Novità in uscita dal 19 ottobre al 25 ottobre

ROMANZI

unnamed (13)Una casa al mare d’inverno, a Camogli, una villa che sa di muffa e morte, la morte per suicidio, tredici anni prima, della piccola Elisa, e la morte del padre per il dolore poco dopo. Vi trascorrono un tempo d’attesa Alessandra, cantante jazz insoddisfatta del suo corpo e della sua vita, e il cugino Leo, bambino mai diventato adulto, dolorosamente reale nei suoi ritardi e le sue allucinazioni. Attendono il ritorno dall’ospedale della madre e la sorella di Leo.
In questo scenario da dramma da camera, va in scena una ricerca della verità sulla storia della famiglia protagonista. La verità dei fatti e dei ricordi, da scavare come strati di ere geologiche. La verità sul dolore per l’handicap mentale, capace di terremotare gli equilibri familiari. La verità sulla morte, sul peso che i morti lasciano ai vivi, e sul rimpianto che i morti hanno della vita.
Il romanzo è una delicata riflessione sulla natura umana, sui suoi limiti (non solo quelli biologici) nel comprendere, nel comunicare e nell’amare l’altro. E’ anche una riflessione sull’impotenza e il fato, e su quella forza che tiene assieme, malgrado tutto, madri figlie e fratelli, come una colla che tiene in piedi i birilli, dice la Ramos, una colla «che forse è l’amore. Sempre lui. Quello».
“Diciotto ossa rotte” di Francesca Ramos, Baldini & Castoldi.

unnamed (14)Il settimo giorno Dio si riposò e Satana ne approfittò per creare il calcio. Lo diede in dono ai maschi e ordinò loro di santificarlo tutte le domeniche. Poi arrivò Rita Pavone, chiese al suo uomo di portarla a vedere la partita e quello rispose che non era roba per signorine. voleva mantenere il possesso della palla.
Così, il calcio divenne il più temibile rivale d’amore di tutte le signorine made in Italy. Da allora, sono trascorsi lunghi decenni di angustie e guerre fredde e calde. Diverse signorine hanno imparato a giocare a calcio, hanno capito il fuorigioco e sono entrate negli stadi. Molte altre, invece, sono rimaste fuori, perpetrando il match donne vs partita di pallone. La protagonista di questo romanzo, invece,  rifiutando di abbonarsi in curva, subire i supplementari e indossare bandiere, butterà via il rancore per le domeniche perdute e ripartirà dagli archetipi: per lei il matrimonio di Grace Kelly, per lui la partita di pallone. Solo così farà del calcio il suo complice nella conquista del cuore di un indomabile tifoso, che riserverà a lei i suoi più inaspettati colpi di testa.
“La domenica lasciami sola” di Simonetta Sciandivasci, Baldini & Castoldi.

unnamed (4)Scozia, nel cuore delle Highlands. In un maniero vittoriano, vivono da sempre i Gillespie, proprietari di una prestigiosa distilleria di whisky. È lì che, al termine degli studi, fa ritorno il giovane Scott Gillespie, ma solo per scoprire che il padre, Angus, si è appena risposato con Amélie, un’avvenente parigina di vent’anni più giovane. Una donna calcolatrice e senza scrupoli che, dopo essersi trasferita nella casa insieme con i quattro figli avuti nel precedente matrimonio, fa di tutto per screditare Scott agli occhi del padre. Ma la tempesta che si scatena intorno alla questione cruciale – chi sarà l’erede della fortuna dei Gillespie? – non è nulla in confronto a quella che dovrà affrontare Scott quando un amore – folle, trascinante, impossibile – busserà al suo cuore e gli chiederà di seguirlo. Ma si può affidare la propria vita a una speranza? È giusto ascoltare la voce della passione, contro ogni logica? Quale prezzo si è disposti a pagare per essere felici?
“Un cuore in tempesta” di Françoise Bourdin, tre60.

