L’Atelier dei miracoli – Valérie Tong Cuong

Titolo: L'atelier dei miracoli
Autore: Tong Cuong Valérie
Casa Editrice: Salani editore
Genere: Romanzo
Traduttore: Riccardo Fedriga
Pagine: 213
Prezzo: 12.90 €

Millie è una giovane segretaria, anonima e solitaria. I vestiti informi, l’aria silenziosa, nessun amico, collega o fidanzato: riesce a passare inosservata da un lavoro precario ad un altro. Il signor Mike è un disertore dell’esercito, abbandonato dalla donna amata e ridotto a vivere come un senzatetto ai margini della società. Mariette, invece, è un’insegnante di storia e geografia presa di mira dagli studenti, ignorata dai colleghi, succube di un marito prepotente e di due figli adolescenti e menefreghisti. Tre vite in rovina, tre persone maltrattate dall’esistenza e destinate, ciascuna a proprio modo, verso una triste fine. Sarà l’incontro con il misterioso benefattore Jean Hart e con il suo Atelier dei miracoli, “un’associazione caritatevole che prende in mano le persone in difficoltà sul piano morale o materiale” (pag.69), a cambiare il loro destino. Quando tutto sembra perduto, Jean tende loro la mano offrendo a tutti una seconda possibilità: una nuova identità per Millie, un lavoro al signor Mike, la forza di chiedere il divorzio e di imporsi con gli studenti per Mariette.

Ma la storia ci insegna che bisogna vivere le proprie scelte in prima persona e che se qualcuno cerca di creare la nostra felicità, forse potremmo non sentire che essa ci appartiene. E se dietro l’apparente bontà disinteressata di Jean si nascondesse una mente rigida e manipolatrice?

“Osservavo i passanti, era l’ora dell’uscita dagli uffici, le persone si affrettavano a testa bassa sotto una pioggia fine e assillante, quanti tra loro avevano rinunciato ai loro sogni?” (pag. 109) si chiede Mariette. Ma c’è sempre del buono nella nostra vita, anche quando le cose sembrano andare male e ci sentiamo prigionieri delle nostre debolezze. Ci vuole molta forza per ricominciare a vivere, soprattutto per fare i conti con la nostra zona d’ombra e vivere fino in fondo ogni giornata della nostra vita, “un’agenda di cui noi non abbiamo il controllo” (pag. 171). E se è vero che a volte ci si ritrova soli, incompresi, ripiegati nel proprio dolore, l’amicizia può essere una spinta positiva verso una nuova vita: ci sono incontri che danno la forza di risollevarsi.

Vincitore del Prix de l’optimisme 2013, L’Atelier dei miracoli è un romanzo molto fine, ben scritto, che indaga intimamente l’animo umano e lascia un bel messaggio di speranza. Una scrittura piena di sensibilità, una storia piacevole, coinvolgente e di buoni sentimenti, senza mai essere sdolcinata.

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Chiara Barra

Se dovessi partire per un’isola deserta, e potessi portare con me soltanto un libro...sarebbe un’ardua impresa! Come immaginare la vita senza il mistero di Agatha Christie, la complessità di Milan Kundera, la passione di Irène Nemirovsky, l’amarezza di Gianrico Carofiglio, il calore di Gabriel Garcia Marquez, la leggerezza di Sophie Kinsella (eh sì, leggo proprio di tutto, io!). Ho iniziato con “Mi racconti una storia?” e così ho conosciuto le fiabe, sono cresciuta con i romanzi per ragazzi che mi tenevano compagnia, mi sono perdutamente innamorata dei classici...che ho tradito per i contemporanei (ma il primo amore non si scorda mai)!

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