Nostalgia è la traduzione in italiano del nome Tezeta e la protagonista è una donna ora trentanovenne arrivata in Italia nel 1990, anno dei mondiali di calcio, insieme alla madre Tegest per sfuggire alla povertà conseguente alle lotte politiche nel suo paese di origine, l’Etiopia.
È un’autobiografia scritta con uno stile fresco e immediato e l’autrice è Tezeta Abraham, miss Africa in Italia nel 2002 e attualmente attrice e regista, oltre che attivista per i diritti umani.
L’autrice racconta in modo diretto una storia unica e al tempo stesso simile a tante altre: la storia di chi lascia il proprio paese al seguito di un genitore con la speranza di una vita migliore. L’Italia, ma anche l’Europa nel suo complesso, si rivela carica di promesse quasi sempre non mantenute. I temi del libro sono principalmente due: innanzitutto la ricerca di identità di una donna che affronta il rapporto conflittuale con la madre e l’assenza del padre con cui non ha mai vissuto. La ricostruzione del ruolo di queste due figure permette alla protagonista di crescere, soprattutto nel momento in cui diventa lei stessa madre. Vi è poi la ricerca di una patria, che si rivela mancata, da parte di tanti giovani figli di un’immigrazione non stabile. Convinti di essere italiani, cresciuti da una scuola e una società italiana, scoprono poi di non esserlo: non hanno chiesto di partire e si ritrovano senza identità e senza radici.
Ripercorrendo la propria storia l’autrice ci accompagna in una vicenda che sembra accaduta un secolo fa, tra collegi di suore e pregiudizi di razza e di genere, ma purtroppo risulta terribilmente attuale.
E’ un libro fatto di viaggi dall’Africa all’Italia e viceversa, ma non solo: il viaggio della vita consente all’autrice di diventare donna adulta e, forse, di perdonare.