- Man Booker prize
Annunciati i sei finalisti dell’ambito e prestigioso premio letterario statunitense Man Booker prize for fiction, assegnato ogni anno al miglior romanzo scritto in lingua inglese. La notizia sul premio giunto alla 45esima edizione è stata data martedì 10 settembre.
Lo scorso anno aveva vinto Hilary Mantel con il suo libro: Anna Bolena. Una questione di famiglia edito da Fazi. La scrittrice è stata l’unica donna partecipante al premio ad aver vinto ben due volte: nel 2009 si era infatti già aggiudicata la vittoria grazie al primo capitolo della sua fortunata trilogia dedicata ai Tudor: Wolf Hall pubblicata da Fazi.
Questi i sei libri finalisti:
1) We need new names (Chatto & Windus) di NoViolet Bulawayo, autrice del libro Zimbabwe che nel 2011 ha vinto il Caine Prize for African Writer con il racconto breve Hitting Budapest.
2) The luminaries (Granta) di Eleanor Catton, autrice neozelandese che nel 2007 ha vinto l’Adam Award e nel 2009 il Betty Trask Award con il suo romanzo d’esordio The rehearsal.
3) Harvest (Picador) di Jim Crace, scrittore britannico, autore di Una storia naturale dell’amore, vincitore del National Book Critics Circle Fiction Award nel 2009.
4) The lowland (Bloomsbury) di Jhumpa Lahiri, autrice indoamericana che nel 2000 ha vinto il premio Pulitzer con la sua opera di esordio, la raccolta di racconti L’interprete dei malanni.
5) A tale for the time being (Canongate) di Ruth Ozeki, scrittrice, regista e monaca buddista che ha vinto l’American Book Award per All over Creation e il Kiriyama prize per Carne.
6) The testament of Mary (Penguin) di Colm Tóibín, scrittore e giornalista irlandese candidato altre due volte al Booker Prize per Il faro di Blackwater e The master.
Dei sei romanzi sono in arrivo in Italia il libro di Jhumpa Lahiri per Guanda e il romanzo di Ruth Ozeki per la casa editrice Ponte delle Grazie. Per Bompiani verranno invece pubblicati i libri di Colm Toibin e di NoViolet Bulawayo.
Il vincitore del premio avrà un compenso in denaro di 50mila sterline e sarà annunciato durante una cerimonia a Londra il 15 ottobre.
