La testimone del fuoco – Lars Kepler

Titolo: La testimone del fuoco
Autore: Kepler Lars
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: Longanesi
Genere: Giallo & Thriller
Pagine: 568
Prezzo: 18.60
INTERVISTA ALL'AUTORE

Dopo il successo ottenuto con  “L’ipnotista” e “L’esecutore” i coniugi Ahndoril, riuniti sotto lo pseudonimo di Lars Kepler, hanno creato un nuovo caso da risolvere per l’ ispettore finlandese Joona Linna.

Una notte, a nord di Stoccolma, in una casa di recupero per ragazze viene commesso un duplice e brutale omicidio. La responsabile della struttura e una delle pazienti  vengono trovate con il cranio sfondato. Il fatto curioso e inquietante è che la ragazza viene rinvenuta in una posizione innaturale,  con le mani a coprirsi il viso come se non volesse vedere il volto del suo assassino.

“Per l’assassino l’omicidio è l’unica scelta possibile. In quel preciso momento si tratta della soluzione più semplice e vantaggiosa. L’omicidio non è vissuto come orribile o bestiale. Ma come qualcosa di razionale e allettante.”

Nel caso interviene prontamente la polizia e l’ispettore Joona Linna vi partecipa in veste di osservatore, in quanto coinvolto in un procedimento giudiziario ereditato dal precedente libro.

Nella casa di cura orrore e panico dilagano tra le ragazze e  immediatamente ci si rende conto che una di loro è fuggita nella notte: Vicky, una nuova “ospite” dal passato oscuro. Tutti gli indizi conducono a lei e questo, più altri fatti consequenziali alla sua fuga,  scateneranno un’importante caccia all’uomo.

“Ma la capacità di uccidere è un tratto comune a tutti gli esseri umani [ …]Possiamo coglierne il riflesso nei nostri sogni e nelle nostre fantasie più audaci. Ciascuno di noi porta in dote una massiccia dose di violenza. Ma la maggior parte delle persone è in grado di tenerla a bada.”

Intanto l’ispettore sonderà ogni pista e sospetto fino ad  imbattersi, con molto scetticismo, in Flora, una donna che dichiara di aver visto tutto e di conoscere l’identità dell’assassino. La titubanza di Joona è legata al fatto che la donna vive a centinaia di chilometri di distanza dal luogo dell’omicidio:  è una medium. Il dubbio che possa dire il vero si instilla, però, nell’ispettore quando lei gli rivelerà l’arma del delitto, che non è ancora stata ritrovata ma di cui solo Linna e il medico legale sono a conoscenza grazie alle analisi.

Si scatenerà così una spirale di eventi e l’ispettore riuscirà, tra mille pericoli e azioni eroiche, a ricomporre passo dopo passo i tasselli del puzzle di questo complicato caso, scoprendo che tutti gli eventi sono più collegati di quanto si possa immaginare.

“Il suo volto è attraversato da un repentino flusso emozionale. Forse è crudeltà, ma somiglia anche a disgusto e paura. E’ una miscella di sentimenti.

Un coltello ha due facce, ma un solo taglio”

Il libro è molto piacevole, ben scritto e con una trama avvolgente e avvincente, ricca dei giusti colpi di scena e di ottime congiunzioni tra le varie parti. I personaggi sono ben caratterizzati, ma ciò che più da soddisfazione è naturalmente l’ispettore Joona Linna che non smette mai di sorprendere e far appassionare il lettore. Un personaggio a cui personalmente ormai sono molto legato, grazie allo splendido lavoro svolto da Kepler in questi tre romanzi, e fortunatamente il finale de “La testimone del fuoco” lascia presagire altre future avventure con lui come protagonista.

“Io di solito penso che l’ammissione di colpa sia collegata con il senso di potere, perché chi confessa ha il potere sulla verità.”

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