Alla notizia della riduzione dell’IVA per gli ebook da parte di Francia e Lussemburgo la Corte di Giustizia UE ha reagito con un atteggiamento di condanna. Questi paesi non potranno più avere un’IVA agevolata per i libri digitali. A fronte di questo avvenimento gli editori italiani e altre associazioni europee e internazionali, con una lettera diretta alla Commissione UE, hanno chiesto di porre fine a questo ordinamento. Rischierebbe infatti di portare la lettura tramite ebook in una fase di stagnazione. A sottoscrivere il testo è Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), che facendosi portavoce del mondo letterario sostiene che il valore di un libro sta nel libro in sè, non nella sua modalità di fruizione o nel suo formato. “Un libro è un libro”, dice Polillo. L’UE rischierebbe di creare una “barriera al digitale”, ostacolando lo sviluppo del mercato ebook e, conseguenza ancor più grave, della lettura.
L’UE non riduce l’iva per gli ebook: la protesta degli editori
9 Marzo 2015