Autore: Katherine Rundell
Casa Editrice: Rizzoli
Genere: Narrativa ragazzi
Traduttore: Mara Pace
Pagine: 277
Prezzo: 15.00€
La Ragazza dei Lupi di Katherine Rundell è un libro di cui abbiamo bisogno per far riscoprire ai ragazzi l’amore e la passione per la lettura.
Russia, freddo, neve e boschi, una ragazza di dodici anni, che da sempre insieme alla madre si occupa di soffiare i lupi. All’epoca in cui è ambientata la narrazione in Russia andava molto di moda, tra gli aristocratici avere dei lupi da compagnia da sfoggiare durante le feste, o semplicemente come porta fortuna. Queste povere creature venivano strappate alla madre quando erano ancora cuccioli e subivano un’inutile addestramento da parte dell’uomo, dico inutile perché tutti sanno che non si può placare l’istinto di un lupo così quando questo si manifestava gli animali venivano portati nel bosco e lasciati al loro destino. Qui entrano in gioco i soffialupi, Marina e Feo, madre e figlia, devote e rispettose amanti di questi animali che da generazione si prendono cura di questi animali e li aiutano a rientrare in sintonia con la natura, riabituandoli alla vita selvaggia. Tutto procede tranquillo finché il generale dello Zar, Rakov, non minaccia le due di morte se avessero aiutato ancora un solo esemplare a tornare in libertà. Ma Marina e Feo appartengono a quegli animali, come ai boschi, agli alberi e alla neve, sono la loro casa e la loro famiglia, non sanno però che mettersi contro Rakov le porterà a dover pagare un prezzo enorme per la loro libertà.
«Non diamo ai lupi gli stessi nomi degli esseri umani. I lupi hanno i loro, di nomi. Non hanno bisogno dei nostri.»
Premio Andersen per miglior libro 9/12 anni, La ragazza dei Lupi di Katherine Rundell è un gioiello di rara bellezza che merita di essere assaporato anche dagli adulti. Personalmente ho divorato questo libro veramente in pochissimo, complice la trama coinvolgente e il ritmo sostenuto e incalzante che ti impedisce di mollare il libro a metà, colpi di scena, emozioni e tante, credetemi, tante lacrime. Katherine Rundell, classe 1987, ci aveva già conquistato e commosso con Sophie sui tetti di Parigi. La Ragazza dei Lupi è un libro capace di travolgere il lettore, un unione di sogno e realtà che in un attimo ci porta nei freddi boschi a cavallo di un lupo nero, Feo è un’eroina moderna, una ragazzina di soli dodici anni che per salvare la madre si trova ad affrontare qualcosa di più grande di lei, ma lo fa con grande coraggio e determinazione, un vero e proprio esempio da seguire. Per certi aspetti mi ha ricordato molto Katniss Everdeen, protagonista de Hunger Games, entrambe si ritrovano nel vortice di una rivolta che inizialmente non gli appartiene, ma entrambe capiscono che la loro storia è la storia di tutti, perché le ingiustizie non bussano solo alla loro porta ma anche alla nostra, l’unione fa la forza e la forza di una ragazza è indomabile, proprio come un lupo. I lupi in questo romanzo escono come creature maestose e fiere, ai limiti della realtà, come effettivamente sono, Feo si circonda principalmente di tre esemplari; Nero, Bianca e Grigia, che sono molto di più che semplici animali, sono parte della sua famiglia e soprattutto parte di sé stessa. Nonostante la sua giovane età la protagonista conosce bene i suoi limiti e ha chiaro chi è e qual è il suo obiettivo, Feo non è una ragazza alla ricerca di sé, è una ragazza pronta a tutto per difendere ciò in cui crede, è una ragazza a cui tutti dobbiamo ispirarci, soprattutto i giovani lettori. Anche quando le cose si fanno troppo grandi e pensiamo di non riuscire a superarle ricordiamoci che non siamo soli, che anche dietro una maschera può nascondersi un amico prezioso e che anche chi ci lascia non lo fa mai davvero, resta comunque una macchia grigia sul cuore pronta a ricordarci di combattere ogni giorno senza arrendersi mai.
Non lasciatevi spaventare dall’apparente complessità dei temi che vengono affrontati, per La ragazza dei Lupi è studiata ad arte per infondere nei giovani lettori quel coraggio che solo i bambini hanno ma di cui spesso si dimenticano. Una fiaba che vi entra dentro senza lasciarvi mai, una caratterizzazione dei personaggi, sia umani che animali, che ve li farà sentire come membri della famiglia, una scrittura davvero avvincente da cui è impossibile non uscire cambiati, sicuramente migliorati.
«Rakov pensava di potersi prendere tutto quello che voleva. Pensava che la pura fosse il sentimento più potente che esiste al mondo. pensava che la paura fosse più forte, e che desiderassimo la sicurezza molto più dell’audacia. Ma adesso preferisco essere audace. Dobbiamo gridargli: non ti prenderai nient’altro. Una persona non può farlo, non da sola, ma tutti insieme, noi bambini, possiamo riprenderci noi stessi.»