unnamed (3)«Io per lavoro scrivo e spesso mi capita di parlare d’amore. Incontro un sacco di persone che mi chiedono di scrivere la loro storia. Molte di queste si somigliano, iniziano con un «per sempre» e non di rado si spengono nel disincanto.
Quello di Bianca e Walter è un amore sui generis, raccontato in un diario di bordo. Sfugge a ogni regola, non ci sono promesse mantenute, non c’è nemmeno il classico cielo in una stanza, sostituito dal tambugio di una barca a vela. Per concludere, anche il finale non è certo quello che ci si aspetterebbe.
Immaginate una storia di mare e di libertà. Pensate a quei fiorellini celesti che a migliaia inondano i prati a primavera. Sono così lievi e delicati che se provate a raccoglierli si disperdono nel vento.
Coltivarli è impossibile. Non sono imbrigliabili e questo li rende unici.
Così è la vita, così l’amore. A volte ti strattona, ti stacca da terra per farti atterrare in luoghi sconosciuti dell’Io. Ti svela orizzonti nuovi.
Ho raccolto questa storia perché valeva la pena darle voce. È il racconto di una vita reale.
Le storie d’amore autentiche sono sempre più forti di quelle di fantasia, risvegliano sensazioni a fior di pelle. E questa fa ridere fino alle lacrime, commuove, spinge a riflettere.
È assolutamente unica, irripetibile, eppure ognuno vi troverà qualcosa di personale.
Sta in questo la grandezza delle storie d’amore. Ed è il motivo per cui non smettiamo di leggerle e di raccontarle.»
“Lasciami contare le stelle” di Elvia Grazi, TEA.

unnamed (2)Venezia, estate 1313. Nel corso del suo lungo esilio, Dante Alighieri non ha mai visto un luogo simile. È come se quella città sospesa sull’acqua fosse in perenne movimento e si divertisse a disorientare chi vi si avventuri senza guida. Il poeta però non ha scelta: deve affrontare quella labirintica selva di calli e canali per rintracciare uno speziale saraceno, Nazeeh Al Bashra, che si nasconde nei tenebrosi recessi della città.
Un uomo accompagnato da una fama sinistra, ma che forse è l’unico in grado di curare Arrigo VII. Dante ha ancora negli occhi il viso sofferente dell’imperatore, sul quale un male antico ha scritto l’esito fatale del suo destino. Un destino legato a filo doppio a quello del poeta, che con la morte del suo protettore perderebbe anche l’ultima speranza di rientrare da trionfatore nell’amata Firenze. Eppure, fin dall’inizio, la missione presenta risvolti inquietanti.
Chi sono gli oscuri personaggi che lo avvicinano e che sembrano sapere tutto dell’opera che sta ancora scrivendo, il suo viaggio negli inferi? E perché si ostinano a ripetere di aver visto il Diavolo aggirarsi per Venezia e di conoscerne le reali fattezze? Dapprima incredulo, Dante viene assalito dai dubbi quando l’uomo cui era stato indirizzato per avere notizie del saraceno viene ucciso, in un modo così atroce che solo un demone avrebbe potuto escogitare. Forse davvero la Serenissima è il palcoscenico di una macchinazione diabolica. Forse davvero il Diavolo ha deciso di sfidare le leggi del cielo e di rivelare all’umanità il proprio volto…
“La sindone del diavolo” di Giulio Leoni, Casa Editrice Nord.

SAGGI

9788804646563-the-beatles-lyrics_copertina_piatta_foPer i Beatles scrivere canzoni era qualcosa che poteva accadere ovunque e in qualunque momento. Una canzone vedeva la luce sotto forma di scarabocchio sul verso di una busta, su un tovagliolo, o sulla carta intestata di un hotel: John, Paul, George – la componente creativa dei Beatles – affidavano i testi delle canzoni che componevano (ben 182 titoli, secondo il rigoroso criterio proposto in queste pagine) al primo pezzo di carta che trovavano. Questi documenti sono oggi sparsi in tutto il globo, proprietà di musei, università, collezionisti e amici dei quattro: documenti a cui loro per primi non davano alcun valore, che regalavano a chiunque ne faceva richiesta, e che oggi rappresentano una fortuna. Conservati in cassaforte da collezionisti gelosi del loro anonimato, custoditi nelle biblioteche, o addirittura esposti insieme a manoscritti illustri, quali la Magna Charta, le pagine di Shakespeare e gli spartiti di Beethoven, mai prima d’ora si era tentato di rintracciarne e pubblicarne le versioni originali, che in molti casi risultano ancora ignote al pubblico. Ma oltre al valore commerciale, i testi delle canzoni dei Beatles – da quelle gioiose e irriverenti, fitte di nonsense e calembour, a quelle più ispirate e impreziosite da indimenticabili rime d’amore – hanno un valore poetico forse non ancora compiutamente apprezzato. Questo, almeno, è il giudizio di Hunter Davies, amico personale dei Fab Four e autore dell’unica biografia autorizzata del gruppo, che racconta la genesi di ogni singolo pezzo ripercorrendo in ordine cronologico l’uscita di tutti i 45 giri e dei tredici album. Da una paziente ricerca dei testi autografi, o loro frammenti, tra collezionisti, case d’asta, biblioteche, nasce una nuova, esaustiva lettura della carriera beatlesiana- o meglio dei formidabili sette anni che vanno daPlease, please me e Love me do (1963) al canto del cigno di Abbey Road (1969) – affettuosamente narrata attraverso la miniera, davvero inesauribile, della loro musica e dei loro testi. Dall’analisi della grafia, dei ripensamenti, dei significati nascosti, e persino degli errori di ortografia, emergono le ragioni profonde del loro successo epocale, le differenti personalità di John, Paul, George e Ringo, l’affiatamento e le gelosie, i retroscena familiari, le amicizie e gli amori, le reazioni di fronte a piccoli e grandi eventi di una straordinaria avventura, esaminata qui in ogni dettaglio, eppure sempre misteriosamente incredibile.
The Beatles Lyrics di Hunter Davies, Mondadori.

