La macchina della morte – R.North, M.Bennardo, D. Malki

Titolo: La macchina della morte. Notize da un mondo in cui le persone sanno di che morte morire
Autore: AA. VV.
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: Guanda
Genere: Noir
Traduttore: Giovanni Garbellini
Pagine: 560
Prezzo: 19

“Dico alla gente di no, ma la verità  è che, sì, a volte ci penso. Alla mia morte. E sì, mi conforta… ma non tanto quanto si potrebbe credere. Come sapere che una storia ha un lieto fine non basta a renderla una bella storia. Si ha solo l’effetto senza la causa. L'”Allora” senza il “Se”. E la vita, secondo me, non funziona così. Non puoi pianificarla seguendo un grafico lineare, da un punto all’altro, dritto fino alla fine.”

Un libro che si è scritto da solo, “La macchina della morte”, e che non avrebbe potuto farlo meglio. L’idea nasce da un fumetto in cui un dinosauro ipotizza l’avvento di una macchina in grado di predire, cripticamente e senza una data precisa, il modo in cui una persona morirà. Le predizioni potrebbero ricordare quelle di un oracolo, a volte, e necessitare un’interpretazione, ma una cosa è certa: la macchina non sbaglia.

I molti autori dei racconti che compongono questo libro hanno così provato ad immaginare come sarebbe un mondo in cui questo macchinario esiste ed opera. Sono nate così storie lunghe,  poche righe o molte pagine che hanno come elemento comune  il tabù dei tabù: la morte.

Il lettore passa così attraverso mondi in cui le gerarchie scolastiche sono decise dalla CDM (causa di morte) o in cui gli attivisti non sono più animalisti o politicanti, ma ragazzi che si oppongono a farsi predire il futuro.

Lo scopo di ognuno di questi racconti è cercare di capire come potrebbe funzionare un mondo dove tutti o quasi conoscono il modo in cui moriranno, un mondo dove non conoscerlo, a volte, è fuori legge.

Da un’idea geniale nasce un libro davvero unico, scritto da dilettanti e professionisti insieme, leggero in apparenza ma capace, nel suo piccolo, di rispondere ad un grande interrogativo: vogliamo davvero sapere come moriremo?

Io, personalmente, la penso come Beth, protagonista di uno dei racconti….

“Sono la stessa persona che ero a luglio, solo che ora ho prosciugato il conto in banca per parlare con i medici

e mi vengono attacchi di panico nel cuore della notte.”

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