Data di pubbl.: 2023
Pagine: 249
Prezzo: € 18,00
Con La casa del mago Emanuele Trevi torna al romanzo. Al centro della narrazione la figura del padre Mario, studioso e psicanalista junghiano che aveva nel suo DNA la cura delle persone.
A padre – mago e all’uomo enigmatico Trevi dedica un libro notevole.
Attento a declinare nel romanzo tutti i nomi di suo padre, Trevi è introspettivo e allo stesso tempo si preoccupa di fornire al lettore una narrazione dettagliata di vicende biografiche in cui l’autofiction incontra spesso la finizione narrativa.
«La memoria è una grande romanziera: dilata, corregge, omette senza scrupoli, pretende di usurpare un’ affidabilità che non le appartiene – con tutta la buona fede di chi la interroga. Non bisogna però trascurare il senso di colpa che le persone veramente esistite ispirano a chi le trasforma in personaggi».
È lo stesso Trevi a spiegarci nel suo romanzo come ha deciso di dedicare alla rievocazione paterna una storia, fermamente convinto che scrivere di persone e vicende reali non è troppo diverso dal cimentarsi con storie totalmente inventate.
Trevi non solo rievoca ma reinventa suo padre che diventa il personaggio assoluto di queste pagine che prima di tutto sono brillanti e novecentesche.
Tra autobiografia e finzione troviamo in questo libro – come in Sogni e favole – la storia culturale del Novecento e come sempre Trevi è straordinario nella ricostruzione di un contesto fertile di idee e di tendenze.
Il cuore della narrazione è la casa del padre- psicanalista e guaritore di anime che il figlio acquista e che decide di abitare
È tra le mura inquiete della casa che Trevi cerca di svelare in un romanzo personale l’enigma del padre, di raccontarne nei dettagli più intimi il suo carattere assorto e riservato, la sua personalità colta e singolare.
Lo scrittore si mette sulle tracce del mago, ma in realtà attraverso la memoria del padre sta anche cercando se stesso e quella casa con le sue presenze inquiete (la visitatrice e la degenerata) è il posto ideale per una resa dei conti.
Tra rimandi letterari e una narrazione intima di avvenimenti personali, La casa del mago conferma le doti straordinarie di Emanuele Trevi romanziere e narratore e della sua scrittura allo stesso tempo ipnotica e vertiginosa, puro incantesimo di parole e concetti che affascinano sempre.
Dentro e fuori la casa Trevi afferra la vita e affronta le torbide possibilità della letteratura che non possono fare a meno della memoria.
Rievoca e reinventa suo padre, scrivendo un romanzo del noi che ha la consistenza junghiana dell’oro puro del sapere profondo in cui è sempre forte il legame tra la vita e la letteratura.