Autore: Ciano Martino
Casa Editrice: Arduino Sacco
Genere: Romanzo
Pagine: 143
Prezzo: 14.90
Lo so che un libro non si giudica dalla copertina, questa volta, però, ho quasi commesso l’errore!
“Le danze del tempo”, a prima vista, può sembrare uno dei tanti libri che tratta i temi della shoa, dell’olocausto, del nazismo e degli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Non che sia un tema poco interessante, a mio parere non si dovrebbe mai smettere di ricercare titoli a riguardo!
A volte, però, si rischia di scadere nello scontato, questa volta non è così.
Karl, il protagonista del romanzo, è un ex ufficiale tedesco che ricorda con inquieta nostalgia i tempi d’oro in cui poteva giocare liberamente con le vite degli altri. In realtà non ha mai perso questo vizio, sua moglie, sua suocera e la sua segretaria lo sanno bene.
Il lemma “rimorso” non rientra nel vocabolario di Karl, i ricordi sono dolci ed eccitanti… Finchè non riaffiorerà quello che finirà per logorarlo dall’interno scavando nella sua mente e nelle sue ossa.
Addentrandosi nella narrazione ci si accorge che qualcosa di particolare risveglia la curiosità di sapere dove si andrà a finire.
L’uso di tempi verbali differenti (il salto dal passato al presente a volte è così repentino che risulta quasi naturale) e il dilatarsi delle dimensioni spazio-temporali creano un vero e proprio vortice dal quale non si può uscire.
Il romanzo è costruito in modo accurato, subdolamente si insinua un punto di vista apparentemente imparziale, in realtà, chiusa l’ultima pagina del libro, non si può fare a meno di provare repulsione per Karl.
Il concetto è ben chiaro già dal titolo: il tempo danza, gira, vortica. Tutto in qualche modo ritorna, la vita non concede sconti, tutto ha un prezzo e va pagato, prima o poi.
Karl lo capirà a sue spese, forse troppo tardi; quando ormai più niente è recuperabile, quando l’unica cosa ormai chiara è che, se il tempo torna, la vita non lo fa, mai.