L’America in automobile – Georges Simenon

Titolo: L'America in automobile
Data di pubbl.: 2023
Traduttore: Federica Di Lella - Maria Laura Vanorio
Pagine: 185
Prezzo: € 16,00

Georges Simenon nel 1945 raggiunge l’America per sfuggire alle turbolenze degli anni di guerra e al clima pesante che si è creato in Europa.

Inizia una nuova vita che influenzerà anche la sua scrittura.

Per conoscere meglio il paese si mette a bordo di una Chevrolet e compie un viaggio di cinquemila chilometri.

Da quella avventura nasce L’ America in automobile, un reportage di diciannove articoli. Undici articoli sono apparsi tra il 5 e il 22 novembre 1946 su France –soir.

Adesso possiamo leggerli anche in italiano. Adelphi li pubblica in un volume, lasciando lo stesso titolo.

Simenon che ha sempre amato andare in giro per il mondo, annotando nel suo taccuino ogni particolare scrive così del suo viaggio on the road in America: «Non vi aspettate un’avventura da esploratore. Il mio è stato solo un banalissimo viaggio. Ma è esattamente questo che vorrei raccontare, giorno per giorno, senza abbellimenti, in modo semplice, perché mi sembra che così facendo potrei dare un’immagine più intima di un paese su cui c’è così tanto da dire che si potrebbe non esaurire mai l’argomento».

Così Simenon prende appunti su tutto. Annota anche il prezzo della benzina, di un pranzo o di una camera.

Simenon attraversa l’America da Sud a Nord e non nasconde il suo amore per il Sud di cui apprezza la natura e le persone. Qui racconta di aver incontrato autentici gentiluomini.

Lo scrittore concepisce il suo viaggio in America come una fuga ma presto si accorgerà di aver trovato per un periodo di tempo una patria. Qui scriverà alcuni importanti romanzi duri.

Egli qui si sentirà al sicuro e scriverà di Boston come di una città in cui ognuno si sente a casa sua.

Simenon vuole narrare tutto degli Stati Uniti e del suo popolo che lo appassiona perché acquisto un posto importante nel mondo.

Alla fine finirà per essere conquistato dalla «forte tensione verso l’allegria e la gioia di vita» che sprigionano le case americane, sempre semplici e essenziali.

Si lascia conquistare dall’ottimismo degli americani e dal rispetto che hanno per il pensiero e le idee altrui.

Quello che più apprezza il grande scrittore belga del modo di vita americano è che «qui ognuno ha diritto di pensarla diversamente da voi, è che il contradditorio è salutare, stimolante, che una bella lite, anche quando ne usciamo con un braccio rotto, o con un occhio nero, non è poi così male, perché ci insegna a vivere».

Il 19 marzo 1955 Simenon lascia definitivamente l’America. Leggendo questi suoi appunti possiamo dedurre che gli anni passati sul suolo americano saranno sempre per lui un ricordo meraviglioso.

Lui stesso definirà il periodo americano la tappa più importante della sua vita.

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