
Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Sperling & Kupfer editore
Genere: Romanzo sentimentale, Romanzo storico
Pagine: 500
Prezzo: 19.90
Da venditrice di ostriche a venditrice di arance; da venditrice di arance ad attrice; da attrice ad amante del re. La storia di Nell Gwyn assomiglia un po’ a quella del protagonista de “Il Gladiatore”: un percorso di crescita anche un po’ tortuoso che la porta da semplice ragazza del popolo a diventare osservatrice privilegiata delle vicende di corte dell’Inghilterra del Seicento. Testimone il suo diario, fedele compagno, che raccoglie sentimenti, paure e gioie di Ellen. Tutto questo è “Memorie di una cortigiana”, romanzo d’esordio di Priya Parmar, ex drammaturga e editor free lance, laureata in letteratura e drammaturgia inglese: un curriculum di tutto rispetto, che giustifica ampiamente il successo riscosso dal suo libro sia in Inghilterra che negli Stati Uniti. Un successo dovuto ad un insieme fortunato di fattori: una storia godibile e avvincente, inserita in un’accurata ricostruzione storica, che comprende alcuni degli eventi più importanti della storia inglese, come la pestilenza del 1665 e il celebre Grande Incendio che distrusse gran parte di Londra nel 1666, il tutto tenuto insieme da una scrittura scorrevole che si divide tra il racconto in prima persona di Nell, le lettere dei membri della famiglia reale e i documenti delle sedute ufficiali della corte.
Il romanzo di Priya Parmar è una lettura piacevole, delicata ma al tempo stesso ricca di emozioni, particolarmente indicato per gli amanti di storia del teatro, che vi possono trovare nomi ed eventi importanti nella storia del teatro inglese: la prima pagina si apre su Nell dodicenne venditrice di ostriche, leggiadra e spensierata ma al tempo stesso già critica verso il mondo che la circonda, costretta a crescere in fretta quando scopre che la sorella Rose si prostituisce; poche pagine, e Nell diventa “Ellen delle arance” al Theatre Royal di Covent Garden gestito da Thomas Killigrew, dove entra in contatto col meraviglioso mondo del teatro, ne viene totalmente affascinata e ne acquisisce in poco tempo segreti e tecniche, che la portano a calcare a sua volta le scene, circondata da nuovi amici e acclamata dal pubblico. Nel frattempo Ellen matura anche come donna, incontra l’amore ma anche la sofferenza, sopravvive alla peste del 1665 e all’incendio del 1666, e diventa una delle attrici più apprezzate sulla scena londinese: finchè un giorno, seduto tra il pubblico, ad ammirarla c’è anche re Carlo II, che se ne innamora perdutamente, senza però poterne fare la sua sposa. Un personaggio affascinante, ritratto anche nel film “Stage Beauty” ma con toni decisamente più volgari del libro, che conquista dalla prima all’ultima, toccante pagina.
La citazione
Fa’ un bel respiro. Conta fino a tre. Su il sipario. Ora.