Autore: Beccacini Fabio
Casa Editrice: Fratelli Frilli Editori
Genere: Noir
Pagine: 375
Prezzo: 12,90
Stampato da Fratelli Frilli Editori nella collana “I Tascabili Noir” è da poco in libreria il nuovo romanzo dello scrittore e sceneggiatore Fabio Beccacini, dal titolo Mentre Torino dorme. Di quest’opera si sta parlando molto in questi giorni perché l’autore è stato accusato di ledere “il buon costume e la cultura italiana” e di “istigazione alla devianza”. Infatti un lettore indignato ha scritto alla casa editrice chiedendo di ritirare il libro dal commercio giudicando gli argomenti trattati immorali, in particolare la tratta delle schiave del sesso dall’Est.
Con quest’opera Beccacini riporta in libreria una nuova indagine del commissario Giorgio Paludi, una storia dalle mille facce in una Torino invernale e affascinante, misteriosa e sfuggente. Il caso si rivela subito complicato: ci sono il cadavere di una giovane donna uccisa e il corpo di un uomo freddato nel suo ufficio con una raffica di proiettili. Pare non esserci legame tra i due fatti, ma un filo conduttore porterà Paludi, rientrato forzatamente in servizio, a collegarli. L’indagine pare impossibile, visti gli innumerevoli risvolti. La trama di questo intrigante romanzo noir si dipana dalla Torino sospesa tra la notte e il giorno ai paesini sperduti della Transilvania, da Budapest alla frontiera moldava, dal Mar Baltico fino a Piazza Vittorio, così che una sottile linea rossa unisce la periferia torinese ad altre periferie europee. Ma la verità non è mai quella che sembra e non manca certamente il colpo di scena finale.
Mentre Torino dorme è un romanzo dalla struttura complessa. Beccacini invita il lettore a seguire molte piste, alcune anche false, ma di chiara comprensione, mai sovrapposte. Siamo in città, la Torino dove vive Paludi e subito dopo dobbiamo porre attenzione a quello che succede a centinaia e migliaia di chilometri di distanza scoprendo che porterà a delle ricadute inevitabili sulla città di partenza. Il ritmo è duro e l’argomento scabroso, ma essenzialmente veritiero. Paludi, cinquantanni il giorno dei Santi, è uno di quei poliziotti da noir americano, personaggio cult, forte, complesso, tosto, uomo capace di intuizioni efficaci. Tuttavia il suo ruolo non è dominante, la storia è corale e il commissario deve dividere la scena con tanti altri personaggi tutti connotati in modo dettagliato, ognuno con la sua storia e la sua personalità. Per questo il romanzo funziona: nessuno è solo di passaggio, ognuno ha un posto ben definito nella trama. E quando ancora la soluzione sembra lontana, una serie di vicende che sono state distanti nel tempo e nello spazio della geografia finiscono per convergere quasi all’improvviso, regalandoci l’atteso finale.