Autore: Serra Achille
Genere: Ragazzi
Pagine: 128
Prezzo: 9.90 €
Il nuovo libro di Giunti Junior per i ragazzi tocca un tema fondamentale per la formazione dei giovani, da trattare a scuola nell’ambito dei programmi di Cittadinanza e Costituzione, ma anche da diffondere e discutere in famiglia e tra gli adulti: la legalità.
A parlarne è Achille Serra, poliziotto negli anni di piombo poi questore di Milano e prefetto di Palermo, Firenze e Roma. Nella sua carriera ha affrontato le grandi sfide che la criminalità e il terrorismo, ma anche l’illegalità e la corruzione hanno posto allo stato. Tramite le sue esperienze dirette, raccontate sotto forma di cronaca, introduce i ragazzi alla conoscenza delle forze dell’ordine, delle indagini, del fenomeno della mafia senza dimenticare i settori del business criminale: droga e corruzione. Si conclude infine con i problemi delle carceri e dell’immigrazione.
Il libro è ricchissimo di immagini e didascalie e fornito di una grafica accattivante, che spinge la curiosità dei più giovani utilizzando esempi e situazioni concrete. Viene dato spazio anche alle storie e i volti di chi ha lottato e ha perso la vita per difendere lo Stato.
Un piccolo manuale, che condensa tante tematiche di attualità e di convivenza sociale e che aiuta insegnanti ed educatori in genere a trovare le modalità giuste per affrontarle. La testimonianza di chi ha scelto per vocazione il mestiere della legalità e ha affrontato coraggiosamente in prima persona le sfide al crimine è sicuramente un veicolo privilegiato per far passare il messaggio che solo in un mondo più corretto e civile ci può essere rispetto e una qualità della vita adeguata.
Tra i tanti argomenti evidenzio quello della corruzione:
“Esiste un indice mondiale che misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica. Elaborato dall’organizzazione Transparency International, indica quanto un paese sia considerato corrotto. Ebben, in una classifica che vede in testa Paesi virtuosi come Nuova Zelanda, Danimarca, Finlandai, Svezia e Singapore, l’Italia si trova al 69° posto su182, incompagnia di Macedonia e Isole Samoa. E’ il peggior risultato di uno stato Europeo ad eccezione della Grecia, e segna un ulteriore arretramento rispetto agli anni precedenti. Nel corso degli ultimi dieci anni, l’Italia ha perso oltre trenta posizioni nell’indice di Transparency International!”(pag.94).
La corruzione ci costa 60 miliardi di euro l’anno: è ora di intervenire per recuperare la dignità e le posizioni perdute!