Romanzi
La città di Ardea è in fermento per i preparativi del Grande Concorso Internazionale di Quadratura del Cerchio; eminenti studiosi vi giungono da tutto il mondo per prendere parte alla prestigiosa competizione: tra essi Octavio Smerd con la sua scimmia Tobia, la sensuale Cloe Filzo Bombi, una coppia giapponese specializzata in origami, l’abate teologo Balthazar Tubinga e il giovane Arcadio. Costui, ragazzo timido e introverso, è approdato ad Ardea con un duplice obiettivo: vincere il concorso e conoscere la duchessa Ayala, depositaria di un misterioso e vitale segreto. Finirà al centro di un’intricata storia che lo spingerà a diventare uomo e a scoprire le proprie origini.
“La scimmia matematica” di Claudio Zanini. Dal 9 maggio in libreria. Bietti editore.
È mattina presto, e Miss Isabelle si ferma per un attimo sulla soglia di casa ad ammirare la luce dell’alba che colora di rosa i tetti della cittadina di Arlington, Texas. Come ogni lunedì sta aspettando Dorrie, la sua giovane parrucchiera, che per lei è diventata come una figlia. Da dieci anni è la sua cliente speciale, da dieci anni la sua richiesta è sempre la stessa: domare la sua vaporosa chioma in ordinati riccioli argentati. Ma non questo lunedì. Oggi Miss Isabelle sa che la sua vita fatta di piccoli riti e abitudini sta per essere rivoluzionata. Il passato è tornato a tormentarle l’anima e niente potrà più essere come prima. Con tutta la forza d’animo che riesce a raccogliere dopo novant’anni di vita, Miss Isabelle presenta la sua richiesta d’aiuto a Dorrie. Ed è una richiesta sconvolgente. Un viaggio. Un lunghissimo viaggio in macchina verso Cincinnati, dalla parte opposta degli Stati Uniti, e bisogna partire subito. Senza spiegazioni. Dorrie esita, ma le basta uno sguardo negli occhi della vecchietta per capire che non può rifiutare. Mentre l’orizzonte inghiotte l’asfalto e il rosso del tramonto si dissolve in un cielo buio senza stelle, Miss Isabelle stringe tra le mani un antico ditale d’argento e sente il proprio cuore riaccendersi, come una notte di settant’anni prima, nel 1939. La notte in cui, mentre l’odio e la violenza dilagavano come un’epidemia, due occhi gentili avevano illuminato l’oscurità come un fulmine. Due occhi scuri che facevano paura a tutti, ma non a lei, che nella loro carezza aveva trovato la forza e il coraggio di sfidare il mondo e le sue convenzioni. Ma tutto l’amore non è bastato e gli anni hanno intessuto un groviglio di segreti e silenzi che si è annidato nel profondo dell’anima e che ora deve essere districato. E l’unico modo è percorrere gli ultimi chilometri che separano la notte dal suo cuore… E dalla verità.
“Tra la notte e il cuore” di Kibler Julie. Dal 9 maggio in libreria. Garzanti editore.
Dana ha sempre tutto sotto controllo. Gestisce la sua vita come il suo lavoro di guardia del corpo: programmando ogni evento con freddezza e precisione. Eppure, di fronte a quel test di gravidanza positivo, Dana si sente invadere dal terrore: non sa come affrontare quella situazione imprevista. E allora parte, senza dire nulla a nessuno. Jessica ha perso ogni cosa. Un tempo era una stella di Hollywood, ricca di talento e di grazia. Negli ultimi quattro anni, però, non è mai uscita di casa: per colpa dei paparazzi in agguato, si sente prigioniera in una gabbia dorata. Ma adesso è giunto il momento di evadere. Vivian ha diciassette anni e l’impressione di non avere più un futuro. Intrappolata in un brutto appartamento di periferia, e alla mercé di un uomo che non la ama, ha fatto una scelta. È ora di andarsene. Lynn ha cercato per anni di dimenticare. E, per farlo, si è allontanata dal mondo. Tuttavia non riuscirà a lasciarsi il passato alle spalle finché non chiederà scusa a tutte le persone che ha ferito. Per questo non ha mai traslocato: aspetta l’occasione giusta per rimediare ai propri errori. Grazie a una scrittura limpida e raffinata, in questo romanzo MacKenzie Bezos intreccia le storie di quattro donne diverse, ma accomunate dallo stesso bisogno di ricominciare. Quattro donne alla ricerca di se stesse. Quattro donne che, grazie a un incontro voluto dal destino, ritroveranno la felicità…
“Il tempo imperfetto degli addii” di MacKenzie Bezos. Dal 9 maggio in libreria. Nord editore.
