Autore: Franz Krauspenhaar
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Arkadia
Genere: Narrativa
Pagine: 158
Prezzo: €15,00
Guido Cravat è un personaggio davvero insolito. Un investigatore privato baciato dalla sfiga, un ex poliziotto con profonde turbe esistenziali.
È lui il personaggio principale de La presenza e l’assenza, il noir firmato da Franz Krauspenhaar.
Quando ho iniziato a leggerlo mi sono sentito subito in un romanzo duro di Georges Simenon.
Il noir coinvolgente di Franz è un autentico romanzo duro stile Simenon, ambientato nella sua odiata e amata Milano.
In ogni pagina c’è sempre il bisogno dell’autore di raccontare la sua città e attraverso questa narrazione trovare gli elementi, come faceva il grande Georges, per scavare e indagare nella complessità dell’animo umano.
Guido che si perde in un labirinto esistenziale sempre sospeso tra presenza e assenza si trova al centro di un intrigo misterioso: la sparizione della moglie di un ricco industriale.
Viene assunto e subito licenziato dal marito. Ma lui non ci sta. Subito si accorge che c’è puzza di marcio. Prende il suo posto Saluzzi, un sadico detective che lui conosce molto bene.
Ma il mistero si fa più fitto e Guido decide di condurre le indagini per conto proprio.
Cosa si nasconde dietro la scomparsa della donna?
Franz Krauspenhaar è davvero abile nel costruire un intreccio avvincente con una scrittura tagliente che dà vita a uno straordinario personaggio disincantato che ha una grande qualità: un umorismo irriverente che conquista subito il lettore.
Non mancano i colpi di scena ma soprattutto il libro si fa leggere fino alla fine perché il suo autore è davvero geniale nel combinare la trama con la caratterizzazione dei personaggi.
Guido dà il peggio di sé in un monologo esistenziale in cui dialoga con i propri demoni, affronta i suoi fantasmi, si lascia coinvolgere nel mistero della scomparsa della donna, vive sulla sua pelle il disagio di disadattato perché il vero noir è la sua stessa esistenza.
«L’ ideale sarebbe non pensare più, non sentirsi più d’impaccio nel mondo tra un amore impossibile e una presenza assenza che mi fa sentire nel buio totale che mi fa sentire il suo alieno dolore. Forse certi ingranaggi della mia storia mi rendono impunito, come in fondo, sono sempre stato».
La presenza e l’assenza è un romanzo duro che contempla tutte le sfumature del nero.
Uno di quei libri che continuano a turbarci anche dopo averli chiusi per sempre.