Titolo: Le Beatrici Autore: Benni Stefano Casa Editrice: Feltrinelli Genere: Romanzo Pagine: 96 Prezzo: 9
Un’altra perla che Stefano Benni ci regala!
Questo libricino è assai piacevole e molto divertente, oserei dire. E’ una raccolta di otto monologhi che hanno un tono tra il reale e il teatrale, elementi che danno luogo a un mix eccezionale. Otto Donne, otto finestre un po’ estremizzate sul mondo femminile, otto topoi di caratteri estremamente diversi tra di loro, otto storie che meritano di essere raccontate: la suora assatanata, la donna ansiosa, la bisbetica, la vecchiaccia e la donna-lupo, sono forse le protagoniste più spiritose della raccolta di Benni, nella quale non si trovano però solo i monologhi ma anche sei poesie e due canzoni che con il loro stile coronano i vizi e le virtù delle nostre protagoniste. Linguaggio popolare ed immediato. Stefano Benni anche in questo libro dimostra di sapere arrivare al lettore, anche non appassionato, e di stregarlo, prendendo sostanzialmente in giro la realtà umana.
Avete un regalo da fare? simpatico? poco impegnativo? questo libro è consigliatissimo per tutti, lettori e non!
Per concludere vi riporto una tratto del libro, proprio quello del monologo iniziale, guarda a caso proprio di “quella” Beatrice.
“… Dicono: “sii paziente, gli è un poeta, ti regala i suoi versi.”
Eh, una beata fava!
Già ne ha scritto uno di verso che te lo raccomando:
TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE.
Certo che il letterato capisce che PARE sta per APPARE.
Ma quelli del Borgo San Jacopo, quando passo, li sento:
“Guarda la Bea, la Beatrice Portinari… sai che c’è? Tanto gentile e tanto onesta… PARE”.
E giù che ridono. Bel servizio mi ha fatto, la Poiana cannappiona. (Dante)”
Lavoro da qualche anno nell'editoria, mi occupo di comunicazione per editori e autori e sono un digital addicted. Al contrario di altri, non mi posso definire un lettore da sempre, 'La coscienza di Zeno' in prima media è stato un trauma troppo forte da superare per proseguire serenamente la relazione con la lettura. Più avanti ho deciso di leggere un libro per piacere, e non per obbligo, ed è stato lì che ho capito quale sia la vera forza della lettura: la capacità di emozionare. Credo che sia questo il segreto, se così possiamo definirlo. Non ho più smesso.
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