Nel profumo delle catacombe – Gian Ruggero Manzoni

Titolo: Nel profumo delle catacombe
Autore: Gian Ruggero Manzoni
Casa Editrice: L'arcolaio
Genere: Poesia
Pagine: 92
Prezzo: € 12,00

Nel profumo delle catacombe è il nuovo libro di Gian Ruggero Manzoni.

Una passeggiata in compagnia della poesia  nella dimensione umana della morte, uno scavo di parole e di gesti nella carne tremula della vita.

Una poesia che ha una fisicità estrema, attenta all’imperfetto e al difforme.

Gian Ruggero è un poeta complesso che nel corso deli anni ha saputo cucirsi addosso una lingua capace di avventurarsi nel sottosuolo delle parole e dei significati.

Il poeta ci conduce nelle catacombe ideali della condizione umana, si inabissa nell’essere per portare alla superficie una luce di verità scomoda: «L’uomo è veramente un gigante / solo quando recita, / e sappi che in questa vita / viene giudicato / per quel che sembra / mai per quel che è».

Manzoni entra in profondità, nelle viscere dell’umano con il pugnale di una scrittura che ha tutte le intenzioni di fare male.

«Oggi i veri poeti / si muovono alla luce delle fiaccole / nel ventre della terra / e baciano i loro martiri, incrociano / ossa, creano festoni con tibie, costole e femori».

Gian Ruggero Manzoni è un poeta vero perché sa che non è sui palchi che si dà la voce alla poesia, ma nelle profondità della terra che le mani e le persone si incontrano. In quel luogo ci sono la verità e l’opera.

Scendere nell’oscurità delle catacombe per il poeta significa compiere un viaggio con le parole e con i gesti alla ricerca di tutti i paradossi che può contenere la luce.

Luce è sinonimo di verità e nel sottosuolo ( come nel ventre degli abissi) è quasi d’obbligo avventurarsi per cercare almeno un indizio di un passaggio, per capire se i passi che facciamo in superficie vanno nella direzione giusta.

«Difficile trovare la verità / se non si è pronti ad accogliere in te anche ciò che non ti aspettavi. / Forse che siano le differenze /a far emergere il vero? / Nel sottosuolo è il colera in superficie / che ci ha costretto /così che la diversità nella malattia / divenne santità per chi ricercava / l’assoluto / o la giustizia terrena».

Come lettori restiamo affascinati dal viaggio di Gian Ruggero Manzoni nella poesia delle cavità sotterranee, nelle catacombe della coscienza. Con lui scendiamo nel ventre di Madre Terra dove la vita incontra la morte e si possono ascoltare le voci molteplici dell’oscurità.

Nel profumo delle catacombe nasce la poesia. Nel sottosuolo più estremo prende vita la parola poetica di Gian Ruggero Manzoni che sa spingersi oltre fino a diventare interrogazione radicale e  feroce, irriverente, spinta nel suo eccesso verbale. Quindi vera, come la naturalezza dei paradossi della luce che cerca nel buio la dimensione spirituale di un autentico modo di essere.

 

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