3Dnn+9_2C_pic_9788804643418-io-mi-muovo_originalDurante i mesi freddi, la tentazione di crollare in letargo sul divano, magari dopo una bella cena fritta&unta, è quasi irresistibile. Marco Bianchi ci aiuta a combatterla con successo (e a rimanere in forma) con due strumenti: nuovissime ricette belle&buone e i consigli di Dany, personal trainer guru delle HIIT, un’attività funzionale a forte impatto adatta a tutti. Per entrare a far parte della famiglia dei «guerrieri», basterà seguire la routine di trenta giorni che propone, da ripetere fino al ritorno della primavera. Ogni mattina un #smsdellasalute vi dirà quali esercizi eseguire: pochi minuti di movimento a regola d’arte, quando potete e dove meglio riuscite, che basteranno a garantire il mantenimento dei risultati ottenuti durante i mesi più caldi. Trenta giorni così e muoversi diventerà naturale come bere un bicchier d’acqua!
“Io mi muovo” di Marco Bianchi, Mondadori.

CLASSICI

3Dnn+8_11C_gra_9788804644866-opere_originalIl Meridiano, che intende documentare l’intensa e variegata attività letteraria di Hasek, si apre con Le avventure del bravo soldato Svejk nella Grande Guerra, capolavoro della letteratura parodistica e umoristica ceca e grande classico della letteratura europea del novecento. Segue una selezione di racconti, i risultati più alti della sua produzione nel ventennio 1902-22, gran parte dei quali mai tradotta in italiano. La terza sezione comprende un piccolo campione di versi giovanili, brani di cronaca giornalistica locale e due pezzi teatrali di cui Hasek è coautore.
la curatela è firmata da Annalisa Cosentino, docente di lingua e letteratura boema alla sapienza di roma; il cospicuo apparato di note propone un puntuale commento non solo storico-culturale ma anche topografico e toponomastico del testo. La traduzione, sempre della Cosentino, rende efficacemente non solo la colloquialità e la grottesca brutalità del testo originale, ma anche il suo caratteristico plurilinguismo, consentendo di gustare appieno le peculiarità espressive della prosa haskiana.
L’inserto di tavole fa scoprire i volti che hanno attribuito al soldato Svejk i disegnatori Karel Stroff e Josef Lada, e le tavole predisposte da George Grosz per la messa in scena berlinese di Erwin Piscator.
“Opere” di Jaroslav Hasek, Mondadori.

