L’anno in cui imparai a raccontare storie – Lauren Wolk

Titolo: L'anno in cui imparai a raccontare storie
Autore: Lauren Wolk
Data di pubbl.: 2018
Casa Editrice: Salani editore
Genere: Romanzo per ragazzi
Traduttore: Alessandro Peroni
Pagine: 288
Prezzo: 14,90

Siamo nel 1943. Annabelle ha 12 anni e vive un’esistenza tranquilla e regolare, divisa tra scuola e famiglia. L’unico elemento fuori dall’ordinario, al quale si è però abituata, è la presenza di Toby, un superstite della prima guerra mondiale. Toby ha un aspetto spaventoso, non parla con nessuno e vive in un affumicatoio abbandonato. Nonostante l’apparenza non proprio rassicurante, però, non farebbe del male a una mosca. Annabelle e la madre ogni tanto gli portano da mangiare, o sviluppano i rullini di fotografie che fa usando una macchina vinta da Annabelle stessa a un concorso. La vita della ragazzina cambia con l’arrivo di Betty, una bambina aggressiva che gode nel bullizzare i più piccoli. Un giorno, mentre Annabelle torna a casa da scuola, trova Betty che le blocca il sentiero e la minaccia: se la ragazza non comincerà a portarle dei soldi, i suoi fratellini ne faranno le spese. Comincia per la protagonista un periodo fatto di una paura che non conosce, e che non sa come affrontare, ma il peggio deve ancora venire. Quando infatti, poco dopo, succede un fatto drammatico e Toby viene accusato da Betty, l’uomo scappa e toccherà ad Annabelle – che conosce la verità – trovare il coraggio di sfidare le proprie paure e salvare questo uomo dal passato così misterioso.

L’anno in cui imparai a raccontare storie, è stato ampiamente paragonato, per via dei temi comuni dei pregiudizi e l’ingiustizia dell’essere accusati di un crimine non commesso, al classico della letteratura americana di Harper Lee, Il buio oltre la siepe. In entrambi i libri, inoltre, troviamo protagoniste giovani ragazzine che perdono parte della propria innocenza scoprendo che al mondo ci sono persone senza scrupoli, rese deboli dalle circostanze al punto da accusare qualcuno che fa da perfetto capro espiatorio. Annabelle, all’inizio del libro, non comprende l’importanza delle proprie parole, e la paura ha il sopravvento. È solo in maniera graduale che capisce il potere che può avere una sua testimonianza nel salvare la vita di un uomo, sfidando luoghi comuni e il bisogno di comodità che vige in una società che preferisce incriminare un innocente piuttosto che mettere in discussione le proprie certezze. La figura di Toby, un uomo segnato in maniera indelebile dalla guerra, è estremamente interessante, e il lettore non può fare a meno di volerne sapere sempre di più, al pari di Annabelle, che grazie a lui scoprirà le vette di dolore alle quali può essere sottoposto un essere umano, e le sue conseguenze.

Il libro di Lauren Wolk, scrittrice statunitense, è imperdibile per adulti e ragazzi a partire dai 13 anni.

Maddalena Moccetti

Nata a Lugano (Svizzera) nel 1991, ho scoperto a sei anni che leggere fiabe era la cosa più bella del mondo. Laureandomi in “Children’s Literature” a Londra, ho trovato la scusa perfetta per continuare a farlo.

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