
Autore: Luca Raffaelli
Casa Editrice: Mincione Edizioni
Genere: Romanzo d'amore, Romanzo drammatico, Romanzo erotico
Traduttore: Luca Raffaeli
Pagine: 234
Prezzo: Euro 15
Un uomo e una donna si ritrovano su una chat dove annullano ciascuno la propria forma di solitudine imbastendo dialoghi serrati, di giorno in giorno sempre più necessari, incentrati sulla reciproca gratificazione sessuale.
Non si conoscono personalmente, evitano con cura di fornire coordinate. Col tempo i loro scambi si approfondiscono, prendono spessore e profondità: la loro intimità si fa più forte di giorno in giorno aprendo ciò che essi definiscono varchi, spazi inattesi di conoscenza del sé e dell’altro. Con tutto quello che ne consegue: il gioco di cercarsi e sfuggirsi, interrotto con sapienza a creare aspettativa, diventa a mano a mano un esporsi pericoloso, con rivelazioni inattese, sofferenze che trovano radici nell’infanzia, segreti inconfessabili finalmente svelati che imporranno scelte inimmaginabili.
Il primo romanzo per adulti di Luca Raffaelli, Lo spazio dentro (Edizioni Mincione) nulla c’entra con i suoi lavori precedenti: giornalista, collaboratore di Repubblica e RadioTre, Raffaelli è noto come critico di graphic novel e di cinema di animazione di larga fama. In questo romanzo, dichiaratamente prima opera per adulti, analizza impietoso debolezze, emozioni e bisogni di due persone nel pieno della loro maturità nella forma in cui possono essere esposti, l’anonimato.
I suoi personaggi sfuggono all’immagine, bisogna giungere a metà del libro perché l’uomo chieda alla donna il colore dei suoi occhi. In assenza di forma, tutto il resto si esalta e approfondisce: le sensazioni si fanno più acute, le confessioni più libere. Quelle di lei, in modo particolare: Raffaelli sceglie toni accorti, pare schierarsi dalla sua parte, dalla parte di un suo segreto, un disagio, la sensazione di essere un campo di esperimento, di esercitazione da parte degli uomini, parole che verranno comprese solo a lettura ultimata, dopo il colpo di scena finale.
Ancor più che nei frequenti scambi ironici e nelle parti dedicate all’erotismo esplicito – materiale incandescente e passibile di rischi di scarsa veridicità per cui invece Raffaelli trova un buon linguaggio – sono le apparenti digressioni nella trama che vanno lette con occhio attento. È tra i cedimenti alla trappola amorosa, lì nello spazio della memoria che si cela il nocciolo crudo del romanzo che cambia passo, si ammanta di analisi e denuncia di abusi, scoprendo la ferita troppo tragicamente comune delle donne vittime di violenze domestiche, invitandoci a una necessaria riflessione, presa di coscienza e azione.