Lirael- Garth Nix

Titolo: Lirael
Autore: Garth Nix
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: Fazi editore
Genere: Fantasy
Traduttore: Daniela De Lorenzo
Pagine: 500
Prezzo: 18.50

Il male non riposa mai. Sepolto all’interno di una collina, vicino al lago rosso, riposa una forza maligna che attende con ansia di essere liberata e poter portare la sua devastazione nel mondo. È proprio davanti a questa potenza corrotta che inizia la storia di questo romanzo, quando due negromanti cercano di sfidarsi su chi debba avere la possibilità di impadronirsi dei poteri della creatura.

Dopo diciassette anni da quando questo episodio è avvenuto inizia la storia di Lirael. Lei è una giovane ragazza, orfana di madre e, come tutte le Clayr (donne appartenenti a una sorta di ordine monastico dedito alla chiaroveggenza e al servizio del regno) è priva di padre.

Lirael si sente esclusa dall’ordine delle Clayr. Tutte le ragazze della sua età (anche quelle più piccole) sono in possesso di facoltà straordinarie, in grado di prevedere il futuro. Lirael è l’unica che sembra essere sorda e cieca al grande potere. La sua vita ha una svolta quando, spinta dalla disperazione, origlia una conversazione segreta tra i due monarchi del Vecchio Regno e le sacerdotesse di ordine più elevato dela sua confraternita. Le viene data la possibilità di servire e di occuparsi della biblioteca, dove la ragazza impara ad usare liberamente la magia e scopre che anche se lei è cieca agli echi del futuro, non è stato così nel passato. Qualcuno sapeva chi era lei e cosa avrebbe dovuto fare e ha seminato, all’interno delle sale dell’ordine, degli indizi e delle prove per fornire alla ragazza le abilità necessarie per compiere il suo destino…destino che si intreccia con quello del principe del regno, futuro Abhorsen non ancora deciso a prendere in mano il suo ruolo e il suo compito. Ma senza un nuovo Abhorsen il mondo finirà per crollare sotto il peso del male.

Scrivere un fantasy non è mai facile. Qualcuno pensa che basti schiaffare, in un mondo lontano, la magia o qualche creatura strana e il gioco è fatto. Meglio se poi c’è anche una profezia che parla di un tragico scontro tra forze del bene e del male, vedendo queste ultimi forse prevalere per poi essere inevitabilmente sconfitte.

Non è così.

Scrivere un buon fantasy significa riuscire a far sognare il proprio lettore. Significa creare qualcosa di così intenso da trascinarti lontano da qui e arrivare dove nessuno potrebbe arrivare.

Scrivere un fantasy è realizzare un sogno e riuscre a farlo provare agli altri.

Lirael, edito da Fazi, è uno di quei sogni che si leggono volentieri. Anzi

più che volentieri.

Malgrado la quantità esorbitante di pagine (e pensavo già di skipparne qualcuna, temendo la presenza di numerose descrizioni molto noiose e inutili) mi sono accorto, dopo poco tempo che avevo iniziato la lettura che le pagine scorrevano e passavano a una velocità spaventosa. Era passata poco più di un’ora e avevo ormai attrvaersato la metà del libro. Una scrittura notevole, in effetti, qualla di Garth Nix.

Ho anche molto apprezzato i personaggi a partire da Lirael, la protagonista. Molto umana, molto empatica ed emotivamente interessante. Non è difficile immedesimarsi nella ragazza, nei suoi dubbi e nelle sue speranze o nelle sue frustrazioni. Più difficile è stato capire la personalità del principe, sempre teso tra una folle paura e il senso del desiderio di non deludere la sua famiglia. Un personaggio forse antipatico nel suo eccessivo vittimismo e nel suo essere quasi un “inetto”.

Fondamentalmente la lettura di questo romanzo è stata piacevole e rinvigorente. Spero di poter leggere la conclusione al più presto (il romanzo si interrompe proprio nel clou dell’azione). Sperando di non restare con l’amaro in bocca.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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