“Libro dell’anno” di Fahrenheit è il romanzo di Capitta

Alberto Capitta con “Alberi erranti e naufraghi” (Il Maestrale) è stato proclamato “Libro dell’anno” di Fahrenheit in onda su Radio3, il più importante programma radiofonico italiano dedicato ai libri, che domenica 8 dicembre, giorno della proclamazione, trasmetteva eccezionalmente dal Palazzo dei Congressi di Roma nell’ambito di “Più libri più liberi”, la Fiera nazionale della piccola e media editoria.

A decretare il vincitore sono stati i lettori che lo hanno scelto fra concorrenti di indubbio valore tra cui Francesco Piccolo con “Il desiderio di essere come tutti” e Riccardo Gazzaniga con “A viso coperto”(editi da Einaudi) e Lorenzo Amurri con “Apnea”, uscito per Fandango.

Anno di successi in effetti per Capitta che, solo tre mesi fa, si è aggiudicato anche la vittoria del Premio Brancati, dove ha superato “Limbo” di Melania Mazzucco (Einaudi), “Un mare di silenzio” di Cristina Rava (Garzanti) e “Pronti a tutte le partenze” di Marco Balzano (Sellerio).

Alberi erranti e naufraghi” è il racconto di un viaggio alla ricerca del padre, di sé, di un’umanità che pare non albergare più nell’animo delle persone e con i suoi personaggi, così nettamente caratterizzati e divisi, assume la valenza della parabola e può far giungere la sua riflessione sul Bene e sul Male a lettori di ogni tipo e latitudine.

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