La ricamatrice di segreti – Kate Alcott

Titolo: La ricamatrice di segreti
Autore: Alcott Kate
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: TRE60
Genere: Romanzo
Pagine: 379
Prezzo: 9.90

Ed eccoci qui, 100 anni fa (il 14 aprile 1912 ore 23.40) il Titanic, l’inaffondabile, il transatlantico più grande e maestoso, la nave che rappresentava il progresso, la fiducia nelle macchine, l’incarnazione del positivismo, colava miseramente a picco e trascinava con sé centinaia di vite, centinaia di storie segnando così il fallimento della tecnologia, la delusione, l’infrangersi delle migliori promesse della Belle époque. <<E’ uno storico illustre. Ritiene che viaggiamo su un iceberg, che siamo una società in procinto di sbriciolarsi. Dice che la struttura del XIX secolo sta colando a picco, capisce? E che tutti noi, amici e nemici, faremo la stessa fine. >>

Come ogni anniversario che si rispetti viene ricordato da tv e sui giornali con vari servizi, film (Titanic in 3D di James Cameron su tutti) e filmati e anche il mercato editoriale non si tira indietro. Tra tutti ho scelto di leggere “La ricamatrice di segreti” di Kate Alcott, edito da Tre60, nuovo marchio del gruppo Mauri Spagnol (per saperne di più http://www.gliamantideilibri.it/archives/4238).

Tess, giovane serva presso un’inglese altezzosa a Cherbourg, Francia, decide che è ora di dare una svolta alla sua vita e di essere pagata per quello che sa fare meglio: tagliare, cucire, ricamare. Il Titanic è attraccato al porto e sta per partire, unica via di fuga verso il futuro, verso l’America e la realizzazione dei suoi sogni. Sul molo incontra Lady Duff Gordon, la famosa stilista (realmente esistita) che cerca una nuova cameriera e Tess cade a fagiuolo. Sulla nave Tess inizierà a conoscere Madame, imperiosa e conciliante allo stesso tempo, e ne diventerà la serva, ma anche l’allieva e a volte quasi la figlia; incontrerà anche Jim, giovane marinaio schietto e leale e il signor Jack Bremerton, industriale di Chicago, icona del self-made man americano. Tutto sembra andare per il meglio finché, quella maledetta notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, il Titanic urta un iceberg e s’inabissa poche ore dopo nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico portando a fondo le migliori speranze di equipaggio e passeggeri.

Echeggiò uno schiocco assordante e poi il Titanic svanì, inghiottito di colpo dall’acqua, portando con sé tutta la luce, lasciando i superstiti nell’oscurità più fitta, rischiarata solo dal freddo luccichio delle stelle. […]Pinky consultò il bloc-notes: 706 superstiti su 2223 passeggeri.” 

Una volta a terra la vita però continua, Lady Duff deve organizzare la sfilata di moda, Jim dovrà testimoniare su ciò che è accaduto sulla scialuppa 1, quella dei milionari, Jack affronterà l’ennesimo divorzio e Tess crescerà, prendendo le due decisioni più importanti della sua vita, quelle che la cambieranno determinando la persona, la donna che sarà.

Un romanzo scorrevole che pagina dopo pagina assume i toni e le caratteristiche del giallo, un misto tra il legal thriller e il romanzo rosa.  L’affondamento del Titanic, infatti, resta marginale, mentre l’autrice dà largo spazio all’inchiesta giuridica che seguì al tragico evento. Senza grandi pretese iniziali, il romanzo, si rivela piacevole e per nulla scontato; evita la retorica drammaticità che di solito accompagna l’argomento, concentrandosi sugli effetti che l’evento ha avuto sulle vite di chi era a bordo. Da notare che molti dei personaggi citati, a partire dalla famosa stilista Lady Duff Gordon e suo marito Cosmo, sono esistiti davvero; il romanzo trae spunto da storie reali, testimonianze raccolte dopo la tragedia ed esaminate e studiate dall’autrice che ha poi aggiunto il personale tocco romanzesco, mantenendo reali e storicamente verosimili situazioni, luoghi e atmosfere.

La Alcott, nella nota in coda al libro, scrive che “perché solo una scialuppa aveva cercato di salvare coloro che stavano morendo in acqua? La mia storia è costruita proprio su questa domanda.” La mia opinione è che sia (forse proprio partendo da quell’unica scialuppa che tornò indietro e trasse in salvo altre vite) una storia che parla di scelte…scegliere se vivere o morire, scegliere la sicurezza o la speranza, scegliere se essere serva o indipendente, scegliere se essere leale e fedele a chi ci ha dato un’opportunità o a se stessi e ai propri sogni. “Millvina Dean, l’ultima sopravvissuta del Titanic, è morta a 97 anni il 31 maggio 2009. Erano trascorsi esattamente 98 anni da quando il transatlantico era stato varato a Belfast”

 

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