“E’ l’inizio di un percorso cui siamo molto interessati a partecipare”, è il primo commento del Presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo al documento presentato la settimana scorsa dalla Commissione europea sulla Strategia per il mercato unico digitale.“Fa piacere constatare – ha aggiunto Polillo – come la Commissione sottolinei il ruolo delle industrie creative, e quindi anche dell’editoria, nello sviluppo dell’Europa digitale, e negli obiettivi di crescita e occupazione che sono alla base della sua strategia”.
Il documento della Commissione evidenzia l’importanza della tutela del diritto d’autore per garantire lo sviluppo delle industrie creative, e lo affronta a 360 gradi, proponendo una serie di temi su cui annuncia necessari approfondimenti per arrivare in tempi rapidi a concrete proposte normative. Molti gli argomenti affrontati: la territorialità, e in particolare la possibilità per i consumatori che acquistino accessi legali in un paese di utilizzarli anche in un altro paese dell’Unione; l’armonizzazione delle eccezioni, alla ricerca di “soluzioni che massimizzino l’offerta disponibile per gli utenti e aprano nuove opportunità per gli autori preservando al contempo l’equilibrio economico dei media e dei contenuti innovativi europei”; la lotta alla pirateria in Internet, che sia efficace anche cross-borders; la necessità di un ruolo più attivo degli intermediari del web nella rimozione dei contenuti illegali pubblicati attraverso i propri servizi. Si preannuncia un pacchetto organico di misure sulle quali la Commissione dovrà fare i necessari approfondimenti così da avere un nuovo quadro generale equilibrato.
L’interesse degli editori non è limitato al diritto d’autore. Proprio perché protagonisti del digitale, guardano con interesse anche a quanto il documento dice a proposito di IVA, quando ripropone all’ordine del giorno l’IVA sugli ebook. “Anche in questo caso il testo avrebbe potuto essere più coraggioso” ha proseguito Polillo.
Altro tema di grande rilevanza è quello della concorrenza tra industrie creative e grandi intermediari di Internet, il cui potere di mercato “preoccupa” la Commissione, che di conseguenza si impegna a condurre un’analisi di vari aspetti del problema: dall’uso delle grandi quantità di dati raccolti dalle piattaforme online ai rapporti tra queste e i fornitori dei contenuti, e alla necessità di garantire ai consumatori la portabilità dei contenuti, oggi spesso bloccata dalla mancanza di interoperabilità.
Nel complesso, il documento della Commissione apre un percorso, che dovrà passare da analisi di impatto, approfondimenti, ricerca di equilibrio tra esigenze diverse.
Mercato unico digitale: gli editori italiani molto interessati a partecipare
11 Maggio 2015