NARRATIVA

3Dnn+9_2C_med_9788804644262-il-mezzo-re_originalYarvi non aveva mai pensato che sarebbe potuto salire al trono. Nato con una mano deforme è inadatto al combattimento e, nel disprezzo del padre, il re del Gettland, il suo destino è diventare uno dei “ministranti”, l’ordine di potenti sacerdoti consiglieri della corona. Ma, proprio la notte che precede l’ultimo esame, Yarvi e la sua maestra, Madre Gundring, sono raggiunti dalla notizia: il padre e il fratello di Yarvi sono morti, uccisi in un agguato ordito da Grom-gil-Gorm, sovrano del Vansterland, regno confinante e nemico. Adesso il re è lui. O mezzo re, per lo meno. Ma la sua vendetta dovrà essere intera. Spinto anche dal volere della madre, la bella e inflessibile Laithlin, Yarvi giura che farà giustizia contro gli assassini di padre e fratello e parte per Vansterland, pronto a dare battaglia. Ma subito cade vittima di un’imboscata e, salvatosi miracolosamente in mare, viene portato al mercato degli schiavi. Qui viene venduto per prestare servizio sulla nave capitanata da Shadikshirram, mercantessa dal cuore nero e la lingua affilata. Solo, nel mare ghiacciato, spogliato del suo lignaggio e incapace di reggere un’ascia o uno scudo, Yarvi potrà contare su una squadra di compagni improbabili e su un’unica vera arma: la sua mente. Basterà per ritornare a casa e portare a compimento la sua vendetta? Definito da più parti “il vero erede di George R.R. Martin”, Abercrombie è uno dei più importanti autori fantasy delle nuove generazioni, un vero fenomeno editoriale in Inghilterra. I suoi libri, che sanno unire alla perfezione immaginazione, profondità e ironia, hanno meritato gli elogi dei principali autori di letteratura fantastica del mondo, da Rick Riordan e Robin Hobb fino a Martin stesso. Il Mezzo Re inaugura la “Trilogia del Mare Infranto”, e segna il debutto di nuovi personaggi di cui è impossibile non innamorarsi, veloci col cervello e con la spada, sempre complessi e disegnati con filo misto, buono e cattivo insieme.
“Il mezzo re” di Joe Abercrombie, Mondadori.

3Dnn+9_2B_med_9788804644552-e-alla-fine-successe-qualcosa-di-meraviglioso_original“Durante la mia esistenza, i libri mi hanno più volte salvato la vita. Gli scrittori, vivi e morti, sono diventati i miei amici dell’anima, coloro che non mi abbandonavano mai, che mi parlavano quando nessuno lo faceva, dal loro cuore al mio cuore tante volte spezzato. Nel corso della mia vita, i libri mi hanno protetto dal fallimento, dalla depressione, dall’isolamento e persino dalla follia. Perciò non mi pareva strano immaginare che sarebbero venuti in mio aiuto anche per riscattarmi dal disastro e dalla povertà, arrivato il momento. Che arrivò…” Dopo una brillante carriera come editor, infatti, la quarantenne Brianda Gonzaga viene improvvisamente licenziata. Tutte le sue certezze crollano in un attimo, ma decide di non lasciarsi abbattere e di rifugiarsi, ancora una volta, nel mondo delle possibilità infinite, quello delle storie. E dopo aver consultato gli adorati libri come un oracolo, sceglie di seguire la via che le hanno indicato: senza pensarci due volte prende un volo per il Nord della Spagna, noleggia un’auto e si lancia in una nuova, sconosciuta avventura alla riscoperta di se stessa. Ma il destino ha in serbo per lei ancora grandi sorprese… Ben presto, infatti, si troverà a lavorare nella libreria di Nuba – un paesino incantato lungo il Cammino di Santiago – come braccio destro di Lorenzo, lo storico libraio che diventa subito il suo migliore amico e la sua guida spirituale. E anche l’amore farà capolino da dietro un angolo e sarà inatteso, travolgente e la turberà nel profondo. E alla fine… Alla fine succederà qualcosa di meraviglioso…
“E alla fine successe qualcosa di meraviglioso” di Sonia Laredo, Mondadori.

9788804644590-la-festa-del-ritorno_copertina_piatta_fo“Sembra che tutto nasca da quel fuoco crepitante e dallo sciame di scintille sollevate dal vento notturno” scrive il critico Alfonso Berardinelli a proposito della Festa del ritorno. Ed è proprio così: in questo racconto di un padre e di un figlio Carmine Abate porta la temperatura della narrazione e quella della sua lingua a un punto di perfetta fusione, regalandoci un romanzo magico, sospeso tra il realismo di vite scandagliate nella loro quotidiana fatica e l’incanto che nasce dallo sguardo di un bambino. Marco, il giovane protagonista di queste pagine, dà voce per noi alla meraviglia di crescere in una terra piena di profumi e sapori – la Calabria arbëreshe che è il nucleo immaginativo fondamentale della narrativa di Abate – e insieme racconta lo struggimento e la rabbia per la lontananza del padre emigrante. Saranno proprio le parole nate intorno al grande fuoco di Natale a suggellare un disvelamento del padre al figlio e del figlio al padre, in un passaggio del testimone tra generazioni che ha il passo epico di una grande favola iniziatica. La lingua ricchissima che Abate intesse mescolando termini arbëreshë, dialetto, italiano crepita in ogni pagina e riverbera emozioni di grande potenza. A dieci anni dalla sua prima edizione nella Piccola Biblioteca Oscar, con la quale vinse il premio selezione Campiello, ecco una nuova edizione di questo romanzo, che è una indimenticabile storia d’amore, un racconto di formazione e una preziosa testimonianza sulla nostra emigrazione.
“La festa del ritorno” di Carmine Abate, Mondadori.

