Un quarto del valore economico dell’industria del libro è generato negli Stati Uniti: oltre 100milioni di americani leggono più di un libro al mese. Nel 2013, secondo i dati dell’UNESCO, sono stati pubblicati in USA oltre 300mila nuovi titoli. Si presenta così come un mercato appetibile in cui lanciare anche scrittori non anglofoni, ma i dati purtroppo dimostrano il contrario. Il database di Three percent, una risorsa letteraria dell’Università di Rochester, ha evidenziato che nel 2014 sono stati appena il 3% le traduzioni negli Stati Uniti, considerando tutti i segmenti del mercato. Complessivamente sono stati 587 i romanzi e le raccolte di poesie in traduzione a raggiungere i lettori americani, di cui 34 italiani. Ma quali sono i motivi che spingono le grandi case editrici americane a non tradurre testi che provengono da culture e ambiti linguistici diversi? Principalmente le ragioni economiche. Gli editori tendono a investire su libri che hanno possibilità di diventare dei “bestseller”, promuovendoli in maniera massiccia a discapito dei libri meno conosciuti come quelli in traduzione. Così di conseguenza questi ultimi vendono meno copie. Ma come fare allora a raggiungere il mercato americano? Una soluzione può essere “Amazon Crossing“, il marchio di Amazon Publishing che traduce numerosi titoli per il mercato in lingua inglese, in particolare romanzi rosa, thriller, letteratura per ragazzi e giovani adulti.
Le traduzioni dei libri per il mercato americano
8 Giugno 2015