Domenica 7 novembre 1915, largo di Capo Carbonara, Tirreno meridionale. Il sommergibile tedesco U38 affonda il transatlantico Ancona diretto a New York con a bordo 496 persone e un carico segreto: dodici casse di sovrane d’oro per un controvalore di 50 milioni di euro, dirette alla Zecca di New York. Tra le 159 vittime, un funzionario del ministero dell’Agricoltura, che accompagna il tesoro con cui l’Italia avrebbe pagato la partecipazione all’Expo di San Francisco. Le cancellerie di Washington e Roma conoscono la verità: le 133.000 monete sono la quinta tranche di un colossale contrabbando di cavalli e materiale bellico che il nostro paese ha acquistato per sé, e forse per «girarlo» in parte alla Francia. Il capitano dell’Ancona non comunicò mai il punto nave dell’affondamento e per settant’anni il relitto è rimasto indisturbato sul fondo del mare. È stato ritrovato solo nel 1985, da una ditta francese, in buone condizioni e integro, alla profondità di471 metri. Da quel momento è cominciata un’avvincente sfida tecnica e legale per tentare di impadronirsi del tesoro dell’Ancona, con il coinvolgimento di ministeri degli Esteri e tribunali. Gli autori dipanano la matassa dopo una lunga ricerca documentaria e grazie alla testimonianza diretta del più grande cacciatore di tesori del dopoguerra. Ma l’Ancona e i suoi morti ancora non trovano pace. I predoni del mare ci stanno riprovando.
“Il tesoro degli abissi” di Donatello Bellomo e Enrico Cappelletti. Dal 9 maggio in libreria. Longanesi editore.
Nabil, professore di letteratura francese in un liceo di Algeri, tutto scuola e famiglia, viene a sapere durante il funerale del padre che in realtà è figlio illegittimo di Camus e di una sua misteriosa amante algerina. Lì per lì non crede una parola di tutta quella storia, ma l’idea gli lavora dentro come un tarlo, diventa un’ossessione: in fondo gli piacerebbe essere figlio di un celebre scrittore anziché di quel padre austero e distante che non l’ha mai amato. Così, fingendo anche con se stesso di non crederci, si mette sulle tracce di Camus e della sua fantomatica storia d’amore algerina. Le sue ricerche lo conducono da un vecchio libraio, poi da un’anziana intellettuale, finché insieme a una giovane e bella collega approda a casa di un ex combattente che si è distinto nella guerra d’indipendenza algerina. E lì le rivelazioni fioccano, in un continuo capovolgimento di verità. Una storia originale e piena di ironia, ambientata tra le romantiche bellezze di Algeri e venata di una struggente nostalgia per un mondo che sta cambiando troppo rapidamente.
“Camus nel narghilè” di Hamid Grine. Dal 9 maggio in libreria. E/O editore.
Il Cile di Pinochet non è un buon posto per crescere se sei un bambino cieco e senza mamma. Ecco perché Juan ama con tutto se stesso Tom, il figlio che dopo la morte di Antonia sta crescendo da solo. La Storia scorre lentamente davanti la sua macelleria, e di tanto in tanto fa capolino nel retrobottega quando Juan si ritrova con gli amici a complottare contro la dittatura in lunghe notti che finiscono a carte e vino. Un giorno Juan va a ballare e lì, grazie a Tom, fa la conoscenza di Dolores, la maestra di suo figlio. Nasce così un amore semplice alimentato dal fuoco della militanza e dalla passione per il tango, che porta nella vita di Juan, di Dolores e del piccolo Tom il colore della vita. Ma come potrebbe la leggerezza di questo ballo non precipitare nella tragedia della dittatura? Una storia d’amore delicata e tragica nei giorni violenti del Cile di Pinochet.
