Data di pubbl.: 2023
Pagine: 262
Prezzo: € 17,00
Che cos’è una famiglia? “Un’accolita di persone di sesso diverso ed età variabile, tese a occultare con ferma determinazione imbarazzanti segreti comuni…” così la definisce una famosa scrittrice citata da Vittoria, una delle straordinarie componenti della famiglia Podestà. Di certo non la più famosa o quella che dà il titolo a questo intrigante, divertente, ma tutt’altro che lieve romanzo di Valeria Corciolani. Parliamo di Clotilde, per anni regina indiscussa dell’interior design “reclamata e contesa da artisti, attori, reali, magnati e da chiunque potesse permettersela;…” (pag. 34). Clotilde, che superati appena i sessant’anni, è tornata a casa in Liguria dopo aver subito un trauma che le ha provocato un’acromatopsia. Ormai vede solo il bianco, il nero e le sfumature di grigio, proprio lei per la quale i colori erano stati il centro dell’esistenza, la fonte primaria di una carriera di successo, indipendenza economica e fortuna. Ma a quale prezzo? Quanti momenti importanti, gioie e dolori si è persa lontano dalla sua famiglia di origine?
Famiglia composta, oltre a lei, da Aurora, la maggiore fra le tre sorelle, custode delle tradizioni, sempre ‘sul pezzo’, mamma di Carlo – anche lui lontano per lavoro – e moglie del silenzioso ma amorevole Bruno; da Mafalda, la minore, scampata a un brutto male, vedova di Franco e mamma delle poco più che trentenni Vittoria e Margherita, a sua volta moglie dell’entomologo e giornalista giramondo Aldo e mamma di Mia, Ester e Gioele. Tutti alloggiati su piani diversi dello stesso palazzo, tutti curiosi di sapere perché la zia Clotilde, detta anche il Corvo o Morticia ora che si veste solo di nero, sia tornata all’ovile, ma ancora rifiuti di interagire con il resto della famiglia. Ma, come si dice, il tempo è galantuomo. Un po’ alla volta ogni non detto, ogni rabbia pregressa e nascosta, ogni mistero verranno svelati e risolti.
Accanto ai suddetti personaggi si muovono con una grazia speciale altri abitanti del caseggiato: il signor Hataka Mori, vedovo della sua adorata Lily e grande amante della natura e la piccola Serena, figlia di genitori separati e con una mamma in carriera, una creatura intelligente e perspicace, ma gravata da un fisico adiposo: solo nelle merendine al cioccolato, infatti, le sembra che i buchi interiori fatti di dolore e paura – a scuola è pesantemente bullizzata – le si chiudano dandole un po’ di pace. E quando proprio non ce la fa a sopportare il quotidiano, le vengono in soccorso le sagge massime del maestro Shifu di Kung Fu Panda, sempre appropriate alla circostanza.
Valeria Corciolani, con profonda ironia e rara delicatezza, immerge noi lettori in una storia soprattutto al femminile dove ognuna delle donne Podestà finirà per rendersi conto di avere in qualche modo sbagliato il giudizio sugli altri e su se stessa, attribuendo pensieri e convinzioni mai realmente espressi o esistiti se non nella propria mente. Verrà il momento del riscatto, personale e familiare. Perché vedere in bianco e nero, in modo reale o metaforico, forse, non è poi una disgrazia se questo ci permette, escludendo i colori, di percepire l’anima di chi davvero amiamo ricambiati.