L’impossibile ritorno – Amélie Nothomb

Titolo: L'impossibile ritorno
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Federica Di Lella
Pagine: 106
Prezzo: € 17,00

Amélie Nothomb ha un rapporto particolare con il Giappone, paese tanto amato in cui è nata nel 1967 e che ha lasciato per la prima volta all’età di cinque anni.

Lasciare il paese del Sol Levante le ha procurato un trauma. Il Giappone ancora oggi per lei resta un arcipelago ideale, la terra dove la sua esistenza ha avuto un senso.

Nothomb torna a parlare del suo rapporto con il Giappone in L’impossibile ritorno, un libro intimo e personale che ci coinvolge già dalle prime battute perché l’ansia, l’inquietudine e la nostalgia della scrittrice ci appartengono.

«Raramente qualcosa riesce a inebriarci come la lettura di un romanzo che sembra scritto per noi», scrive Amélie Nothomb.

E succede proprio questo con L’impossibile ritorno, un romanzo scritto per noi.

Amélie torna in Giappone per dieci giorni, Accompagna la sua amica fotografa Pep Beni.

La scrittrice è assalita da un tumulto interiore. Questo ritorno nell’amato Giappone riapre finestre, spalanca le porte della sua vita, la nostalgia invade le stanze della sua coscienza.

Si ritorna a casa e quando cerca di riappropriarsi di Tokio, la sua memoria si scontra con una colossale indeterminatezza spaziale. I ricordi privi di collocazione appartengono all’ordine del perturbante.

Tra illuminazione e rivelazione la scrittrice ripercorre i luoghi della sua gioventù ne rivive i colori proibiti, rievocando Mishima, ritorna a fare esperienza della domenica, giorno riservato al vuoto. «Qui il vuoto è la meraviglia, quello a cui si aspira. Il vuoto è l’occasione di poter finalmente vivere».

Amélie nel nuovo viaggio rivive tutti i dissidi interiori del suo rapporto complicato con il Giappone, il paese in cui ha provato a vivere senza esserne capace, eppure racconta di nutrire un profondo amore per questa terra.

«Il Giappone è il mio primo fallimento amoroso e ogni volta che ci torno rivivo quel colpo di fulmine e la constatazione che non ci riesco.

Non ci riesco. È una frase che mi ripeto cinquanta volte al giorno, e non solo in terra nipponica. Perché è proprio il paese del Sol Levante ad avermi insegnato questa sensazione terribile: non ci riesco. A fare cosa? Tutto, niente. A vivere in Giappone. A vivere».

Tra stupori e tremori, Amélie Nothomb continua a raccontare il paradosso del suo rapporto con il Giappone, l’unico posto in cui avrebbe voluto vivere ma che decide sempre di lasciare.

Per dare una spiegazione a questa assurda aberrazione l’unica cosa che può fare e scrivere.

Ecco l’ennesimo viaggio in Giappone, dopo averlo abbandonato un’alta volta, la scrittrice fa l’esperienza dell’eterno ritorno dell’identico.

Torna ancora una volta nel paese del Sol Levante, cerca di ritrovare il luogo amato, ma scopre un’amara verità: ogni ritorno è impossibile, e lo sarà per sempre.

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