un’esistenza in bilico tra un impegnativo disordine alimentare e una carriera di successo, sopravvivendo con soltanto un frutto al giorno o poco più. Dopo aver finalmente incontrato l’uomo giusto, e desiderando un futuro e un figlio con lui, ha iniziato la lotta più difficile: sconfiggere l’anoressia. Era tempo di affrontare i suoi demoni, di smettere di accanirsi sul suo corpo, gettare i vestiti taglia extra-extra-small e riscoprire la sua femminilità. Come se questo non fosse abbastanza, Emma ha preso l’impegno di tenere un diario dei propri progressi su una colonna settimanale del Times. Presto la sua rubrica è diventata uno degli appuntamenti più seguiti dai lettori: il numero di email, commenti e messaggi ha superato ogni aspettativa. Da questa esperienza è nato Alla fine di un lungo inverno. Sincero, doloroso ma anche colmo di speranza, questo libro è un racconto toccante e un messaggio per tutte le donne e gli uomini che credono che dalla trappola dell’anoressia non si possa uscire.

“Alla fine di un lungo inverno” di Emma Woolf. Dal 31 gennaio in libreria. Tea editore.

 

Da Sex & the City in poi, in tanti hanno provato a convincervi che passare da una relazione all’altra è divertente e indolore, che la quantità è meglio della qualità e che essere single significa essere perennemente a caccia di uomini… E se non fosse così? Guardandovi dentro potreste scoprire anche voi, come l’autrice di questo libro, che accumulare storie inconsistenti con uomini sbagliati è come abbuffarsi di cibo spazzatura: si ingoiano un sacco di calorie, ma non c’è vero nutrimento, e anche il gusto lascia parecchio a desiderare. Zoe Strimpel è giunta alla conclusione che questo fast food dei sentimenti è il principale ostacolo che impedisce alle donne single di essere felici, e ha messo a punto una «dieta» anti amore spazzatura: basta sesso senza impegno, basta correre dietro a soggetti a cui «non piacete abbastanza», basta «pedinamenti» su Facebook di tipi che avete appena conosciuto (o di ex che è meglio perdere che trovare).Insomma, è arrivato il momento di fare una pausa e dedicarvi, finalmente, a voi stesse. Imparando a volervi bene, e a trattarvi bene, vi sentirete più felici nella vostra pelle, proprio come dopo un programma disintossicante. E diventerà più facile anche scegliere ciò che davvero vi fa bene: uomini compresi.

“Via gli uomini di troppo” di Zoe Strimpel. Dal 31 gennaio in libreria. Tea editore.

 

L’esperienza della gravidanza, del parto e dei primi mesi con il bambino rappresenta uno dei momenti più intensi della vita di una coppia. Oltre all’impegno fisico legato ai cambiamenti organizzativi e ai nuovi ritmi quotidiani, si attivano emozioni nuove e profonde, alcune assolutamente imprevedibili, altre non del tutto coscienti. Soprattutto con il primo figlio, le incognite possono produrre paure spesso eccessive o inutili. Ogni timore, però, può essere utilizzato positivamente: la paura, se contenuta, ci rende attenti e sensibili, ci mostra l’importanza e il valore di ciò che stiamo compiendo, ci spinge ad affidarci a chi può darci una mano, ci aiuta ad accettare i nostri limiti. Alessandro Volta, pediatra, risponde alle più frequenti “paure” (che il bambino non sia sano, che stia male durante il parto, di non riuscire ad allattarlo, di non interpretarne il pianto) espresse da mamme e papà durante gli incontri di accompagnamento alla nascita che tiene da molti anni, e a quesiti reali molto specifici (come rendere indolore il distacco dal seno, come abituare il piccolo a dormire da solo, l’uso della fascia bebè, le precauzioni quando si viaggia in auto o in aereo, è giusto parlare in “mammese”, la lettura precoce, le vaccinazioni, il ritorno della mamma al lavoro e l’aiuto dei nonni), formulati nel periodo successivo alla nascita.

“Crescere un figlio” di Alessandro Volta. Dal 29 gennaio in libreria. Arnoldo Mondadori editore.

 

Perché c’è stato un tempo in cui i filosofi erano persone a cui chiedere un consiglio per condurre un’esistenza più equilibrata e felice, e non solo topi di biblioteca assorti in problemi incomprensibili. 
Perché i servigi di un filosofo sono più a buon mercato di quelli di uno psicoterapeuta e sono a disposizione di tutti, in ogni parte del mondo. 
Perché i maestri del pensiero hanno cercato a lungo – e spesso trovato – le soluzioni ai problemi che ci poniamo, da dilettanti, nella vita di tutti i giorni. Questo testo vuole essere un vademecum per orientarsi nell’esistenza. Come la filosofia può salvarti la vita offre una pratica bussola per rendere più facile il nostro percorso, indicarci la strada verso l’autorealizzazione, sfuggire alle trappole dei cattivi pensieri. La filosofia come non te l’hanno mai raccontata.

“Come la filosofia può salvarti la vita” di Francesco Rende. Dal 31 gennaio in libreria. Newton Compton editori.

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