La storica libreria Goldoni, in Calle dei Fabbri a Venezia, non chiuderà: dalla notizia della chiusura, annunciata dal proprietario Andrea Donà, la città ha cercato una soluzione, non riuscendo a pensare ad un futuro senza cultura, e la svolta sembra finalmente arrivata. La libreria è stata rilevata nei giorni scorsi, quasi a sorpresa, da un professionista del settore, Igino Pastrello, 71 anni, trevigiano, una vita da libraio e fondatore sul finire degli anni Ottanta del “Supermercato del libro”.
Per togliere la Goldoni dall’orbita della chiusura, a cui si era arrivati per colpa dei costi di gestione e dell’affitto troppo caro, si erano mobilitati in molti: semplici clienti, cittadini e una cinquantina di scrittori. Anche la politica non è rimasta a guardare: nei giorni scorsi il deputato veneziano Andrea Martella, con altri parlamentari del Pd, ha proposto agevolazioni fiscali ai proprietari di librerie. L’unico a raccogliere la sfida concretamente è stato Pastrello: con Donà la collaborazione è in atto già da un paio di settimane e qualcuno se n’è subito accorto; Pastrello ha iniziato a rifornire di libri gli scaffali della storica libreria veneziana, ha rinnovato l’allestimento e per il futuro non è escluso che possa rilevare quote consistenti dell’azienda.
«L’ho fatto anche per la vecchia amicizia che mi lega a Gianni Donà (padre di Andrea e vecchio titolare della libreria), libraio della mia generazione», ha dichiarato Pastrello. «Mi piace pensare che tutto questo serva soprattutto a proteggere un patrimonio culturale di Venezia com’è la libreria Goldoni. Non sarà semplice, conosciamo tutti gli effetti della crisi: ma confido nella collaborazione del Comune e della politica».