L’ultimo saluto ad Ermanno Rea

E’ morto ieri, nella sua casa di Roma ad 89 anni, un grande scrittore, giornalista, fotografo in qualche occasione, ed esponente della sinistra politica Italiana per anni.

Ermanno Rea è stato presidente del Premio Napoli, finalista nel 2008 del Premio Strega con “Napoli Ferrovia”, vincitore de Il Campiello nel 1999 con “Fuochi fiammanti a un’ hora di notte”. Ha vinto, inoltre, il premio Viareggio nel 1996 con l’autobiografia “Mistero Napoletano”.

E’ stato un grande saggista e romanziere, due generi che ha saputo miscelare ed intricare soprattutto nel raccontare la sua Napoli di quartiere, tra criminalità, lotta e amore. E’ in uscita appunto, tra meno di un mese “Nostalgia”, il suo ultimo romanzo su Napoli che verrà pubblicato postumo con Feltrinelli.

La sua scomparsa è stata pubblicata da David Sassoli tramite social, che scrive su twitter: “Era innamorato della vita. Lavorare con lui è stato un grande dono”.

Tra le sue pubblicazioni:

‘Il Po si racconta’ (1990), ‘L’ultima lezione’ (1992), ‘Fuochi fiammanti a un’hora di notte’ (1998, premio Campiello 1999). Con Feltrinelli erano usciti i titoli ‘La fabbrica dell’obbedienza’ (2011), il suo libro di fotografie ‘1960. Io reporter’ (2012), ‘La dismissione’ (2014; gia Rizzoli, 2002), ‘Il sorriso di don Giovanni’ (2014), ‘Mistero napoletano’ (2014; gia Einaudi, 1995, vincitore del premio Viareggio 1996), ‘Il caso Piegari. Attualita’ di una vecchia sconfitta’ (2014) e ‘Napoli Ferrovia’ (2015; gia Rizzoli, 2007).

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