“La macelleria degli amanti” di Gaetaño Bolán. Dal 9 maggio in libreria. E/O editore.
Saggi
Camminare è sicuramente una delle azioni più comuni delle nostre vite. Ma Frédéric Gros, con un libro originale e delicato, ci fa riscoprire la bellezza e la profondità di questo semplice gesto e il senso di libertà, di crescita interiore e di scoperta che esso può riuscire a suscitare in ciascuno di noi. Attraverso la riflessione e il racconto magistrale delle vite di grandi camminatori del passato – da Nietzsche a Rousseau, da Proust a Gandhi che in questo modo hanno costruito e perfezionato i propri pensieri –, Andare a piedi propone un percorso ricco di curiosità, capace di far pensare e appassionare. Nella visione limpida ed entusiasta di Gros, camminare in città, in un viaggio, in pellegrinaggio o durante un’escursione, diventa un’esperienza universale che ci restituisce alla dimensione del tempo e ci consente di guardare dentro noi stessi. Perché camminare non è uno sport, ma l’opportunità di tornare a godere dell’intensità del cielo e della forza del paesaggio.
“Andare a piedi . Filosofia del camminare” di Gros Frédéric. Dal 9 maggio in libreria. Garzanti editore.
Esce un libro importante per la crescita personale di ogni persona, tutti coloro che sono soliti porsi domande troveranno sicuramente interessante questa lettura. Le nostre conoscenze sono strutturate in una rete interconnessa del cervello, strutturato e radicato in una certa forma mentis, all’interno del quale ogni dato è coerente con altri, cosicché l’intera rete si sostiene reciprocamente. Quando un’informazione deve essere inserita all’interno della rete, essa viene “processata” per stabilire il suo grado di coerenza con la rete, ossia di compatibilità con le altre conoscenze contenute nella rete: se questa informazione contraddice significativamente le credenze preesistenti, essa non viene ritenuta degna di credibilità e viene rigettata; se contraddice soltanto poche credenze, può darsi che siano queste ultime a essere rimesse in discussione; se non contraddice nulla, viene creduta vera. Questo significa che è necessario smontare e destrutturare tutte le connessioni neuronali che mantengono tale rete di credenze e convinzioni. Ci sono due metodi per farlo: o subire (o cercare) uno shock, o utilizzare, con pazienza, determinazione e disciplina gli strumenti adatti. Vista la strutturazione del nostro cervello, il primo passo da farsi, e il più difficile, è credere che le credenze ci siano, dato che quest’informazione sarebbe immediatamente rigettata dalla rete esistente, visto che la smaschererebbe. Il libro è una Riflessione sul concetto di “Respons-Abilità”, sulla Legge d’Attrazione, sull’Ecologia, sull’Amore e le Relazioni, sui Sentimenti e sull’Energia/Materia, sulle Religioni, in definitiva sulla Libertà Totale. Cosa muove un ricercatore, di qualsiasi genere, se non un impulso a cercare delle risposte alle proprie domande? Se non la necessità di dare risposte a quella massa immane di domande insistenti?
“Sei nato libero. Credenze e convinzioni che ti impediscono di ricordarlo” di Angelo Mammetti. Dal 9 maggio in libreria. Uno editore.
Da diversi anni Casale Monferrato è diventata il simbolo di una tragedia sociale: migliaia di lutti per mesotelioma, asbestosi e tumore polmonare, dalle proporzioni ormai nazionali e… destinati a durare. Sul sospetto della malattia è costruito il racconto iniziale. La seconda parte è dedicata alle testimonianze di donne malate, o vedove, o figlie, o sorelle, tutte travolte, in qualche modo, dalla polvere. Segue la cronaca di decenni di rapporto con la lavorazione dell’amianto, di sviluppo economico, di malattie professionali e di battaglie nei luoghi in cui la produzione è stata più radicata (Casalese, Cavagnolo, Rubiera dell’Emilia, Bagnoli di Napoli). La conclusione è una lettera aperta ai «signori dell’amianto», lo svizzero Schmidheiny e il belga de Cartier, ancora più attuale dopo il verdetto del processo emesso nel febbraio 2012, che li condanna a 16 anni per disastro doloso: una richiesta precisa e determinata a contribuire alla scoperta di una cura che guarisca dai danni della «malapolvere».