9788804634560-la-polveriera_copertina_piatta_foIl premio Strega è da sempre un formidabile contenitore di storie, perlopiù a sfondo giallo. Beninteso, non il giallo oro che lo zafferano dona all’omonimo liquore. Se c’è una tonalità appropriata, è piuttosto quella sulfurea delle gelide macchinazioni. Maria Bellonci scriveva di possedere ben chiara “la percezione di aver architettato una polveriera”. Stanze cariche di presenze e memorie, dove si è dispensata – e tuttora si dispensa – la gloria letteraria: “sala d’aspetto d’Immortali”, scrive ironicamente Cesare Pavese, e al contempo “polveriera” in cui deflagrano le ambizioni dei maggiori scrittori contemporanei, suggerisce con realismo Maria Bellonci, padrona di casa nonché animatrice del gruppo degli Amici della domenica da cui nasce il premio Strega. In quelle stanze traboccanti di libri, oltre che sulle terrazze fiorite che ospitano le riunioni della giuria, vediamo muoversi i protagonisti della cultura italiana degli ultimi settant’anni: concorrenti, editori e intellettuali facili alla polemica e alla battuta sferzante, rissosi e appassionati. La storia del premio viene narrata attraverso una galleria di dettagli insospettati, con particolare riferimento agli anni più recenti, caratterizzati dalla definitiva trasformazione dello scrittore in una figura mediatica. Alla guida del premio c’è a lungo Anna Maria Rimoaldi, amica ed erede della Bellonci. Personaggio vissuto tutto dentro il Novecento che però riesce nell’impresa di traghettare nella nuova epoca le strutture un po’ demodé dello Strega. Arbitro (quasi) assoluto dei destini del premio, per l’io narrante lei è semplicemente “il Capo”, l’attitudine al comando fatta persona: tratto del carattere che convive con la altrettanto energica capacità di mantenersi un passo indietro rispetto ai riflettori, e con una vita intima che rimane inaccessibile anche per i suoi più stretti collaboratori fino alla sua scomparsa, avvenuta nell’agosto del 2007. Ricognizione partecipe delle vicende del premio, ma anche gioco letterario intorno ai misteri e ai tradimenti che da sempre popolano le notti “stregate”, questo romanzo vuole essere in primo luogo un omaggio a una donna schiva e determinata. Attraverso il ritratto inedito di una protagonista della vita culturale del secondo Novecento, Stefano Petrocchi ci offre una lettura coinvolgente e acuta delle passioni che inesauribilmente infiammano gli animi e le cronache culturali nel nostro Paese.
“La polveriera” di Stefano Petrocchi, Mondadori.

GIALLI E THRILLER

unnamed (1)Charlie Manx ha più di cent’anni e guida una Rolls Royce del 1938 con la targa personalizzata NOS4A2. Sembra un innocuo vecchietto con la barba bianca a cui piacciono i bambini. Ma non è Babbo Natale: è un sadico assassino. Da anni rapisce bambini – dopo averne ucciso i genitori, che considera inadeguati – e li porta con la sua auto a Christmasland, il Paese del Natale. Un parco divertimenti in un mondo parallelo dove è sempre Natale e i bimbi non crescono mai. A fermarlo è la piccola Vic, dotata di poteri straordinari che le permettono di sfuggire al maniaco e tornare nel mondo reale. Quando Charlie, anni dopo, fugge dal manicomio criminale dove Vic l’ha fatto rinchiudere e, per vendicarsi, rapisce suo figlio, lei sarà l’unica in grado di sfidarlo…
“Il ritorno a Christmasland” di Joe Hill, Sperling & Kupfer.

