L’ultimo respiro dell’estate – Tom Wright

Titolo: L'ultimo respiro dell'estate
Autore: Wright Tom
Casa Editrice: Piemme editore
Genere: thriller
Traduttore: Anna Rusconi
Pagine: 307
Prezzo: 16.90 €

Il romanzo d’esordio dello psicologo Tom Wright è ambientato nella periferia di Dallas. I protagonisti sono due ragazzini: Jim Baudry, detto Biscotto, e sua cugina Lee Ann, non certo duri e scaltri investigatori. I due adolescenti entrano nella vita adulta scontrandosi prematuramente con tutte le insidie  ed i mali della società contemporanea. Abbandonate le loro famiglie d’origine, sono costretti a vivere con la nonna a causa di padri alcolizzati e troppo spesso violenti.

La vicenda che li vede protagonisti  si svolge in una calda estate. I ragazzi  cercano di svagarsi e divertirsi per dimenticare le ferite ed i drammi delle loro famiglie, così le loro vacanze sembrano passare serene fra nuotate, scorribande per la città e divertimenti vari fino a quando, in una scarpata, Jimmy trova il cadavere di una ragazzina orribilmente mutilata.  Il particolare che mette in crisi l’esistenza di questo adolescente è la consapevolezza d’aver visto, in precedenza, la giovane nei suoi sogni. Jimmy, infatti, riesce ad entrare in sintonia con persone, soprattutto giovani della sua età, che hanno subito abusi e tale empatia lo porterà a svelare il mistero che si cela dietro a questo delitto.

Romanzo, molto più che thriller, porta il lettore non tanto a scoprire l’identità del serial killer, ma a capire come due ragazzini, senza il sostegno di una normale famiglia, riescono ad affrontare, con coraggio e forza d’animo, i mille volti di una società perversa composta da pervertiti che si nascondono dietro facce innocenti. L’autore, da buon psicologo clinico, ci mostra, attraverso la visione candida e disincantata  di un ragazzino, problemi forti come la pedofilia, la violenza sessuale, la violenza domestica e l’alcolismo. In ogni capitolo Jimmy scopre quanto la vita sia intrisa di violenza e si renderà presto conto che spesso gli adulti si mostrano buoni perché hanno un secondo fine. Credo che sia emblematico come ogni capitolo, pur iniziando con l’immagine dei giovani che  si divertono, poi  finisca inesorabilmente con scontri tragici e dolorosi in cui i protagonisti sono obbligati ad usare tutta la loro astuzia per uscirne fuori.

Il lettore attento può trovare rimandi alle fiabe dei fratelli Grimm  dove i fratellini Hansel e Gretel, dietro la facciata della casa di marzapane, scoprono la prigione della strega o nei più recenti romanzi di Stephen King dove i ragazzini entrano, bruscamente, nel duro mondo degli adulti.

Mi ha colpito infine questa frase, rilasciata dall’autore in un intervista, “Le persone comuni non si immaginano nemmeno quanto un essere umano possa essere crudele verso i suoi simili”. L’autore infatti è abile nel mostrarci il doppio presente nella realtà delle nostre periferie: luoghi deputati allo svago possono diventare ricettacoli di pericolo e persone comuni, che spesso indossano la faccia della gentilezza, nascondono in realtà una natura violenta.

http://www.youtube.com/watch?v=vx8qHjoATkI

link con l’intervista all’autore Tom Wright.

 

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