“Malapolvere” di Silvana Mossano. Dal 9 maggio in libreria. Sonda editore.
Dopo aver letto il libro di Silvana Mossano, in Laura Curino è scattato quel «clic» che l’ha fatta cominciare a scrivere un testo teatrale: le sue sono parole di poesia, veicolo di conoscenza, ma anche di solidarietà, di consolazione e di energia. È nato così lo spettacolo teatrale Malapolvere, che dal 2012 viene portato in tournée nei migliori teatri e nelle scuole di tutta Italia con successo di pubblico e critica. Al posto delle persone, sul palcoscenico si avvicendano le «cose», testimoni muti di questo scempio ma a cui non è sfuggito un solo granello di puvri: un albero, un aspirapolvere, una bicicletta, le acque, la torre, una fontana, una statua equestre, un castello, un libro… Personaggi che arrivano al cuore e alla ragione. Alternando, come nella vita, il riso e il pianto. Dialoghi inventati (ma basati su notizie e dati certi) si avvicendano all’informazione diretta. Un testo d’impatto, difficile da dimenticare, godibile anche con la semplice lettura.
“Malapolvere” di Laura Curino. Dal 9 maggio in libreria. Sonda editore.
Perché il solo nascere di un’altra specie deve significare la condanna a morte o lo sfruttamento? Ogni giorno, esclusivamente a scopo alimentare uccidiamo milioni di animali di grossa taglia, che diventano 50 miliardi in un anno. Gli animali vengono mangiati, indossati, usati per la ricerca scientifica o, se fortunati, messi dietro le sbarre di uno zoo oppure esposti alla berlina in un circo. Chi ignora tutto questo forse è felice e inconsapevole: vive pensando che i peggiori dei mali siano oggi superati e che, nonostante tutto, la nostra vita sia una vita innanzitutto morale. Per capire cosa ne è, oggi, di tutto questo dolore bisogna scrivere non da animalisti, ma da animali. La domanda che guida questo saggio diventa dunque: che cosa penserebbe un maiale se avesse avuto la possibilità di indicarci la strada per quella rivoluzione che è la sua liberazione – ovvero la liberazione animale? Una confutazione appassionata e rigorosa di tutte le visioni che relativizzano la sofferenza degli animali, con uno sguardo sempre attento alla società (dai cani liberati di Green Hill in Italia, a quelli sterminati in Ucraina, al nascente partito «animalista») e alle sue contraddizioni. Una riflessione per ridefinire gli obiettivi del movimento di liberazione animale attraverso la definizione e la pratica dell’«antispecismo debole» – una nuova teoria, per un nuovo mondo.
“Il maiale non fa la rivoluzione” di Leonardo Caffo. Dal 9 maggio in libreria. Sonda editore.
Gialli, thriller e noir
Oksana Leykova era bella, bella da morire. Sua nonna glielo diceva sempre: «La tua bellezza non ha prezzo, perciò la sconterai sempre e dovunque». Ma non avrebbe mai pensato di doverla pagare con la sua stessa vita, e proprio quando finalmente aveva incontrato l’amore, quello vero. Alvise Guarnieri, quarantenne e separato, è il sostituto procuratore di turno della cittadina di provincia di Ardese la sera in cui Oksana Leykova viene trovata morta. Il caso è suo. Ma appena inizia a indagare con l’aiuto del maresciallo Alfano, suo filosofico braccio destro, scopre dietro l’omicidio della ragazza un intreccio di rapporti economici e politici, tra poteri locali, mafie ed esponenti istituzionali. Le pressioni sul magistrato sono forti e contrastanti: chi vorrebbe l’insabbiamento dell’indagine, chi si gioverebbe del processo spettacolo… Nonostante le interferenze arrivino anche a minacciare la sua vita privata, però, Guarnieri andrà avanti, fin dove possibile, fino a quando i meccanismi della Giustizia glielo consentiranno.