BIOGRAFIE

unnamedIn questa biografia, Àngel Crespo intreccia con stile romanzesco le vicende personali dello scrittore portoghese. La complicata e travolgente storia d’amore con Ophelia, la paura di cadere negli abissi della follia, i suoi interessi magici ed esoterici, la politica, le avanguardie: il tutto, nella cornice del Portogallo contemporaneo, nel quale il poeta – contrariamente a quanto si crede – giocò un ruolo fondamentale. Il risultato è un libro degno di un giallo, che ci porterà a scoprire i lati oscuri della vita, anonima ma “plurale”, di un intellettuale borghese d’inizio Novecento.
“La vita plurare di Fernando Pessoa” di Angel Crespo, Edizioni Bietti.

RAGAZZI E FANTASY

9788804644330-fiabe-immortali_copertina_piatta_foCera una volta, in un paese lontano… È l’incipit che accomuna i testi più celebri della tradizione fiabistica, storie immortali che da sempre nutrono la fantasia di lettori di ogni età.
Paolo Barbieri reinterpreta le favole e le fiabe più belle, attingendo alle versioni integrali dei testi. Tratti ardenti, atmosfere cupe, vibranti pennellate di luce e suggestioni grafiche di rara potenza ci restituiscono il cuore segreto di queste storie, ed esaltano l’essenza più vera e drammatica dei personaggi. Raperonzolo avvolta nella sfolgorante bellezza dei suoi capelli, Biancaneve, così luminosa che i neri artigli della matrigna la possono appena sfiorare, i sette nani dai volti fieri e rugosi, l’eterea Cenerentola abbracciata al più tenebroso e seducente dei principi. E poi destrieri magici, draghi alati, ambigue sirene e streghe crudeli. Creature fantastiche, ma tutte talmente reali che il loro sguardo diretto e penetrante costringe il lettore a provare emozioni pure e ancestrali.
“Fiabe immortali” di Paolo Barbieri, Mondadori.

9788804644439-il-romanzo-di-odisseo_carosello_opera_scale_widthQual è il più grande sogno di Theodore Boone? Anche se ha soltanto tredici anni, lui non ha dubbi: diventerà un avvocato, seguendo le orme dei genitori e dello zio. Come loro anche Theo ha un dono di natura, un fiuto infallibile. E il suo fiuto non sbaglia sul caso di Mister Duffy: accusato di aver ucciso la moglie, l’uomo potrebbe essere scagionato per insufficienza di prove; sembra un omicidio perfetto, finché non arriva Theo ad occuparsene. E quando poi la sua migliore amica scompare all’improvviso, mentre la polizia continua a cercarla, è il giovane Boone a entrare in azione per risolvere il caso. Schierarsi sempre dalla parte della giustizia, però, ha un prezzo: un giorno Theo scopre che qualcuno vuole incolparlo di una serie di gravi furti, che lui non ha mai commesso. Riuscirà a dimostrare la propria innocenza?
“I primi casi di Theodore Boone” di John Grisham, Mondadori.
«Io sono quello che sono: piccolo re di un piccolo regno perduto, figlio di una piccola isola, di un destino amaro. Io che ho affrontato senza tremare mostri ed eroi invincibili, spinto dal desiderio di andare sempre più avanti, oltre l’ultimo confine e oltre l’ultimo orizzonte. Io che ho pianto, riso, gioito e sofferto, io che ho amato e odiato. Io che sono tutti e chiunque. Io che sono Nessuno.» Odisseo – l’uomo dal formidabile ingegno, il guerriero che con un cavallo di legno espugnò la città più potente dell’Asia, l’avventuriero che solcò mari mai navigati, divenendo immortale come un dio – ci racconta la sua vita straordinaria. Dall’infanzia nella rocciosa Itaca, alla presa di Troia, al viaggio del ritorno in cui sopravvisse a prove spaventose e sovrumane, alla vendetta contro i Proci. Fino all’Ultimo Viaggio, che resterà per sempre avvolto nel mistero. Da un profondo conoscitore dell’antichità, una saga intensa e travolgente che svela i segreti della Grecia omerica sconosciuti ai testi scolastici e ci regala un ritratto vivido e autentico dell’eroe più moderno di tutti i tempi.
“Il romanzo di Odisseo” di Valerio Massimo Manfredi, Mondadori.

POESIA

unnamed (12)Michael D. Higgins, presidente della Repubblica d’Irlanda, è un poeta. Il tradimento e altre poesie racconta di un rapporto creativo con la realtà e con la memoria, in cui Storia e ricordo si fondono in un quadro multifocale e coinvolgente, e la parola poetica si addensa in componimenti sobri e generosi di immagini e sensazioni, che evidenziano la congiunzione di vita politica e poetica con sincerità e limpidezza.
“Il tradimento e altre poesie” di Michael D. Higgins, Del Vecchio Editore.

