Con l’estate entra nel vivo la settima edizione del Premio Letterario Nazionale Tropea che nel maggio scorso ha visto la proclamazione della terna dei finalisti. Benedetta Palmieri (I Funeracconti edizioni Feltrinelli), Vito Teti (Il patriota e la maestra edizioni Quodlibet) ed Edoardo Albinati (Vita e morte di un ingegnere edizioni Mondadori) si contenderanno la finale il prossimo 29 settembre, quando il Premio andrà a confluire nella più ampia iniziativa del TropeaFestival Leggere & Scrivere, quest’anno alla sua seconda edizione. Ora si attende il responso della giuria popolare: i voti di 41 giovani studenti tropeani e membri dell’Accademia degli Affaticati si andranno a sommare a quelli dei 409 Sindaci dei comuni calabresi (assistiti dall’Asmenet Calabria, rappresentato in sala da Gennaro Tarallo), chiamati a decretare il vincitore assoluto durante la finalissima.
Tre storie totalmente diverse: la Palmieri con i suoi ben poco ortodossi Funeracconti ed una narrazione vivida e creativa, Teti che ha conferito un taglio storico – antropologico ad una romantica storia d’amore dai forti contenuti sociali, Albinati infine con un romanzo duro nel ricordo di un padre apparentemente anaffettivo, ma che poi si scioglie in dolcezza. La terna dei finalisti è il responso dello scrutinio pubblico, annunciato da Maria Faragò ed emerso dal voto espresso dal comitato tecnico-scientifico presieduto dalla giornalista e scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti.
Partendo dalla recente ottima esperienza del Salone Internazionale del libro di Torino, dove la Calabria era la regione ospite, nella cerimonia di nomina dei tre finalisti (avvenuta a fine maggio) si è voluto sottolineare l’importanza del TropeaFestival Leggere & Scrivere per potenziare l’impegno a favore dell’aumento del numero dei lettori e per esaltare il volto di una Calabria libera e fiera e dalle incomparabili risorse; in quell’occasione, ancora, l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, l’assessore alla Cultura del Comune di Tropea, Lucio Ruffa, e l’Onorevole Dalila Nesci hanno evidenziato la necessità di fare rete per la definitiva valorizzazione di un territorio che mantiene, nonostante tutto, immense potenzialità.