Partecipando a un festival letterario dedicato al giallo, multiforme e ricco come il Nebbia Gialla Suzzara Noir Festival, si ha l’impressione (e poi la certezza), che ci stia sfuggendo qualcosa. E’ qualche anno che vi partecipiamo e portiamo con noi, alla sua conclusione, una maggior attenzione alla realtà che ci circonda. Sul palco si avvicendano voci diverse, ma ugualmente appassionate, che con profondità e attenzione danno conto di ciò che ci accade sotto gli occhi, ma che spesso, distratti dalla quotidianità, non riusciamo a vedere. Gli autori di questo genere letterario sono quelli che meglio di ogni altro sanno leggere l’attualità italiana, perché attratti da notizie di corruzione, mafia, politica, ne descrivono i meccanismi con una libertà che non sempre è concessa sulle testate giornalistiche. Sarebbe ora di accantonarne lo stereotipo di genere perché il giallo, lo ribadiscono gli scrittori, è un genere di evasione, con un preciso codice da rispettare, ma ciò non toglie che al suo interno non possano essere trattati profondamente temi sociali, umani, economici, politici.
Molti autori di noir sono avvocati, bancari, magistrati, appartengono alle forze dell’ordine, che spesso sentono l’esigenza di raccontare ciò che ben conoscono con il filtro della fiction. Sentendoli parlare scorrono nella nostra mente le immagini dei fatti di cronaca attuali e passati, un racconto casuale e non cronologico dei mail di un’Italia che ha un presente non meno misterioso del proprio passato.
Se si può trovare un filo rosso che ha legato gli incontri di questa edizione è stata la presenza, in molti dei romanzi di riferimenti alla finanza attuale, quella che qualcuno definisce creativa.
Abbiamo chiesto a Paolo Roversi, creatore e direttore artistico di questo festival un commento in proposito: «Si è trattato più di un caso che di una volontà reale: c’erano due libri, quelli di Tornaghi e di Caliceti, che contenevano questa tematica e io credo che quando siamo toccati nel portafoglio aguzziamo sempre bene le orecchie. In ogni caso non penso sia una tendenza, ma è certo che il giallo parla della contemporaneità, quindi ultimamente più che altro della crisi che stiamo vivendo. Io non avevo un’idea precisa delle tematiche che sarebbero emerse, ma nel dibattito con i presentatori e nelle domande del pubblico emergono dei punti in comune. D’altra parte per me il senso di un festival non è quello di raccontare le trame di libri che si spera la gente vada a leggere, ma sviscerare delle idee».
Trentacinque scrittori per una tre giorni di incontri, gestiti dalla puntuale organizzazione di Romy Tasca, che ha visto una notevole e costante presenza di pubblico. Accanto agli amici consueti del festival come Maurizio De Giovanni, Marco Buticchi, Valerio Varesi e Massimo Carlotto e le scrittrici Margherita Oggero, Adele Marini e Patrizia DeBicke si sono avvicendati sul palco, presentati da Eva Massari e Cristina Marra, gli autori Roberto Costantini, Gianluca Morozzi, Fabio Mundadori, Pierluigi Porazzi, Pietro Caliceti, Alessio Romano, Antonio Fusco, Linus Reichlin, Claudio Chiaverotti, Eugenio Tornaghi, Ferdinando Pastori, Romano De Marco, Riccardo Besola, Gabriella Genisi, Giorgia Lepore, Elisabetta Cametti, Massimo Polidoro (vincitore del Premio nel 2015), Antonio Casanova, Massimo Lugli, Giovanni Ricciardi, Carmine Mari, Alberto Colangiulo, Giuliano Pasini. Si è parlato inoltre di giallo nordeuropeo con il belga Pieter Aspe e le tedesche Simone Bucholz e Melanie Raabe.
Paolo Roversi è soddisfatto di questa decima edizione, che rappresenta una tappa importante: «Il bilancio è più che positivo, non c’è stato un evento non gradito: quindi missione compiuta! Ormai il Nebbia Gialla è una squadra e si è creata un’atmosfera familiare che invoglia alla partecipazione, un clima speciale di cui anche gli autori stranieri sono entusiasti e conservano un buon ricordo. La cosa non può che lusingarci!»
Ecco il link al sito Nebbia Gialla, dove potrete trovare tutti gli approfondimenti sugli autori presenti:
http://nebbiagialla.eu/category/gli-autori/i-protagonisti-del-nebbiagialla-2016/
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