VARIA

3Dnn+9_2C_pic_9788804574149-le-parole-dei-bambini_originalLe parole dei bambini è un libro che parla di quel che pensano e provano i bambini. Anzi, è un libro che fa parlare i bambini, dando voce, lettera dell’alfabeto dopo lettera dell’alfabeto, al loro mondo di valori, al loro modo di relazionarsi con gli altri e di vivere la realtà esperita attraverso l’originalità, l’ingenuità, la creatività, lo humour e, soprattutto, la magnificenza che li contraddistingue. Perché i bambini possiedono parole che gli adulti non sanno più trovare. Parole del cuore, legate alla loro immaginazione, fantasia, voglia di comunicare, che spesso, però, sono anche intrise dei valori, dei disvalori, delle sicurezze e delle incertezze, delle paure, delle necessità, del disagio e altro ancora che gli adulti trasmettono loro. Così, Le parole dei bambini è una profezia che si autoavvera: alle parole rivelatrici dei “profeti bambini” – che talvolta suonano come sentenze di assoluzione e talvolta come verdetti di condanna -, gli adulti dovrebbero prestare massima attenzione e ascolto. Perché i bambini sono poeti: agiscono con le parole. Hanno il cinismo della sincerità, la qualità dell’innocenza, l’esercizio violento della verità. E tra le mani tengono la molle cera di loro stessi da plasmare. Ogni colpo resta impresso, ogni azione è traccia d’anima.
“Le parole dei bambini” di Maria Rita Parsi, Mondadori.

unnamed (5)Alessandro Casillo, diciotto anni appena compiuti, racconta in questo libro tutti i suoi segreti. Dalle prime lezioni di musica al palco di Io Canto, dall’incontro con il suo manager alla vittoria al Festival di Sanremo Giovani, con la testa nel sogno e i piedi ben piantati per terra. Perché il segreto per realizzare un sogno è non perdere di vista la realtà, e imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Tra foto inedite e pensieri personali, Alessandro racconta tutto il suo mondo: come nasce una sua canzone, che cosa succede dietro le quinte di un suo video, e l’emozione unica dei suoi concerti live, dove i suoi fan gli danno l’energia per stare sul palco all’infinito (se solo potesse non scendere mai!). E ancora: la Nazionale Cantanti, i duetti con i big della musica e i progetti per il futuro. Ma soprattutto, in queste pagine racconta la sua vita lontano dai riflettori: l’affetto della sua famiglia, il supporto degli amici, e gli amori trovati e perduti… alla ricerca della ragazza giusta.
“Tutto il mio mondo” di Alessandro Casillo, Fabbri Editori.

unnamed (6)unnamed (7)unnamed (8)unnamed (9)unnamed (10)Le interviste di Monica Setta, che hanno fatto il successo del programma d’inchiesta, si scaldano fino a diventare storie di vita, ritratti in cui i ragazzi riconosceranno se stessi, i compagni di scuola, gli amici. Ragazzi normali, pieni di progetti, speranze, grandi e piccole insicurezze.
C’è chi gioca al campetto e chi punta alle Olimpiadi. Qualcuno è in ospedale, qualcuno ha già viaggiato in tutto il mondo con la famiglia, qualcuno vive lontano dai suoi. Ci sono ragazzi che convivono con ferite dolorose, altri frequentano una scuola speciale, altri ancora partecipano ad un progetto per la loro comunità. Tutti gli intervistati hanno tra i 9 e i 16 anni e sono ragazzi come tanti, spesso con vissuti particolari e storie speciali da condividere.
Monica Setta ha attraversato l’Italia mettendo la sua esperienza di giornalista al servizio di questi racconti, di queste storie, di questi ragazzi. È convinta che non si debbano raccontare solo i giovani che ballano o cantano, ma anche le vite dei molti che si dividono tra famiglia, amici, scuola, con i loro talenti pronti a fiorire e mille difficoltà da superare.
6 titoli che andranno contemporaneamente in libreria, ognuno composto da 4 storie vere e dedicati ai temi più sentiti dai ragazzi: sentimenti, bellezza, futuro, scuola, internet e popolarità.
“Storie di ragazzi” di Monica Setta, Giunti Editore.

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