>L’uomo che rubava i manoscritti – Giacinta Caruso

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Dario Flaccovio editore
Prezzo di copertina: 12,00 €

Dal giornale Lise King apprende la notizia che un uomo è precipitato dal Cutty Sark e che la polizia sta cercando di dargli un nome. Lise quest’uomo lo conosce: è Max! Colui che qualche tempo prima le aveva sottratto una sceneggiatura per poi scomparire. E se questa fosse l’occasione per rientrare in possesso di ciò che le apparteneva? E se fosse una specie di riscatto che la vita le concedeva di riscuotere? 


“Dicono che la miglior vendetta è il perdono. Ma tu non sembri di questa idea.”

La vendetta a volte sembra l’unica motivazione che ci spinge a fare determinate scelte. E’ proprio con questa idea che Lise decide di recarsi all’obitorio ed aiutare così la polizia ad identificare lo sconosciuto, di cui lei si ricordava fin troppo bene e che nei suoi pensieri definiva come “l’uomo tatuato”.  E’ proprio in questo luogo che Lise si imbatterà nelle prime sorprese che questa vicenda le presenterà: infatti, non è la sola ad essere lì per dare un nome a Max, c’è un’altra persona: Jamaica Jones.
Lise e Jamaica si scambiano informazioni sull’uomo per cercare di ricostruire la sua vita dalle tracce che erano in loro possesso fino al momento in cui avevano tenuto con lui i contatti. Lise capirà che in realtà Max aveva una vita segreta e si rende conto di non conoscere realmente l’uomo se non il suo nome. Nel ripercorrere gli ultimi spostamenti di Max, Lise riesce ad entrare involontariamente in possesso di un quaderno di appunti dell’uomo, sul quale erano narrate le vicende biografiche di Achille Varzi, avversario indiscusso di Tazio Nuvolari, e così decide di vendicarsi rubando l’idea di Max, il quale stava progettando la realizzazione di un film.
La storia è avvincente, piena di misteri e rivelazioni inaspettate e si radica profondamente nella vita di strada, contestualizzata in un giro di sesso ma anche di droga, che tra l’altro la accomuna alla vicenda della dipendenza da morfina di Achille Varzi. 
Nel susseguirsi degli accadimenti nulla è come sembra, il lettore è molto incuriosito dalla souspance che si crea e arricchito dagli episodi della vita di Varzi, sapientemente alternati con la storia principale.
Lettura consigliata per tutti coloro che amano il genere ma anche per chi vi si volesse cimentare per la prima volta.


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Riccardo Barbagallo

Lavoro da qualche anno nell'editoria, mi occupo di comunicazione per editori e autori e sono un digital addicted. Al contrario di altri, non mi posso definire un lettore da sempre, 'La coscienza di Zeno' in prima media è stato un trauma troppo forte da superare per proseguire serenamente la relazione con la lettura. Più avanti ho deciso di leggere un libro per piacere, e non per obbligo, ed è stato lì che ho capito quale sia la vera forza della lettura: la capacità di emozionare. Credo che sia questo il segreto, se così possiamo definirlo. Non ho più smesso.

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