“Quota 33” di Roberta Gallego. Dal 9 maggio in libreria. Tea editore.
Nell’agenzia immobiliare del Gufo, in piazza Cavour, a Torino, entra un signore azzimato in cerca di case in cui siano avvenuti fatti di sangue. Omicidi, per la precisione, ed efferati, se possibile. Da quel momento cominciano ad accadere strani episodi… Il cadavere di una donna con gli arti stirati a viva forza mette il Gufo nei guai, e con lui Anna e Vienna, i suoi collaboratori. E poi vetri che si rompono da soli, bisbigli misteriosi, apparizioni, funerali bizzarri, il tutto in un crescendo di orrore e comicità. Anna e Vienna vorrebbero tirarsi indietro, ma il Gufo decide di andare fino in fondo. Tra un’orgia e una messa nera, grandi dubbi e piccole truffe, Fausto Coppi ed Enzo Tortora, i tre faranno luce su uno dei misteri più esilaranti e paurosi di una Torino esoterica e affascinante.
“Il diavolo ai Giardini Cavour” di Massimo Tallone. Dal 9 maggio in libreria. E/O editore.
Ottobre 2006. Mancano pochi mesi all’entrata della Romania nell’Unione Europea, ma Torino è scossa da una serie di omicidi che coinvolgono albanesi e rumeni. È in corso una faida fra delinquenti, o c’è dietro la mano della criminalità organizzata che prima ‘infesta’ e poi ‘bonifica’ certe aree per speculare nel settore immobiliare? Enzo Laganà, nato a Torino da genitori calabresi, è un giornalista di cronaca nera che vuole vederci chiaro e scoprire il movente degli omicidi. Ma prima di far luce sul caso dovrà occuparsi di una spinosa vicenda che riguarda Gino, il maialino del suo vicino di casa, il nigeriano Joseph. Chi ha portato il maialino nella moschea del quartiere? E soprattutto perché? Enzo dovrà far luce su questi piccoli e grandi misteri usando un bel po’ di fantasia, ironia e tanta pazienza. Un giallo multietnico per raccontare il nostro Paese multiculturale all’insegna della commedia all’italiana
“Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario” di Amara Lakhous. Dal 9 maggio in libreria. E/O editore.
E anche questa disumana, bestiale, efferata guerra che sono costretto a respirare è di troppo. Ma il respiro per molti sarà breve… anche per due delle tre ragazze che quest’anno hanno la pelle tenera.
“Per stavolta don Antonio. Le inchieste del commissario Sanatonio della polizia di Parigi” di Sanantonio. Dal 9 maggio in libreria. E/O editore.
Non mi ricordo neanche, così su due piedi, quanti ne faccio fuori di questi malnati in questa bislacca avventura (mors tua, vita mea); ma uno lo ricordo bene: un bastardo torturatore stile Gestapo, che mi stava facendo dei giochetti per niente cattolici.
“Nespole come se piovesse. Le inchieste del commissario Sanantonio della polizia di Parigi” di Sanantonio. Dal 9 maggio in libreria. E/O editore.
E proprio in Svizzera, cari miei, comincia una di quelle svizzerate da far svizzerare persino un parigino super carrozzato e puro sangue come il superbo e celeberrimo commissario Sanantonio.
“Obitorio per signore. Le inchieste del commissario Sanantonio della polizia di Parigi” di Sanantonio. Dal 9 maggio in libreria. E/O editore.
Ragazzi
Genova, 1843. Marco si imbarca su una nave diretta in Uruguay, dove la Legione Italiana capitanata da Giuseppe Garibaldi difende Montevideo dagli assalti degli argentini. Lì, indosserà la camicia rossa e combatterà a fianco del mitico generale. Sarà un’esperienza indimenticabile…
“Sognando Garibaldi” di Mino Milani. Dal 7 maggio in libreria. Piemme editore.
Leo ha un segreto che i suoi amici non devono sapere: in realtà si chiama Leone, ma si vergogna di quel nome troppo impegnativo e ha deciso di abbreviarlo. Una notte, però, fuggendo dai tedeschi che cercano gli ebrei casa per casa, Leo scopre che il suo nome gli sta a pennello, perché dimostrerà di avere un vero “cuore da leone”…
“Un cuore da leone” di Lia Levi. Dal 7 maggio in libreria. Piemme editore.
