Autore: Alafair Burke
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Edizioni Piemme
Genere: thriller
Traduttore: Sara Marcolini
Pagine: 311
Prezzo: 18,50 €
Una mattina l’avvocato newyorkese Olivia Randall viene svegliata da una telefonata inaspettata: dal lato opposto della cornetta una ragazzina, la figlia del famoso scrittore Jack Harris, la implora di aiutare il padre, ingiustamente accusato di triplice omicidio, ora in cella in attesa del processo. Per Olivia, però, non si tratta di un comune nuovo assistito perché lei e Jack condividono un passato, una relazione finita male per la quale ancora oggi porta dentro il pressante senso di colpa di averlo ferito profondamente. La sua coscienza non le lascia alternative: aiuterà Jack ad essere scagionato.
“Conosco Jack fin nel profondo dell’anima… L’unico motivo per cui non aveva funzionato tra noi due era che io lo conoscevo meglio di quanto lui conoscesse se stesso. Lui credeva che io l’avrei reso felice per il resto della sua vita. Io, invece, sapevo che avrei continuato a deluderlo. Non riesco a immaginare che abbia corso il rischio di lasciare sua figlia senza un padre…” (pag. 87)
La storia si concentra sul caso di Jack, già conosciuto dalla popolazione di New York, oltre che per la sua carriera da autore, per la strage di Penn Station dove un ragazzino di nome Todd Neeley aprì il fuoco uccidendo tredici persone, fra le quali proprio la moglie di Jack.
In principio Olivia non ha dubbi circa l’innocenza del suo ex compagno, man mano, però che le indagini procedono, sempre più dubbi offuscano i suoi pensieri: perché Jack si trovava proprio nelle vicinanze del luogo del delitto? Non ha un alibi e nessun testimone che possa confermare la sua versione dei fatti… E se la storia della misteriosa ragazza nel parco, la quale attirandolo proprio nel punto in cui tre persone sarebbero state uccise, tra cui anche Malcolm Neeley, padre di Todd, fosse falsa? Jack potrebbe possedere un lato oscuro di cui lei non è mai stata a conoscenza?
“E se Jack non si fosse mai ripreso completamente? Sto riconsiderando tutto ciò che credevo di sapere su di lui… Jack aveva avuto modo si sapere che Malcolm Neeley si sarebbe trovato al campo da football la mattina della sparatoria… Da una parte c’erano i miei sospetti: dal momento in cui Buckley mi aveva chiamata, ero stata convinta che Jack fosse innocente. Ma quali valide ragioni avevo per sostenere quella tesi? Dall’altra parte c’era il mio senso di colpa: si trattava di Jack, un uomo buono, onesto e generoso. Chi ero io per sospettare che si fosse macchiato di un crimine tanto efferato?” (pag. 175)
Così Olivia decide di scavare nel passato del suo assistito, in un continuo di colpi di scena, per scoprire la verità. In questa ricerca il lettore viene trascinato in un’altalena di dubbi e certezze, dove il passato comune che lega i due protagonisti emerge costantemente.
Un thriller mozzafiato che costringe il lettore a scoprire come andrà a finire, chi sia il responsabile del triplice omicidio. Un romanzo ricco di colpi di scena e di eventi scioccanti. Merito dell’autrice è di aver ben delineato i personaggi, rendendoli assolutamente verosimili e credibili. Una lettura avvincente, dal ritmo serrato e dalla costante suspense che lascia letteralmente col fiato sospeso.
Il colpo di scena finale lascia scioccati, anche se un piccolo sospetto si insinua già nel corso della storia. Lo consiglio a tutti gli amanti dei legal-thriller e dei gialli in generale.