Autore: Konatè Moussa
Genere: Giallo & Thriller
Pagine: 189
Prezzo: 13.00 €
L’impronta della volpe è il nuovo romanzo noir dello scrittore Moussa Konatè. Considerato uno dei maggiori autori del nostro tempo ci ripropone i protagonisti che ci ha abituato a conoscere con i suoi due precedenti libri pubblicati in Italia da Del Vecchio editore: “L’assassinio di Banconi” e “L’onore dei Keita”.
L’ambientazione della nuova avventura del commissario Habib e del suo aiutante l’ispettore Sosso si svolge nella provincia di Bandiagara, situata ai confini orientali del Mali ed abitata dal popolo Dogon. La popolazione indigena vive ancora in villaggi costruiti di fango e in questi luoghi è come se il tempo non fosse mai trascorso, le tradizioni animistiche sono mantenute vive dai vecchi saggi, incaricati di parlare per conto del loro dio, dopo aver decodificato le impronte di volpe su tavolette d’argilla.
L’inizio della vicenda è la scoperta dei cadaveri di due giovani funzionari del Comune, i quali vengono rinvenuti morti in circostanze sospette. Date le condizioni dei corpi, le ipotesi iniziali portano immediatamente le autorità a pensare ad un duplice omicidio. Tocca proprio ad Habib trovare la soluzione di questo giallo in una terra che non mette in condizioni di agio nemmeno un africano come lui, infatti l’uomo della legge dovrà preoccuparsi di portare a termine in fretta le indagini se vorrà salvare la sua vita e quello del suo assistente Sosso.
Moussa Konatè torna in libreria con una storia nuova e dal sapore intenso, forse anche migliore dei suoi precedenti titoli. La sua scrittura si arricchisce sempre più di particolari e con le sue pagine riesce a trasmettere ai lettori, per bocca dei personaggi, le emozioni, i sapori, gli odori del continente nero e di quelle popolazioni lontane. Per leggere questo libro è necessario possedere una mente aperta e disposta a confrontarsi con una cultura lontana e affascinante, forse la visione occidentale del mondo non è sufficiente per cogliere appieno le parole dell’autore. Questo libro è ben più di un poliziesco esotico, è un viaggio in un luogo speciale e lontano, e che Konatè con grande maestria ci aiuta a scoprire.
“La vita è un cammino. Che si vada in aereo, in bicicletta, in piroga o in moto, la vita sarà sempre un cammino”