La realtà carceraria porta sempre in auge un tema di grande interesse da parte della società civile e, quando la lettura e gli eventi culturali ne diventano protagonisti, ecco che l’attenzione apre alla riflessione.
Dalla Casa Circondariale algherese “Tomasiello”, infatti, dal mese di febbraio, la Biblioteca Fabrizio De Andrè del carcere è divenuta teatro di collaborazione e relazione tra soggetti istituzionali e società esterna.
L’iniziativa, che nasce su impulso della Libreria Cyrano, riguarda l’organizzazione di incontri con gli autori che vengono nella città catalana a presentare i loro libri e che a loro volta si sono resi disponibili ad incontrare anche la popolazione detenuta; un progetto di grande umanità che non può restare inosservato.
Nel mese di febbraio è stato ospite Marco Buticchi, lo scorso 26 marzo è stata la volta di Alessandro De Roma che ha presentato il suo ultimo romanzo La mia maledizione e nelle prossime settimane, infine, la struttura algherese ospiterà Salvatore Niffoi con il suo ultimo lavoro La quinta stagione : I’inferno, e gli autori Giovanni Gelsomino e Salvatore Corveddu: Berlinguer: L’ultimo leader .
Le iniziative di carattere culturale che interesseranno la struttura si succederanno nel corso di tutto l’anno. Pare scontato sottolineare quanto tutto questo sia importante sotto il profilo educativo e il valore aggiunto dato dall’interazione tra società esterna e carcere.
In questa stessa prospettiva, presso la C.R. di Alghero, sono stati organizzati un ciclo di conferenze – curate dal Dipartimento di Scienze Agrarie di Sassari – spettacoli teatrali, e proiezioni cinematografiche. Lo scambio indispensabile con il territorio si evince anche in senso inverso con manifestazioni, quali la partecipazione di alcuni detenuti ai riti della Settimana Santa algherese e l’ apertura del sito museale del carcere in occasione della manifestazione monumenti aperti, iniziativa che verrà ripetute anche quest’anno.