
Autore: T.T. Ragan
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Giallo & Thriller
Traduttore: Alice Zanzottera
Pagine: 329
Prezzo: 10,00
“Lizzy Gardner strisciò giù dalle scale, nella speranza di fuggire passando inosservata, ma quando raggiunse il pianerottolo il rossetto di sua sorella le cadde dalla tasca posteriore e rotolò per l’atrio piastrellato” (p. 11)
Lizzy Gardner è stata vittima in età adolescenziale di un serial killer chiamato l’uomo ragno per diversi mesi, dopo essere stata rapita al termine di una serata insieme al suo ragazzo Jared; malnutrita e torturata insieme ad altre ragazze coetanee, riesce comunque a scappare, ma, nonostante i suoi sforzi di ricordare l’accaduto, la polizia non riesce a catturare lo spietato aguzzino. Anni dopo, la sete di sangue e morte del serial killer tornano a farsi sentire. Altre ragazze spariscono e vengono ritrovate morte, con chiari messaggi a Lizzy e al fatto che, se non fosse scappata quel giorno, nulla di tutto ciò sarebbe successo.
Dunque, la corsa contro il tempo della polizia per salvare più vite possibili, compresa quella di Lizzy, rimane in bilico tra il senso di colpa di Lizzy per tutte quelle morti innocenti, e l’opinione pubblica che addita delle colpe ai detective di non fare abbastanza. A complicare il tutto, mettendo Lizzy sotto una luce “diversa”, è il fatto che i suoi ricordi di quei mesi di prigionia insieme agli animaletti a 8 zampe sono vaghi e non tornano con la realtà: dice di aver subito violenze, ma sul suo corpo non c’è traccia di nulla. Chi ci sarà veramente dietro la maschera dell’uomo ragno?
“Il tecnico donna ritirò la mano e la frangetta ricadde al suo posto. Il suo partner finì di rinchiudere il corpo nella sacca per il trasporto, poi tirò su la cerniera, a partire dai piedi di Sophie. I segni di morso sulle caviglie di Sophie assomigliavano ai segni trovati sulle altre vittime di Spiderman” (p. 147)
Thriller spietato e cinico, in cui vite umane vengono sacrificate per un fine ultimo di onnipotenza divina. Interessante la trama, che richiama molto quella del film Il collezionista con Morgan Freeman, in cui donne vengono rapite per essere torturate e una solo di loro riesce a scappare diventando allo stesso tempo vittima e carnefice della situazione. L’ossimoro della trama si ripercuote inoltre sul serial killer, chiamato l’uomo ragno, che nel nostro quotidiano è un supereroe contro il crimine, ma che invece qui è uno spietato assassino senza scrupoli.
“Si tenne a distanza mentre finiva di pulirle i talloni, strizzandole le dita dei piedi quando lei cercò di allontanarlo. Era anche più forte di quanto sembrava, lei aveva creduto di averlo ferito la notte prima, quando l’aveva accoltellato. A quanto pareva, no” (p. 217)
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