Margaret Wilkerson Sexton

Titolo: La Libertà possibile
Autore: Margaret Wilkerson Sexston
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Fazi, Fazi editore
Traduttore: Arianna Pelagalli
Pagine: 308
Prezzo: 17.00

Sul tema della libertà sono stati scritti numerosi volumi e romanzi. Ognuno ha le sue qualità, ognuno i suoi difetti, come è inevitabile che accada quando si legge uno stesso argomento passato da più mani. Però è la prima volta che, terminato di leggere un romanzo, sento di aver trovato una storia che racconta per davvero cosa sia la libertà. Buffo, se ci pensate, che questa storia così carica di significati sia raccontata attraverso le pagine di un libro. Mi chiederete cosa ci possa essere di così singolare nell’aver notato questa cosa. Avete ragione. Ma se pensiamo che la parola “Libro” deriva dal latino “Liber” che significa “essere liberi” ecco che qualcosa si apre dentro di noi. Una epifania. Ma sto divagando. “La libertà possibile”, edito da Fazi, è il romanzo di esordio di Margaret Wilkerson Sexton una giovane scrittrice di New Orleans. Margaret è, come i protagonisti dei suoi libri, una donna di colore. Perchè specificarlo? Perchè, molto ingenuamente, pensavo che la “libertà” di cui avrei letto sarebbe stato qualcosa di differente. Magari una emancipazione dal forte razzismo che si respira nella storia americana o magari era una “libertà” nella speranza di migliori condizioni di vita. C’è anche questo tra le pagine della trama. C’è la voglia di libertà dalla violenza,c’è la libertà cercata nell’emancipazione. Ma la vera tematica del libro è il grande desiderio di essere sé stessi, di andare oltre quella che sembra essere una maledizione familiare passata di generazione in generazione. La voglia di scegliere il proprio destino. Essere liberi appunto.

La storia inizia nell’inverno del 1944. la seconda guerra mondiale infuria lontano dalle terre americane e nella città di New Orleans, une delle grandi città che hanno dato origine al Blues, le due sorelle Evelyn e Ruby, assai affiatate e di buona famiglia, frequentano la scuola superiore in attesa di decidere del loro futuro.un giorno come tanti, le due notano un giovane studente di medicina che si scopre essere un passé Blanche, un nero dalla pelle quasi bianca. Il suo nome è Renard. Tra Evelyn e il giovane c’è una fortissima attrazione fin da subito ma il destino, il grande antagonista (e grande fabbricatore di storie) non è loro favorevole. Renard è molto povero e nel tentativo di risultare degno agli occhi del padre di Evelyn, decide di partire per la guerra e servire il proprio paese, lasciando Evelyn da sola e incinta.

Passano gli anni e una nuova generazione cresce. È l’inizio della storia di due nuove sorelle Jackie e Sybil. Entrambe discendenti di Evelyn si ritrovano a vivere nella grande america che ha affrontato gli anni delle contestazioni e dei diritti civili. Il razzismo sembra una storia da volersi lasciare alle spalle e con lui il segregazionismo. Gli uomini di colore possono godere degli stessi diritti delle persone bianche e anche le donne possono raggiungere posizioni di successo. È questo il caso di Sybil. Una donna di successo, molto sicura di sé e ambiziosa i cui rapporti con Jackie sono sempre stati conflittuali fino a terminare anni prima della nascita del nipote. La storia di Jackie è simile a quella della madre. Il marito tanto amato, padre di suo figlio, è scomparso. Ma non è stata a guerra o la violenza a portarlo via ma la debolezza dell’uomo verso la droga. Jackie si ritrova sola, senza speranze per il futuro, una carriera distrutta e un figlio da crescere senza alcun tipo di conforto o riferimento. La fatica di Jackie la porterà ad arrendersi a un destino simile a quello della madre senza però godere dell’affetto che questa poteva vantare da parte della famiglia.

Infine la storia si sposta quasi ai giorni nostri. Nel 2010, dopo il passaggio devastante dell’uragano Katrina, il figlio di Jackie si ritrova ad affrontare una nuova vita fuori dal carcere. Come il padre era entrato in un mondo oscuro, anche T.C., si ritrova a fare i conti con la droga. Uscito dal tunnel infernale e finalmente fuori dal carcere T.C., deve combattere contro il pregiudizio che accompagna ogni ex galeotto e le tentazioni di tornare a fare soldi facili. Il rischio è molto grande ma è proprio qui che i personaggi (e l’autrice) riescono a fare il miracolo. La “maledizione” della famiglia sembra infrangersi e finalmente la speranza di una nuova vita e di una normalità tornano a far sperare i lettori

Ho trovato molto piacevole questo romanzo, di cui ho apprezzato la freschezza nello stile e la profondità umana che caratterizza i personaggi. Non credevo che fosse possibile riuscire a trattare argomenti tanto delicati e tanto profondi con la grande semplicità con cui la signora Sexston è stata in grado di affascinare e pertanto sento di consigliarlo a tutti coloro che leggono siano essi adulti oppure ragazzi in cerca di qualcosa di vero e bello. Ho l’impressione che di questa autrice sentiremo ancora parlare e spero di poter leggere presto un suo nuovo lavoro.

Super consigliato.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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