Angela, insieme alla mamma, ai fratellini e al nonno, lascia il Veneto per imbarcarsi su una nave diretta a New York, dove li aspetta il papà emigrato in cerca di lavoro. Durante il viaggio conosce Michele, un ragazzo siciliano dal destino più sfortunato del suo: è stato venduto dai suoi genitori a un uomo senza scrupoli. Angela farà di tutto per aiutarlo.
“Le arance di Michele” di Vichi De Marchi. Dal 7 maggio in libreria. Piemme editore.
La gatta Fantàsia è preoccupata per Lunadea: la sua dolce padroncina è sempre distratta e ogni volta che vede il principe Eric, gli occhi le brillano come stelle… E se fosse innamorata? Qui bisogna metterci lo zampino, con tanto di guantino, e chiedere la collaborazione di quel piagnone di Ottoprociotto. Quello tra Eric e Lunadea sarà un matrimonio veramente “magico”!
“La gatta magica e’ tornata” di Mathilde Bonetti. Dal 7 maggio in libreria. Piemme editore.
Varia
Sergio Papucci propone una selezione di magnifici itinerari che percorrono i vari gruppi montuosi della Lombardia occidentale, spaziando dal Ticino alle Alpi Orobie: dai sentieri dolomitici delle Grigne e del Resegone alle alte creste panoramiche sul Lago di Como, toccando incantevoli alpeggi e vette nevose. Si tratta sia di percorsi classici, spesso rivisitati con varianti che li rendono più interessanti, sia di escursioni del tutto originali, queste ultime tese alla scoperta dei settori meno noti delle montagne «di casa» dei milanesi (Grigne, Resegone, Corni di Canzo) e alla valorizzazione dei numerosi angoli suggestivi del Ticino, territorio che ha molto da offrire agli appassionati di montagna. Anche se non mancano gli itinerari facili, le 60 escursioni proposte si rivolgono a escursionisti attenti e preparati: oltre ai percorsi di medio livello (con dislivelli giornalieri che variano dai 500 ai1500 m), l’autore descrive anche salite di vero impegno, tra cui alcuni affascinanti trekking di 2 o 3 giorni, fornendo inoltre spunti per modificare gli itinerari o per progettarne di nuovi. La guida si propone come strumento per un escursionismo di scoperta, che cerca di uscire dalle tracce troppo battute e di vivere la montagna come un’indispensabile risorsa di equilibrio e di benessere, con occhio attento alla sua conservazione.
“I più bei sentieri tra Lombardia e Ticino” di Sergio Papucci. Dal 9 maggio in libreria. Blu editore.
Due amiche appassionate di cucina e del mondo della natura hanno unito la loro esperienza divertendosi a raccogliere 400 ricette a base di frutta, sperimentate nelle occasioni più disparate: pranzi formali, semplici feste di bambini, colazioni all’aria aperta, merende sinoire, buffet tra amici. Dalle albicocche all’uva, dall’avocado alle castagne, sono 35 i frutti descritti con utili e accurate schede, nelle quali vengono illustrate le caratteristiche botaniche, le principali varietà esistenti in commercio (senza dimenticare quelle antiche che con la riduzione della biodiversità vanno scomparendo), la aree di coltivazione, le caratteristiche nutrizionali, le calorie. Ogni scheda è seguita dalle ricette: dolci semplici o più elaborati accanto a insolite preparazioni salate, tutte descritte con dovizia di particolari, senza trascurare la presentazione e i suggerimenti sulla decorazione dei piatti di portata, oltre che sulle attrezzature di cui occorre disporre per facilitarsi la vita in cucina. Una guida pratica, chiara, funzionale che invita a portare la frutta in tavola in ogni occasione, ribaltando l’abitudine di bandirla dai menu e anzi scoprendone le delizie in ricette di tutti i tipi e per tutti i palati.
“Siamo alla frutta” di Elena Accati e Mina Novello. Dal 9 maggio in libreria. Blu editore.